Si, condannati ad aver
ragione, la realtà civica quella vera come nasceva per un rigurgito
di coscienza nel 1995 è la madre di questo grande episodio che è il
Movimento 5 Stelle, io ho creduto nella realtà civica allora, ero un
cane sciolto ma sapevo di aver ragione, sapevo – perché facevo sul
mio – quali erano le motivazioni, schiette e leali, che mi
portavano alla politica. E per questo non ho dubbi sulle motivazioni
di questi nuovi ragazzi della politica. Gli altri pensano di poterli
comprare, ingannare...ingannare per un po' forse anche si, comprare
non credo, non sono figli del malaffare di una Repubblica
incancrenita nei privilegi, nelle trame e nella disonestà
intellettuale.
Chi mal fa, mal pensa.
Ma stavolta non si
tratta di quattro gatti, di cani sciolti, come potevamo essere negli
anni '90.
Ed è
quindi andata come doveva andare, o quasi. Si, perché ancora un
milione di italiani sono riusciti a dare una scheda scarabocchiata –
ne conosco anch'io qualcuno – o comunque un voto non valido, ancora
un 10 per cento o giù di lì ha ritenuto di farsi spellare
ulteriormente dai sacerdoti dell'austerità sulla pelle degli altri
come il Monti, di credere alla pace dei mercanti d'armi, no, per me è
inspiegabile come certa gente possa davvero guardare in faccia i
propri figli, non, non loro, non i boiardi di stato, loro hanno
ragione, si difendono e difendono i propri privilegi, siete Voi, anzi
i voi con la minuscola, quelli che non hanno il coraggio di cambiare,
di dire basta, siete vergognosi, basta imprenditori sciacallo che non
siete capaci di altro che lucrare su rendite finanziarie, che
dovevate realizzare infrastrutture e invece abdicate, correte a
pietìre la restituzione dei denari pagati, se le Pubbliche
Amministrazioni avessero il senso del ruolo che loro compete – per
Costituzione, infingardi – avrebbero anche l'autorevolezza di
imporre il rispetto degli impegni. Perché un imprenditore che
rinuncia ad un progetto, ad una infrastruttura, causa un danno,
sottrae indotto, sottrae chances alla collettività, manca al
proprio ruolo, l'imprenditore rinunciatario delinque!
E ancora dobbiamo sottostare ai ricatti, le
minacce della finanza internazionale, lo spread, i giochetti, basta ,
difendiamoci da questi parassiti, qui di seguito un articolo del
Prof. Gustavo Piga, che la dice lunga sulle dinamiche dello spread e
sulla competenza di certi economisti, non è complicato, è
istruttivo:
"Paul
De Grauwe, bravissimo economista e la sua coautrice,
correttamente argomentano come il debito pubblico e lo stato delle
finanze pubbliche poco hanno a che fare col livello dello spread.
Prova ne è, aggiungo io, che l’Italia ha visto il suo spread
crollare proprio quando di recente schizzava verso l’alto il suo
debito su PIL. E dunque, con buona pace per tutti gli appassionati
venditori degli immobili pubblici, ne consegue che ridurre il debito
vendendoli non avrebbe effetti significativi sullo spread.
De Grauwe crede tuttavia che lo spread sia calato
per l’intervento BCE di fine luglio 2012.E che fosse salito prima
per un panico che ha colto i mercati. Addirittura secondo lui tale
panico ha contagiato i governi obbligandoli successivamente
all’austerità. Maggiori gli spread maggiore l’austerità
successiva.
“Osservatori attenti hanno già notato come la
cancelliera Merkel abbia avuto un cambiamento di opinione due
settimane orsono (settembre
2012). La Merkel, figlia di un pastore della Germania
orientale, ha d’un tratto ritrovato una profonda simpatia per la
sofferenza della gente della Grecia. La Merkel ha preso la sua
decisione. Dopo lunghe esitazioni, si è schierata con il Presidente
francese Hollande e la Commissione europea. La nuova determinazione
tedesca di salvare la Grecia rappresenta un incredibile
cambio di rotta per la cancelliera. Fino a poco tempo fa la
Merkel era pronta ad abbandonare la Grecia al suo destino se non
avesse ottemperato ai suoi impegni. Ma ora vede una uscita della
Grecia come foriera di troppi rischi. L’incredibile
pressione politica in tale direzione è esemplificata dalla
controversa decisione della BCE di giovedì (6 settembre, NdR) di
ricomprare, se necessario, quantità illimitate di titoli sovrani di
paesi euro in difficoltà.”
Insomma, la BCE avrebbe agito dopo una forte
spinta politica della Germania che avrebbe riconosciuto l’inutilità
della prosecuzione dell’austerità.
