martedì 4 ottobre 2016

I NUOVI MOSTRI




In principio fu Cesare Lombroso, e l’idea che sul volto fosse scritta la natura di un uomo. Che esistessero criminali per nascita, e la propensione alla violenza si vedesse nella forma di un cranio, in una fila di denti, in anomalie e deviazioni fisiologiche. Poi vennero la modernità, la crisi del positivismo, il rifiuto di tesi bollate come razziste. Ma la criminologia ha fatto il suo giro e ora dà ragione al suo fondatore. Almeno in parte.
«Oggi lo sappiamo: la propensione al crimine e alla violenza non è solo effetto di fattori sociali: è il prodotto di tante componenti, ha radici anche biologiche e genetiche». A dirlo è Adrian Raine, psichiatra e criminologo inglese, autore del saggio «L’anatomia della violenza», edito da Mondadori. Un tomo sorprendente e vivace, che recupera e reinterpreta Lombroso, ma soprattutto apre una frontiera tutta nuova: la neurocriminologia. ….....
L’idea è cercare le basi del comportamento antisociale scrutando tra le pieghe del cervello. Usando le neuroscienze e gli strumenti high tech. Fino ad arrivare a predire la propensione al crimine, incrociando parametri genetici, biologici, ma anche sociali.....
Quello che Raine propone è un modello «biosociale». Che spiega l’inclinazione alla violenza con due cause intrecciate: genetica e ambiente. Da una parte geni e cromosomi, dall’altra il contesto sociale. Il primo è il versante più inedito, se si parla di crimine e criminologia.....
Poi c’è la parte più lombrosiana del saggio: quella che prova a leggere anche nella conformazione del cervello l’attitudine violenta o criminale. Raine si spinge fino ad associare ai comportamenti antisociali una serie di «anomalie cerebrali». Uno sviluppo incompleto della corteccia prefrontale, qualcosa che non va nella corteccia cingolata posteriore, disfunzioni per amigdala e ippocampo. Senza bisogno di portare a disturbi psichici veri e propri, questi difetti del cervello possono rendere una persona più incline al crimine. E Raine prova a dimostrarlo - tra l’altro - facendo tomografie sul cervello dei detenuti. (da un articolo di Stefano Rizzato)

Quindi iniziamo oggi una postuma – quanto impossibile, sul tipo di certe interviste in voga anni fa – collaborazione con il protagonista di quella fase storica e pionieristica della criminologia, il Prof. Cesare Lombroso.

A proposito, guardate la faccia di questo qua sotto, è il Segretario delle Nazioni Unite, quel Ban Ki-Moon di fatto burattino della NATO nel corso della stagione criminale delle cosidette Primavere Arabe, utile idiota della strategia americana nella guerra alla Siria e – in ultima analisi, se non realmente in prima – nella dinamica di aggressione alla Russia.
Ma questo è storia conosciuta, la questione è un’altra: fareste accompagnare a scuola vostra figlia di



10 anni da uno con questa faccia (Lombroso docet), perché – udite udite – pare che tra il sostegno ad un bombardamento americano per errore e la beatificazione di qualche falange nazi/jihadista bosniaca uno degli impegni più cogenti di questa “organizzazione” sia divenuto quello di stabilire la giusta età per il sesso e la procreazione. In allineamento forse, forse, forse? ai target della potentissima e nemmen troppo sotterranea corporazione pedofila mondiale parrebbe che l’asticciola sia stata posta all’età di 10 anni, età perfetta per una "sana sessualità", meglio se regolata da sistemi profilattici o percorsi abortivi.
Mi pare il consesso ONU sia più che adeguato – ne converrete con me – per trattare di questi temi, quelli riguardanti l'infanzia; dopo che questi soggetti hanno cinicamente pianificato il massacro nordafricano (non parliamo del Ruanda, del Congo, della Somalia, gli embarghi e le menzogne a proposito dell’Eritrea, l’ex Yugoslavia…) adesso si dedicano ad un aspetto della socialità e della civiltà che è notoriamente universale e lo affrontano per stravolgere il senso consolidato del rispetto dell’infanzia.


"Professore chiarissimo, La prego, vuole darci un giudizio su questa faccia? Può dirci, sulla base della Sua esperienza e della scienza cosa esprime?"








"Caro Signor Emilio, io comunque non farei accompagnare a scuola mia figlia o una nipotina da uno così. E guardi che non c'entra niente il razzismo o la discriminazione razziale, lo puntualizzo perché spesso sono stato fatto oggetto di accuse in tal senso. Guardi che la mia scienza è perfino superflua, quest'uomo è stato complice e paraninfo di criminali di guerra come Cameron, Sarkozy, Obama, la Hellary, gli Al Thani, Erdogan, cosa può farsi mancare?"





Il volto, lo specchio dell’anima. I MOSTRI DELLA NOSTRA EPOCA





1 commento:

  1. ...mia figlia ha quasi 14 anni ma...NON la farei accompagnare ne da lui, ne da Obama, ne da Renzi e da Hillary (o come caspita si scrve)
    saluti
    Piero e famiglia

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