...e SIENA ???

Ma Siena, città-banca e banca-città, tutta raccolta intorno a Piazza Salimbeni, come la prenderà?
Come accetteranno quegli orgogliosi cultori della tradizione - ah, si, perché se non ce lo ricordassimo, confusi come siamo dalla nouvelle vague conquistatrice e colonialista  - i Tuareg, i custodi di tradizioni antiche, li abbiamo anche noi senza far tanta strada, anche a Siena, non per nulla crocevia di commerci e base di quella piccola/media industria che - lei sola -  alla faccia delle marcegaglia e dei montezemoli e dei vari tessitori di autostrade ed aeroporti buoni solo a sprofondarci nel debito, ha costituito la "fortuna" dell'Italia, col lavoro, non con il chiacchiericcio dei corridoi del colle Quirino.
Com'è che Napolitano si mostra preoccupato della questione del Monte? Come preoccupato? Non ne sapeva niente? Con tutte le telefonate che gli fanno tutti nessuno lo aveva informato che anche sui giornali in molti si erano meravigliati - scandalizzati - dell'operazione del 2010 su Antonveneta?
Ma allora se sta solo a rispondere al telefono potevamo ridurre la spesa del palazzo con un call center così davamo lavoro a un pò di laureati, tanto poi quello che si sarebbero detti non lo avremmo mai saputo...quindi godevano in tanti invece che solo un paio di soggetti.
Per i disinformati nel 2010 Monte Paschi la banca più antica del mondo e la "mai in deficit" acquista con un abile colpo di mano Antonveneta pagandola 10 miliardi di Euro al Banco Santander che l'aveva pagata - rimettendoci - 6 miliardi e mezzo.
 Spettacolo!  Che ganzi!  Che consiglio di amministrazione!
Ma il valore di 6 e mezzo era sovrastimato, in base alle valutazioni del momento il valore di Antonveneta era 3 miliardi. Attenzione 3 miliardi significa 6000 miliardi di vecchie, onestissime, lire non di quei pezzi di carta "irrinunciabili" che qualche "drago" della finanza, cresciuto nel kindergarten di mamma Goldman Sachs ogni tanto con sobria paterna severità ci concede, sotto lo sguardo languido e materno della Lagarde, novella Idra di Lerna.
Quindi alla fine dei salmi vengono polverizzati 10 miliardi, al cambio 19.362.700.000.000  ovvero - per Monti e quelli che hanno difficoltà a leggere i numeri che non siano quelli della tastiera del telefono - 19 mila miliardi e spiccioli, sapete a quante manovre "lacrime e sangue" corrispondono?

E Monti  e Berlusconi che sulla stessa banca hanno lucrato con chissà quante operazioni si dichiarano a turno sconvolti, che sono tutte coincidenze, complottiste illazioni le ipotesi di un tentativo di tappare un buco enorme sulle spalle di tutti gli italiani.
E questi, tutti questi dei vari Palazzi del potere e dei bottoni, non ne sapevano niente? Non ne sapevano niente i Passera, i Monti i Draghi e le streghe?
Lo sapevano tutti e chissà quanti di loro hanno speculato sulla cosa, sostenendo degli incapaci yes-men alle leve di comando, riducendo una città a far da scudo - perché è quello che succederà adesso, l'umiliazione di Siena, che nemmeno alla grande coalizione fiorentina piegò facilmente il capo deve piegarlo davanti a questi cialtroni? No, i senesi, per come li conosco, non accetteranno di vedersi ridotti a tributari e parassiti di queste fasulle realtà della finanza spazzatura. Perché queste operazioni di finanza-pattume si trascinano dietro tutto il frazio del malaffare ed ingenerano sospetti, illazioni, su tutto e tutti.
Amministratori pubblici e di aziende che non sarebbero buoni neanche a comprare un paio di babbucce al souk di Tunisi, senza farsi prender per i fondelli!
Altro che abolire il Palio!  Facciamo correre i politici, ma a frustate.