lunedì 6 luglio 2015

GRECIA : NO AL TERRORISMO - TSIPRAS E I COLONNELLI



  OXI OXI OXI   

        NO AL 

     TERRORISMO


     I want to thank each and every one of you. Regardless of how you voted, tonight we are all        one. #Greece #Greferendum



       NO AL 

     TERRORISMO


No, non stiamo parlando - né parleremo, in questo post - delle consuete aberrazioni degli alleati dei sauditi, dei qatarioti, turchi ed americani, parliamo di quello che è successo oggi nei confronti del  terrorismo finanziario, quello in cravatta ed abito sartoriale, quello dei "colletti bianchi", facce da gaglioffi che il buon Lombroso (Santo subito!) avrebbe immediatamente cercato di conservare, ma in un vaso pieno di formalina.

Quello stesso popolo di "bevitori di Ouzo", come qualcuno dei grandi guru della finanza europea aveva oramai ribattezzato i greci, buoni solo per quattro soldi ad affittare e vender case ai turisti più avari e gretti del mondo invidiosi del loro sole e del loro mare,  quello stesso popolo ha avuto il coraggio e la curiosità di dire di NO a quelle che di fatto erano sanzioni da Paese sconfitto e vassallo.

Quello stesso popolo che nel 2011- già in una situazione di tracollo economico - si era visto imporre l'ulteriore, stupido, superfluo acquisto obbligato di sottomarini dalla Germania, in una sorta di grottesco scherzo di cattivo gusto 

Si tratta di una affermazione di dignità, che nemmeno il vero e proprio atteggiamento di embedding messo in atto dal mainstream a servizio degli organi dirigenziali della UE e del FMI e l'altrettanto criminale strategia orchestrata da tutte le istituzioni europee con il contributo di “cassiere” di Draghi, che ha di fatto costretto le banche del Paese ad una serrata cautelativa, ha potuto piegare. Forse, come da mesi, anni, ci spiegano i “sapienti”, assistiti dalle JP Morgan di circostanza, i greci sono dei bighelloni che si cullano nell'assistenzialismo, ma di fatto lo sciacalaggio sul Paese lo hanno compiuto i geni della finanza-spazzatura, i mercanti di infrastrutture, lo fanno da sempre, leggetevi le strategie di dominio di W.E. Gladstone, detto "il Grande Vecchio", e scoprirete che il cinismo – in certi ambienti – è una cosa che si impara a scuola, insieme al senso di superiorità, ed insieme al disprezzo per i Paesi “altri”. Attenzione, un Paese “altro” siamo anche noi: l'ITALIA......



In molti, dicevo, sono, erano e resteranno scettici e sfiduciati su Tsipras, io mesi addietro decisi di “scommettere” (passatemi l'immagine, anche se pare orrenda) su di lui, andando anche a sfidare quasi la compassione da parte di osservatori degli scenari geopolitici sicuramente più blasonati del sottoscritto. Credo che molti di loro siano stati indirizzati – nel loro giudizio – dagli omologhi nostrani di Tsipras, una compagine che nell'ambito della sinistra italiana annovera comunque dei sostenitori o quantomeno dei sodali di quella (in altri quadranti) Guerra al Terrorismo che altro non è che la guerra imperiale di un “modesto” coacervo di paesi vetero o neo-coloniali alla ricerca di qualcosa che non possono avere: l'Africa.


Da sempre ci dimentichiamo di che cos'é realmente - in termini dimensionali - l'Africa, riflettete su questa sovrapposizione, ripensate i rapporti di forza e le "grandi" potenze anche da un punto di vista rispettoso della realtà di un continente che in pratica potrebbe ricomprendere quelle parti di pianeta che - geopoliticamente - vengono descritte come "dominanti", come "futuri interlocutori"...

 E' la stessa sinistra che abbocca periodicamente alle novelle sui feroci dittatori golpisti africani (Gbagbo, Gheddafi, ecc.), che da anni ci racconta di famigerati campi di concentramento in questo o quel deserto...

