sabato 25 aprile 2015

LA MODA DEI DRONI - I MORTI HANNO PESI DIVERSI - AUSTRALIA L'ANACRONISMO DI ESSERE ABORIGENI

Ma chi se ne frega delle migliaia di uomini, donne e bambini morti ammazzati a distanza!!!?!!
Obama si scusa?! Ma di che stiamo parlando?!
ASSASSINI
ASSASSINI     questo è il termine da utilizzare non ne conosco altri


E adesso i grandi cronisti e reporters scoprono - e spiegano alla platea bovina - cosa sono i droni e come possano "anche" aver causato "qualche turbamento" ai loro remote controller, quei soldatini dopati di ansiolitici che nella maggior parte dei casi hanno - fortunatamente, anche per loro stessi e per i loro dèmoni, verrebbe da dire - dopo un pò rivolto a sè la canna della pistola, quando non hanno prima sterminato la propria intera famiglia (sui blog di informazione ne parliamo e documentiamo da anni, ma tant'é...).


Adesso che l'uccisione di Lo Porto (adesso è una accezione temporale astratta, sarebbero più di tre mesi che il razzo Hellfire che lo ha polverizzato è stato lanciato da uno dei killer meccanici di Obama, il vero mostro degli assassinii a progetto) è stata rivelata nella propria genesi (ovviamente la storia del raid di Gennaio non è affatto chiara, nei tempi, modi e scopi) anche gli italiani "medi" prendono coscienza di questi gioielli della tecnologia, quelle schifezze inventate e
prodotte per ammazzare a distanza senza mostrare la faccia al nemico. Anche perché mandare in guerra i "ragazzi" americani ha creato vari mostri, mostrandoci il vero volto dell'america dei serial cruenti, dei figli di Meno di Zero...

Le dita tagliate dalla recluta per il suo primo afghano ucciso, un ragazzino.
Dal filmato che avete veduto sopra è evidente che non solo guerriglieri vengano ammazzati, sul campo, io vedo molta gente che corre senza armi in mano...   I  MORTI  NON SONO TUTTI UGUALI




Come farsi amare nel mondo...

AUSTRALIA  GENOCIDI  e  demenza.  Questo lo scenario. Mi piacerebbe che lo storico Valerio Zucconi, che ha grande visibilità sulla stampa politicamente corretta e quindi non sospettabile di faziosità, quello che scrisse un davvero bel libro (emotivamente e storicamente) su Cavallo Pazzo, l'asceta Sioux che si oppose fino alla fine - unico della Nazione Indiana - alle Giacche Azzurre, mi piacerebbe dicevo che prendesse in esame la contemporaneità  (la ripetizione della Stolen Generation) almeno per una volta! e rivolgesse il suo sapiente (spero non saputo) sguardo a ciò che gli eredi dei celebrati coloni australiani  stanno facendo - OGGI - al popolo aborigeno, sotto la guida di un vero e proprio servo imperiale, il Tony Abbott, regista dell'ultimo quotidiano genocidio ai danni di una popolazione autoctona (rea di aver voluto perseguire quello che ai suoi occhi di servo della Corona appare un anacronistico Stile di Vita piuttosto che non una "cultura"), ai danni di un mondo di simboli ed energìe, sconfitte - al solito - dal mondo della materialità. Un programma, quello spalleggiato da Abbott, che porterà alla dislocazione di quasi 150 comunità a vantaggio (al solito, il progresso) di operazioni - nelle cosidette regioni del Nord - finalizzate allo sfruttamento delle innumerevoli ricchezze minerarie...
L'uomo bianco con i selvaggi, la scuola rurale come uno zoo

"It’s not the job of the taxpayer to subsidise lifestyle choices." Chi paga le tasse non ha l'onere di sostenere le altrui scelte di vita (T.Abbott)

Non a caso Zucconi, che commentò con lucida sospettosità l'evento olimpico di Sidney e le implicazioni ipocrite verso la cultura aborigena, che però come tanti altri, è uno storico, forse più avvezzo a guardare indietro, a cose fatte. Facile giudicare oggi Picasso come un genio, o Van Gogh, Gauguin, Chagall... l'esibizione di intuito sui fatti dell'oggi che ricordo eclatante e incondivisibile (per il sottoscritto, che forse di quello specifico quadrante regionale ed etnico ha una conoscenza un tantino approfondita) di Zucconi risale al linciaggio mediatico del leader Gheddafi, descritto nelle pagine dei "Quaderni del Liceo Orazio" come uno dei tanti appartenenti a quella che veniva etichettata come "carovana dei tiranni"  ennesima occasione perduta da parte degli intellettuali griffati per distaccarsi dalla pedissequa adesione alla logica imperiale colonialista.  La Storia, quella vera, ha poi - per chi ha voluto vedere coi propri occhi, ovviamente - chiarito un pò meglio le cose, in merito alla Jamahiriya ed al suo defunto ispiratore. No, forse per gli storici è impossibile guardare , vivere , la contemporaneità, sembra non ne faccian parte, non vi si immergono - li comprendo, hanno un microscopio, una lente e le cose troppo vicine con la lente appaiono sfocate, è necessario farne parte e questo poi è obbiettivamente scomodo... - quando vi si avvicinano è in genere per confermare quello che appare ovvio, forse perché hanno appunto necessità di ponderare: l'agir d'impulso, di sentimento è volgare, puerile, immaturo, i maligni direbbero che il loro spirito di iniziativa è posteriore; però quando non si fa più male a nessuno e nessuno può smentire più le tue asserzioni è già troppo tardi. E' per questo che spesso solo scimmie e "cretini" e perditempo si dedicano a scrivere nei blog di cose che alla più gran parte della gente sfugge, o non interessa, perché i "grandi" non ne parlano o se ne parlano usano un linguaggio ortodosso ed allineato, spesso permalosi, no, qua non si parla di marziani, si parla di vita e di quotidiano, si parla di ciò che viene nascosto dalle tante faide fasulle che la stampa e i media propalano per distrarre dai problemi veri.  Parliamo dell'accordo che sta passando inosservato il TTIP  dovrebbe essere un fronte comune tra chi cerca di fare informazione, non una querelle tra STAR e cani sciolti, tra visionari "impotenti" e frequentatori dei salotti del "potere" e dell'"opinione" qualificata.


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