A seguito di ciò gli spread calarono. Notate
bene: i mercati scommettono sulla fine della crisi perché la
politica ha finalmente scommesso sulla fine dell’austerità.
Detta in altro modo, gli spread alti non hanno causato
l’austerità, ma piuttosto quest’ultima ha causato gli
spread alti.
Ha senso? Certo che sì: i creditori sono sempre
felici quando il loro debitore riprende a crescere.
Siamo dunque in disaccordo quando De Grauwe ed il
suo coautore Yuemei Ji affermano che è stato il panico dei mercati
finanziari a generare panico ed eccessiva austerità nelle politiche
economiche. Piuttosto, è il panico dei nostri politici
europei inesperti – panico che li ha portati a scegliere le
politiche sbagliate dell’austerità di fronte alla prima crisi di
inusitate proporzioni che ha colpito la nuova giovane unione
monetaria – che ha seminato il panico nei mercati, facendo
innalzare gli spread caricati ai debitori. Perché di fronte al
potenziale crollo del PIL generato dall’austerità, non c’è
dubbio che il terrore si debba essere impossessato dei creditori,
così come avviene ad una banca quando l’impresa che essa ha
finanziato passa brutti momenti.
E così, se volete sapere come scenderanno ancora
di più gli spread, la risposta è una sola: con un’azione forte,
convinta e coordinata contro la recessione da parte dei governi
europei, che comprenda una analoga spinta espansiva da parte della
BCE che ovviamente non avrebbe difficoltà ad adeguarsi ad ordini
tanto chiari quanto segreti dei Governi europei.”
"Ho appena terminato di ascoltare un bel discorso di Malcom Gladwell alla University of Pennsylvania, giornalista del New Yorker, su tutt’altro argomento. Sul perché, quando tutte le prove sono a disposizione per dimostrare che qualcosa è sbagliato e va modificato, anche di fronte a tanta sofferenza, ci si rifiuta di prendere atto dell’errore e si persevera. Lui ne parla pensando alle tante evidenze che esistevano nel XIX secolo per i minatori minorenni a riguardo dei danni delle polveri nei loro giovani polmoni, o per il XXI secolo per i giocatori di football americano il cui danno cerebrale è oggi noto a tutti. Eppure si continuò ad inviare i giovani nelle miniere e si continua a far sbattere l’uno contro l’altro gli elmetti di giovani atleti la cui aspettativa di vita si riduce dopo ogni incontro sportivo che disputano.
Chi si oppone a far cessare queste idiotiche e dannosissime pratiche chiede la dimostrazione certa del loro errore. La prova finale. Perché non gli basta tutta l’evidenza a disposizione per smuoverli. Coì per la stupida austerità, di cui ormai sappiamo tutto. Tutto.
E’ allora che Gladwell esclama, schifato: “e se ti chiedono le prove, digli che non ce n’è bisogno. A volte le prove sono solo una parola per far soffrire la gente”. E ancora: “c’è questa strana catena di indifferenza che si osserva verso la sofferenza altrui …”, che impedisce di agire, anche di fronte alla più smaccata evidenza.
Ecco, è questa catena che dobbiamo spezzare. Se vogliamo ancora che l’Europa si tenga in piedi, ascoltiamo il giullare. Che parla di conseguenze sociali, sapendo bene che presto la Grecia ed il Portogallo prenderanno le tronchesi da soli e spezzeranno loro la catena. Ma non quella della nostra indifferenza, l’altra catena. Quella che li legava ad un progetto europeo di coesione e che si è rivelata, se non agiamo subito, un cappio soffocante di stupida ottusità." tratto da un articolo del prof. Gustavo Piga.
Monti: l’uomo che si ispirava ai falliti.
Quella di politici europei inesperti è una
definizione tanto agghiacciante nella sua genericità quanto
semplificativa dei ruoli sciagurati di soggetti come il Mario Monti
vassallo delle filiere della finanza-avvoltoio ispirantisi al celebre motto "Give me control of a nation's
money and I care not who makes the laws." o grotteschi paradossi umani come
il giullare Oscar Giannino, esponenti e catalizzatori di una nuova
generazione di juppies di provincia divisi tra l'affarismo politico, le ruberie ed intrallazzi di cabotaggio locale (è sufficiente scorrere i nomi sulle liste,
soggetti della società incivile degli affari) e il vero e proprio orphelinage di una qualsiasi etica, cultura che non sia triste referenziazione di griffe attribuite da altri.
Saint Just! Saint Just! torna tra noi!
Saint Just! Saint Just! torna tra noi!
