LA NAVE DEI VELENI
Ci hanno guadagnato in
tanti.
Prima hanno venduto i
veleni a mezzo mondo, le armi di distruzioni di massa, i gas, l'arma
chimica, l'arma che avrebbe dovuto metter fine a tutte le guerre...
Hanno guadagnato vendendo
tecnologie letali, così come oggi il vero e proprio criminale di
pace ministro Mario Mauro, l'ex caporalmaggiore che si crede un
generale, spedisce i propri ascari (la miglior gioventù...) a
vendere (mazzette in borsa come per gli elicotteri all'India?) il
sofisticato prodotto bellico italiano.
Hanno lucrato vendendo le
scorie della civiltà ed adesso riguadagnano movimentando questi
veleni per l'altra metà del mondo. I gas siriani verranno“neutralizzati” per idrolisi nel mare davanti a Creta.
NON E' CREDIBILE. Dalla nave danese (ancora i danesi, quelli delle vignette su Maometto,
ma che abbiam fatto di male per meritarceli?) ad una americana e poi in
mare. Certo. Che geni.Dove sono i Cavalieri erranti di Greenpeace stavolta?
Un mondo che si nasconde
gli occhi (non che si nega la visione coprendoseli, no, se li
nasconde per la vergogna, per l'ignavia e la viltà) dalla realtà
più terrificante di un pessimo film di fantascienza. Sin City coi
suoi mostri segati a pezzi è un collegio di educande a confronto dei
cenacoli di delinquenti VERI che decidono di questi scempi
AMBIENTALI.
VELENI NEL MEDITERRANEO.
Veleni in un mare chiuso. Sembra uno scherzo. Ma funziona così. E'
il mondo del furgone che nottetempo scarica non visto rifiuti tossici
nel cassonetto, è il mondo del mors tua vita mea. E' un mondo che si
sta suicidando, tra i piccoli egoismi dell' IGNORANZA.
La maledetta nave che
trasporta i veleni dalla Siria farà tappa a Gioia Tauro, bel
posticino, gli americani fin dai tempi dello sbarco in Sicilia hanno
confidenza con la parte migliore (mafia) della collettività
italiana, hanno quindi scelto un posticino sicuro...Gioia Tauro, uno
dei santuari delle collusioni storiche tra il malaffare e la politica
della forchetta. Ciònonostante in un rigurgito di dignità da Gioia Tauro
hanno tentato di alzar la voce, ma il governo dei SUDDITI e dei SERVI
delle banche d'affari pensa solo a compiacere i propri padroni,
stranieri.
I Greci che vedranno
avvelenare le splendide acque dell'Egeo tra Creta e la Libia hanno
tentato l'invettiva ma sono strangolati dalla nomenklatura del FMI
della BCE, dei mostri voluti da Draghi e dagli altri vampiri
dell'Europa fasulla. VELENI. MARE. MA COS'HANNO NEL CERVELLO?
CIOE' COS'HANNO NEL CRANIO?
PERCHE' NESSUNO NE PARLA
SUI TELEGIORNALI?
Il Mare come una
cloaca. Hanno già iniziato da novembre a sversare nel Tirreno,
attraverso lo scolmatore di Livorno e il canale dei Navicelli a Pisa,
i veleni residuali delle acque radioattive della centrale nucleare
(CISAM) di san Piero a Grado, ci hanno raccontato trattarsi di uno
smaltimento controllato e trattarsi di quantità facilmente
“decantabili” , ma se da sempre sappiamo che il decadimento delle
particelle ionizzanti si misura quasi in millenni, CHE COSA CI
RACCONTANO ADESSO? Il cimitero delle navi attende nuovi ospiti, da che ne fu data notizia dalla stampa è secretato il luogo dove giacciono le navi dei veleni.
Un amico che gestisce una
azienda di cernita di residui ferrosi mi raccontava che per la
propria attività, sottoposta a controlli e regolamentazioni
giustamente draconiane - in quanto i residui che vengono manipolati
hanno le provenienze più disparate e possono dar luogo a rilascio o
deposito di olii o altre scorie che dai piazzali potrebbero confluire
nel suolo e nelle falde acquifere – l'ottenimento di una
particolare autorizzazione è, tra gli altri adempimenti ed
accorgimenti tecnici, assoggettato alla presentazione di una
fidejussione a garanzia. In pratica la Amministrazione provinciale
vuole una garanzia nel caso di “contaminazione” così da poter
in qualche modo sostenere gli interventi di eventuale bonifica.
