In principio fu Cesare Lombroso, e l’idea che sul volto fosse scritta la natura di un uomo. Che esistessero criminali per nascita, e la propensione alla violenza si vedesse nella forma di un cranio, in una fila di denti, in anomalie e deviazioni fisiologiche. Poi vennero la modernità, la crisi del positivismo, il rifiuto di tesi bollate come razziste. Ma la criminologia ha fatto il suo giro e ora dà ragione al suo fondatore. Almeno in parte.
«Oggi
lo sappiamo: la propensione al crimine e alla violenza non è solo
effetto di fattori sociali: è il prodotto di tante componenti, ha
radici anche biologiche e genetiche». A dirlo è Adrian Raine,
psichiatra e criminologo inglese, autore del saggio «L’anatomia
della violenza», edito da Mondadori. Un tomo sorprendente e vivace,
che recupera e reinterpreta Lombroso, ma soprattutto apre una
frontiera tutta nuova: la neurocriminologia. ….....
L’idea
è cercare le basi del comportamento antisociale scrutando tra le
pieghe del cervello. Usando le neuroscienze e gli strumenti high
tech. Fino ad arrivare a predire la propensione al crimine,
incrociando parametri genetici, biologici, ma anche sociali.....
Quello
che Raine propone è un modello «biosociale». Che spiega
l’inclinazione alla violenza con due cause intrecciate: genetica e
ambiente. Da una parte geni e cromosomi, dall’altra il contesto
sociale. Il primo è il versante più inedito, se si parla di crimine
e criminologia.....
Poi
c’è la parte più lombrosiana del saggio: quella che prova a
leggere anche nella conformazione del cervello l’attitudine
violenta o criminale. Raine si spinge fino ad associare ai
comportamenti antisociali una serie di «anomalie cerebrali». Uno
sviluppo incompleto della corteccia prefrontale, qualcosa che non va
nella corteccia cingolata posteriore, disfunzioni per amigdala e
ippocampo. Senza bisogno di portare a disturbi psichici veri e
propri, questi difetti del cervello possono rendere una persona più
incline al crimine. E Raine prova a dimostrarlo - tra l’altro -
facendo tomografie sul cervello dei detenuti. (da un articolo di
Stefano Rizzato)
Quindi
iniziamo oggi una postuma – quanto impossibile, sul tipo di certe
interviste in voga anni fa – collaborazione con il protagonista di
quella fase storica e pionieristica della criminologia, il Prof.
Cesare Lombroso.
A
proposito, guardate la faccia di questo qua sotto, è il Segretario
delle Nazioni Unite, quel Ban Ki-Moon di fatto burattino della NATO
nel corso della stagione criminale delle cosidette Primavere Arabe,
utile idiota della strategia americana nella guerra alla Siria e –
in ultima analisi, se non realmente in prima – nella dinamica di
aggressione alla Russia.
Ma
questo è storia conosciuta, la questione è un’altra: fareste
accompagnare a scuola vostra figlia di
10
anni da uno con questa faccia (Lombroso docet), perché –
udite udite – pare che tra il sostegno ad un bombardamento
americano per errore e la beatificazione di qualche falange
nazi/jihadista bosniaca uno degli impegni più cogenti di questa
“organizzazione” sia divenuto quello di stabilire la giusta età
per il sesso e la procreazione. In allineamento forse, forse, forse? ai
target della potentissima e nemmen troppo sotterranea corporazione
pedofila mondiale parrebbe che l’asticciola sia stata posta all’età
di 10 anni, età perfetta per una "sana sessualità", meglio se
regolata da sistemi profilattici o percorsi abortivi.
Mi
pare il consesso ONU sia più che adeguato – ne converrete con me –
per trattare di questi temi, quelli riguardanti l'infanzia; dopo che questi soggetti hanno
cinicamente pianificato il massacro nordafricano (non parliamo del
Ruanda, del Congo, della Somalia, gli embarghi e le menzogne a
proposito dell’Eritrea, l’ex Yugoslavia…) adesso si dedicano ad
un aspetto della socialità e della civiltà che è notoriamente
universale e lo affrontano per stravolgere il senso consolidato del
rispetto dell’infanzia.
"Professore
chiarissimo, La prego, vuole darci un giudizio su questa faccia? Può
dirci, sulla base della Sua esperienza e della scienza cosa esprime?"
"Caro
Signor Emilio, io comunque non farei accompagnare a scuola mia figlia o una
nipotina da uno così. E guardi che non c'entra niente il razzismo o la discriminazione razziale, lo puntualizzo perché spesso sono stato fatto oggetto di accuse in tal senso. Guardi che la mia scienza è perfino superflua, quest'uomo è stato complice e paraninfo di criminali di guerra come Cameron, Sarkozy, Obama, la Hellary, gli Al Thani, Erdogan, cosa può farsi mancare?"
Il
volto, lo specchio dell’anima. I MOSTRI DELLA NOSTRA EPOCA
...mia figlia ha quasi 14 anni ma...NON la farei accompagnare ne da lui, ne da Obama, ne da Renzi e da Hillary (o come caspita si scrve)
RispondiEliminasaluti
Piero e famiglia