La storia personale e professionale di Mario Monti
è agghiacciante, la sua sviscerata passione – all'epoca – per un
mentecatto come Carlos Menem, il responsabile del disastro
dell'Argentina che addirittura il Bocconiano suggeriva come esempio
da seguire al Berlusconi dei primi tempi non lascia ombra di dubbio
in merito alle sue capacità (Che statista. Ma questo è il meno: fedele alle
teorie economiche che i professori della levatura di Monti propugnano ancora oggi, Menem si
affrettò a imporre il tasso di cambio fisso col dollaro, un po’
come qui da noi con l’euro, per “dare stabilità”, e
a svendere tutte le ricchezze argentine. A
Monti piaceva così tanto! Peccato che, appena pochi anni dopo, gli
azzardati provvedimenti economici di Menem si tradussero nel più
grande crac degli ultimi decenni, ovvero quello
dell’Argentina 2001) . Ancora abbiamo i brividi a pensarci... La grande sorpresa è scoprire oggi
che almeno il 10 per cento di italiani è completamente idiota al
punto da votarlo ancora, ancora dopo lo sfascio causato da questi
quattro sprovveduti, sfascio che – checché si voglia
sostenerlo per propaganda e demagogia – nemmeno un imprenditore
fasullo come Berlusconi era riuscito ad indurre con la propria corte
di ballerine (alla lettera), yes-men, magnaccia e paraninfi vari. Questo 10 per cento è per lo più composto da italiani all'estero, realtà che sfuggono - per definizione - ad un vaglio (in tutti i sensi) da parte della collettività, per esser chiari all'estero non ci sono solo grandi cervelli in fuga, c'è anche altra roba... il Manzoni dè noattri pratese, della scuderia Veronesi Cultura Sas sponsorizzando il proprio ultimo libro sulla crisi spagnola appoggiava il genio della finanza professorale...meno male che l'ultima parola è sempre di Nostro Signore.
E ADESSO SI APRONO LE DANZE DEGLI AVVOLTOI, IL RICATTO DEI COMPAGNI DI MERENDE DEI MONTI E DEGLI ALTRI SERVITORI DELLA FINANZA PARASSITA, BUONA VISIONE A TUTTI. RICORDATEVI CHE LORO POSSONO VINCERE SOLO CON LE NOSTRE PAURE, PERCHE' IN REALTA' SONO LORO AD ESSERE NEL PANICO, CREDEVANO DI AVER SOGGIOGATE LE COSCIENZE, COMPRATI I RUFFIANI, SOFFOCATE LE IDEOLOGIE, MA L'UOMO ESCE SEMPRE DA PROTAGONISTA E CON L'UOMO I DRONI NON POSSONO FARCELA.
E ADESSO SI APRONO LE DANZE DEGLI AVVOLTOI, IL RICATTO DEI COMPAGNI DI MERENDE DEI MONTI E DEGLI ALTRI SERVITORI DELLA FINANZA PARASSITA, BUONA VISIONE A TUTTI. RICORDATEVI CHE LORO POSSONO VINCERE SOLO CON LE NOSTRE PAURE, PERCHE' IN REALTA' SONO LORO AD ESSERE NEL PANICO, CREDEVANO DI AVER SOGGIOGATE LE COSCIENZE, COMPRATI I RUFFIANI, SOFFOCATE LE IDEOLOGIE, MA L'UOMO ESCE SEMPRE DA PROTAGONISTA E CON L'UOMO I DRONI NON POSSONO FARCELA.
non credo che i ragazzi del 5stelle si lascino abbindolare, gia' Grillo ne sta cantando delle belle a Gargamella! E' un inizio.
RispondiEliminaOltre Monti trovo sconcertante il risultato del Pdl!
Marco
grande emilio, sulle tracce di Travaglio...scherzi a parte io da compagno di dragone ti faccio prima i complimenti del filmato sulla traversata da olbia a ostia.in polinesiana.....splendido, emozionante, bellissimo....per quanto riguarda il commento sull art.CONDANNATI AD AVERE RAGIONE..premesso che gli articoli sono molto belli ma un po lunghi, almeno per me che sono un semplice uomo comune..insomma, il tuo commento esprime l umore giustamente un po diciamo solo arrabbiato di una buona parte del popolo, grillo a parte..lui ha avuto l opportunità grande per dire , anche in parlamento, a questi ladroni, ora basta, si cambia,o almeno si modifica..e questo potere lo ha avuto dalla gente comune , semplice , che vorrebbe solamente che questi signori cominciassero a dare veramente un esempio
RispondiEliminainiziando proprio loro a decurtarsi buona parte di vantaggi che si sono costruiti tutTi, dico tutti, uniti per le proprie tasche...Se poi Grillo è in buona fede lo vedremo presto...per quanto riguarda coloro che hanno votato il solito...bè, posso solo dire loro una cosa...ALLE PROSSIME VOTAZIONI FORSE SARA' PIU CALDO, MA FATEVI UNA BELLA PASSEGGIATA AL MARE VAIII.....SALUTI
PATRIZIO