Questa garanzia si esplica nella presentazione di una fidejussione decennale che per diciamo 1000 metri quadrati di piazzali operativi assomma a
circa 114.000 €, tale fidejussione viene a costare al mio amico
una bella percentuale ogni anno. Può esser oneroso ma giusto, come principio, la Collettività si tutela e pone delle regole, anche se il denaro non risolve tutto almeno copre le spese di bonifica. Ci sono, appunto, almeno delle regole ed il mio amico le accetta e sa di essere responsabile per l'ambiente, per suo figlio, per quello che ha intorno e che costituisce il "suo" mondo, in cui - anche se di passaggio - è un coinquilino. E l'eredità che lasciamo può esser pesante.
Ma allora se parliamo di cautele e garanzie quale è l'ammontare
della fidejussione che i signori del CISAM hanno presentato alla
collettività livornese per lo sversamento dei reflui RADIOATTIVI nel
più bel mare di Toscana? Quali le garanzie? Quelle di qualche corrotto assessore o di qualche gallonato mestierante?
Quale sarebbe l'ammontare
della fidejussione che i sodali di Obama, i criminali Cheney,
Rumsfeld, Kissinger, Brzezinski, Wolfowitz, i seminatori di fosforo bianco a Falluja, a Tajura e Sirte, ecc.ecc.dovrebbero
presentare alla “comunità internazionale” dell'inesistente
Europa e del cieco Mondo per l'avvelenamento del Mediterraneo con i
gas della "sfida" siriana all'inferno qaedista che lorsignori hanno creato?
Questa foto rappresenta i
piloni di un viadotto dell'Autostrada del Sole,
siamo in una amena
località della Toscana, a due passi da Carraia, insediamento umano
dal neolitico in poi, area di interesse archeologico (Carta
archeologica di Calenzano, provincia di Firenze), il viadotto – degli anni '60 – stupra
una delle zone pedecollinari più caratteristiche del pre-appennino.
I tubi chiari di PVC che vediamo in costola dei piloni di cemento
armato sono gli esiti degli scoli della soprastante carreggiata
autostradale, l'acqua piovana che ne deriva porta con sé decenni di
detriti, scorie, olii, ferodo, piombo, metalli pesanti dei più
varii, voi vedete come vengono smaltite queste acque?vedete quante gronde di scolo (una ogni pilastro e pure, a perdere, nei tratti intermedi)? vedete che bella opera di ingegneria e che pregio paesaggistico? questo è il progresso per Enrico Letta e per Mario Monti ed i loro sodali.Qual'è l'ammontare della fidejussione che Società Autostrade propone a garanzia per la salute del territorio che ha violentato? Qual'è la cautela nei confronti delle collettività che subiscono gli interessi dei “capitani coraggiosi”, dei capitani d'industria dei veleni?
L'ignavia è a tutti i
livelli, altro che balene e foche!!! Buon appetito signori Benetton,
vorremmo servirvi l'insalatina e il radicchio genuini che qualche pensionato raccoglie sotto
il viadotto, magari condita con un po' di genuino olio di questi
olivi.
CRIMINI CONTRO L'UMANITA'
Ai giorni della guerra di
aggressione alla Libia di Gheddafi un avvocato italiano, Salvatore
Cantaro, denunciò il presidente francese Nicholas Sarkozy alla
Corte Penale de l'Aja per CRIMINI CONTRO L'UMANITA'.
Ci sarà qualcuno che
avrà la stessa lucidità nella circostanza della NAVE DEI
VELENI???
Amici livornesi mi chiedono notizie sul loro mare, nessuno più parla - o scrive - dello sversamento delle acque radioattive. ARPAT va a braccetto dell'affarismo più demenziale, la democrazia - davvero - non l'abbiamo conosciuta, qualcuno ha detto che democrazia è partecipazione. Si, ma allora fateci partecipare, alle vostre scelte, o accettate le nostre istanze.
Amici livornesi mi chiedono notizie sul loro mare, nessuno più parla - o scrive - dello sversamento delle acque radioattive. ARPAT va a braccetto dell'affarismo più demenziale, la democrazia - davvero - non l'abbiamo conosciuta, qualcuno ha detto che democrazia è partecipazione. Si, ma allora fateci partecipare, alle vostre scelte, o accettate le nostre istanze.
MERCENARI MA
PICCOLI PICCOLI
anche se
ugualmente velenosi ed infinitamente più meschini di quelli col
fucile in mano.
Francesco
Pannofino è uno di questi, almeno così sembra a vedere ed ascoltare
lo spot in cui la voce affabulante del alter ego di George Clooney
invita le massaie a indebitarsi con una delle
carte-di-credito-trabocchetto che vanno di moda adesso, ennesima
trappola dell'economia-spazzatura figlia dei creativi di Wall Street.