Ed oggi ci troviamo di fronte ad un sonoro  


NO              
OXI

Davvero in questi giorni se ne erano letti di commenti su Tsipras e Varoufakis (di volta in volta paraculi, poi alla fine addirittura ponziopilateschi per il fatto di far ricorso – udite, udite – a nient'altro che la democrazia diretta, col referendum popolare, e chi più ne ha più ne metta) ma io ho continuato a voler credere che stiano navigando con una abilità spregiudicata in mezzo a dei marosi la cui pericolosità sfugge alla più gran parte dei commentatori da tastiera. La Grecia ha già avuto i suoi COLONNELLI, l'Ucraina ha avuto Maidan, Gheddafi è morto sur le champ d'honneur, credete sia facile "sfilarsi" di dosso gli artigli degli sparvieri della NATOuropa?
Già, perché noi, gli italiani, abbiamo forse qualche politico – non dico statista perché non se ne ha traccia – che abbia nemmen provato a concepire almeno una dichiarazione quale quella di Tsipras?

Chiedo a voi di decidere – in nome della sovranità e della dignità che la storia greca richiede – se noi greci dobbiamo accettare un ultimatum dai fini estorsivi che impone una severa e umiliante austerità senza fine e senza la prospettiva di poter reggerci di nuovo sulle nostre gambe economicamente e socialmente. Il popolo deve decidere liberamente se accettare o no il ricatto”.

E adesso quali saranno le conseguenze, cosa sarà il Lunedì 6 luglio 2015 per Bruxelles? JP Morgan ci dirà le solite cose sul rating (a cui solo i cretini ormai credono più, ma ce ne sono più di quanti si pensi, per le strade e nei palazzi). L’Unione Europea diventerà il Re nudo, dovrà mostrarsi senza trucco, Tsipras chiede di rinegoziare il debito, non ha parlato mai di una "fuga nell'utopia" (è anche per questo che i commentatori più radicali diffidano, ma, ripeto, ritengo più a rischio lui di quanto lo fosse Lady Diana Spencer...), ma se la UE accettasse questo si aprirebbe un contenzioso con altri Paesi ed il precedente dell'Islanda -ignorato ad arte dalla stampa di "regime" - potrebbe essere di attualità.
E che fine farebbero i santoni, i sapienti dell'Austerity alla Monti, alla Padoan?
Quale il risultato di anni ed anni di austerità, di un rigore sadico e livoroso?


E se la UE proseguisse nella pressione di fatto la Grecia fallirebbe, con quali conseguenze? probabile rivoluzione colorata, probabili Termopili contro gli squadroni della morte delle ONG strutturate per i cambi di governo. Sicuramente non qualcosa di banale per questo povero Mediterraneo. MA ALLORA LA SOVRANITÀ POPOLARE, LA DEMOCRAZIA, CHE SIGNIFICATO AVREBBERO? 

Ma la palla adesso è davvero a Bruxelles,  il precedente è forte, l'emozione fortissima, la rivincita del Popolo, della volontà popolare, la conferma del Leader da parte della base, sul campo, è facile far da spettatori delle disgrazie altrui, più difficile è godere del coraggio altrui. Si dirà anche che i greci non avevano niente da perdere, di fatto gli italiani subiscono ogni sorta di ricatto, dimenticano subito, addirittura Renzi che fino all'altro ieri sbaciucchiava la Merkel ha autorizzato i suoi "portavoce" a sostenere Siryza, come devono essere bassi i predellini del carro dei (magari anche solo momentanei) vincitori!!!

Davvero a qualcuno sembra ancora fuori luogo parlare di terrorismo da parte della catena di potere della finanza internazionale? Era davvero da sottovalutare quale semplice frase d'effetto la minaccia di Tsipras a Schultz di portare la cancelliera Merkel davanti alla Corte dell'Aja?

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