Tengo famiglia, così come il Renato Pozzetto che va in
crociera dopo aver venduto al monte di pietà (Compro Oro) gli
argenti della nonna...tragica, lugubre macchietta di un comico che
passa agevolmente dal cabaret alla tragedia greca, fottendosi di
tutto e di tutti, tiene famiglia, à da campà...
Mercenari
sono quelli che – pretoriani di ministri e politicanti – pur
figli del popolo difendono la “riservatezza”, meglio sarebbe dire
l'omertosità, dei loro “padroni” dalla curiosità dei cronisti.
Mercenario è
chi sanziona un barista che ha osato incentivare il bigliardino a
discapito delle slot-machines.
Fino a che
il “TENGO FAMIGLIA” prevarrà, non ci libereremo di questi veri e
propri bubboni.
Il Tengo
famiglia non può giustificare il mors tua vita mea oppure l'aprés
moi le déluge.
Bisogna
saper dire di no. Io personalmente lo ho fatto, proprio nell'ambito
specifico delle sale gioco, semplicemente non rendendomi disponibile
per un incarico professionale relativo ad un qualcosa che non
condivido. Niente di eroico, semplicemente rinunciare a una parcella
piuttosto che a un principio. Difficile? Se è difficile allora
poveri noi, anzi, poveri voi.
RISPOSTA
AD AGNESE
Rispondo
al commento di Agnese in coda al post perché il testo è abbastanza
lungo.
Cara
Agnese, il fatto che Tu abbia “lanciato” il Tuo commento da un
post differente da quello che è oggetto della riflessione mi fa
piacere, in tutta evidenza hai avuto modo di sbirciare non solo in
superficie – in merito ad un aspetto quasi casalingo, vorrei dire –
i temi ed i contenuti che cerco di approfondire. Per questa stessa ragione però (il fatto che abbia “frequentato” qualche pagina del mio blog)
non riesco a comprendere né perdonare l'accusa – anche se garbata
– che mi fai in merito al nostro “pensionato”, peraltro
ipotetico, e tantomeno su una sorta di mio predicare senza proporre.
Vedi,
per il primo aspetto dal post appare evidente un j'accuse piuttosto
duro nei confronti di una gestione “doppiopesista” della
questione ambientale. Mi spiego: come è possibile che ai Signori di
Società Autostrade (gli stessi Benetton che producono magliette e
calzini in Bangladesh) non venga imposta la minima cautela nello
sversamento nel suolo di quelle che sono vere e proprie emissioni
inquinanti? Come è possibile, se un qualsiasi scarico urbano (le
fosse biologiche di casa Tua per esempio) deve rispettare tutta una
serie di prescrizioni, come è possibile che qualcuno possa sversare
acque “contaminate” nel suolo? Nelle campagne? Solo perché “non
si vede”? Beh, in questo caso lo vediamo e possiamo parlarne. Cosa
possono fare? Non io, loro. Incanalare queste acque, passarle in
depositi di laminazione (vasche di prima pioggia e pozzetti
disoleatori, si chiamano così) e solo dopo riversarle. Certo, ma
costa. Certo che costa, ma lo sai che questi Signori il “rischio
d'impresa”, che sarebbe una componente caratteristica (l'incognita)
dell'attività dell'Imprenditore, non vogliono assumerselo?Evito di aggiungere altre considerazioni sulle acque radioattive e/o sulla questione dei gas dalla Siria, non perché siano meno importanti ma perché sono lapalissiane bestialità.
Vedi,
la soluzione c'è ed è anche semplice e praticabile, oggi stanno
raddoppiando l'Autosole, porranno rimedio a queste mancanze? Forse,
se io e Te diamo fiato a questa notizia, può accadere.
La
piccola “omertà” di provincia non paga, almeno io non lo credo.
Non
preoccuparTi per l'orto del nostro (ipotetico) pensionato. In Italia
della salute altrui non gliene frega a nessuno, e a nessuno verrà
mai in mente di vietargli di mangiarsi il suo radicchietto. Io
nell'eventualità che possa essere contaminato ne suggerivo la
consumazione ai Signori Benetton, è un po' di humour nero, niente di
più.
Questo
per la questione “insalata” e passatempi.
Se
poi vogliamo parlar d'altro, lascia che Ti suggerisca di dare una più
approfondita occhiata al mio blog e – se vuoi – alle
pubblicazioni che vi fanno da corollario (i miei libri), non è mera
pubblicità (semmai “Pubblicità Progresso”) quanto piuttosto un
modo per davvero guardare un pochino più in là del “ponte
dell'Autostrada”.
Perché
guardando un po' più in là si vedono ingrandite anche cose molto
vicine e “provinciali”.
Se
poi mi vuoi stimolare ad un impegno diverso allora vuol dire che
proprio non conosci il mio percorso. Oddio, in effetti sono un
“illustre sconosciuto”, non vanto blasoni e tessere politiche in
voga, se Ti prendi il tempo di svolgere una piccola ricerca sulle
ultime legislature di Calenzano scoprirai che nel 1995 una lista
civica apparve improvvisamente a sparigliare le carte di un tavolo da
poker già allestito tra i soliti noti. Il “Gruppo di Lavoro per
Calenzano” era una lista di cittadini interessati a che il
territorio in cui vivevano ed operavano “voltasse pagina” andando
a confrontarsi non con i giochetti delle correnti di partito e con le
spesso vanesie utopie di amministratori designati per gerarchia, per
compromessi ed equilibri piuttosto che per meriti. Era una Lista
realmente Civica (fui uno dei tre toscani a rappresentare la nostra
regione a Trieste, al convegno nazionale delle Liste Civiche) che per
ben due legislature sedette in Consiglio Comunale. Ben prima che
divenisse di moda il “buonsenso” di votare secondo coscienza e
non secondo mandato o secondo presa di posizione il sottoscritto si
prese la libertà di esprimere la propria valutazione sulle delibere
non in base alla loro provenienza bensì in base al loro contenuto.
Fui
l'unico a voler – fino dal primo confronto pubblico tra i 5
candidati a sindaco – sottoporre ogni 6 mesi l'operato
dell'amministrazione comunale ad una valutazione. Ogni 6 mesi, cara
Agnese, non “a fine mandato”.
E sai
perché? Non per dire una frase ad effetto o per fare della
inattuabile demagogia. Perché avevo ben chiaro cosa stava
preparandosi, erano anni che il nostro modello economico presentava
dei “marcatori” preoccupanti (leggiti il post di qualche mese
addietro in cui pubblico un testo di Roger Bastide...), ero ben
consapevole – in buona compagnia di altre impotenti Cassandre
– che non ci potevamo permettere il lusso di sbagliare. Solo alla vigilia del terzo mandato (una Lista Civica di minoranza e trasversale opposizione, quindi non "integralista", nel senso negativo del termine, può avere le intuizioni più geniali del mondo ma ha poco peso per attuare le proprie proposte al cospetto di gente che approva o boccia le delibere in base più alla loro genesi che al contenuto) provai a proporre di condividere il mio programma. I maligni geni della politica locale compresero - della mia "disperazione" di poter attuare quello che in tutta coscienza intuivo come positivo per la nostra comunità - solo una cosa: che potevano disinnescarmi acquisendo il programma, promettendo (il famoso compromesso che oggi vorrebbero dai 5Stelle) di dare attuazione ad alcuni dei punti del mio Programma di mandato. Ovviamente ciò non avvenne. Ovviamente per me la "cosa" ha perso di interesse. I "treni" sono ormai passati, la crisi dal 2008 in poi si è rivelata per quel che era, le cicale avevano vinto, e poi erano arrivate le cavallette.
Non sono pentito di quello che ho fatto, ho davvero tentato di tutto, la responsabilità è di quelli che hanno messo in un cassetto proposte sensate per buttare quattrini in progetti demenziali, oppure dedicato le risorse dell'Amministrazione Comunale ad una ricerca di personale visibilità.
Ma non sono diventato muto.
I
programmi di legislatura di quelle campagne elettorali li ho ancora,
Te li farei leggere volentieri, non erano il solito “libro dei
sogni”, la costante di aria fritta che veniva nemmeno letta dai
nostri concittadini, troppo ansiosi di garantirsi la riconoscenza per
il solito, vischioso voto di consenso a chi purtroppo sapeva pensare
solamente al proprio, di sogno, e non a quello della gente comune.
Spero
non Ti sia annoiata della lunga risposta e che questa non appaia una
sorta di garbato “lei non sa chi sono io!”. Ma, davvero, credo che non lo sai.
Grazie
di avere scritto
Emilio
agnese ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "NON GETTARE BENZINA SUL FUOCO":
RispondiEliminaQuesto che dici su viadotto di Carraia o meglio Legri può anche essere vero ma tu che proposte alternative c'è l'avresti? Se un pensionato si deve privare del ultimo dei suoi svaghi cosa gli resta? Capisco che con il tuo blog cerchi di scuoterci del nostro torpore quotidiano ma forse lo faresti meglio con qualche proposta concreta.... Un saluto a tutti lettori
Cara Agnese, Ti ho risposto in calce al post, come vedrai la mia riflessione alle Tue considerazioni è piuttosto articolata
RispondiEliminaEmilio