sabato 14 febbraio 2015

LA LIBIA ATTENDE ANCORA LA "DEMOCRAZIA"...L'ITALIA E' PRONTA A COMBATTERE ... PER LA FEDE?

Di pazzi in giro ce ne sono davvero tanti.
Di bugiardi ed ignoranti un'infinità.
Di confusione pure, in tutti i campi e su tutti i temi, spuntano come i funghi gli "specialisti" (in genere salottieri o accademici).
Giornalisti disinformati, manipolati, disonesti, spie, davvero risulta difficile, se non stomacante, il tentare di leggere articoli sulla quotidianità, ascoltare reportage che non siano in rete su canali alternativi di informazione, sia che si tratti di Ucraina, di Nordafrica o Medio Oriente (lasciamo da parte Argentina e Venezuela, sennò ci danno di complottisti). Al Festival di Sanremo, nota punta di diamante della cultura ed istruzione di base dell'Italiano, un "geniale" e disinvolto Carlo Conti ospita la tristissima gag “embedded” riguardante un goffo “giornalista nordcoreano” in divisa da soldato costretto a rientrare nel proprio paese per aver espresso un giudizio non allineato ai gusti del proprio capo di Stato su qualche cantante...


Il neoministro Gentiloni non risparmia luoghi comuni che in cuor suo forse vorrebbero rimandare ai fasti dell'Impero Romano, quando invece Roma è governata dalle coop di grassatori di “mafiacapitale” in combine con amministratori e politici vari e insieme ad un baldanzoso Renzi proclama di esser pronto a prendersi le proprie responsabilità (non si capisce quali, forse quelle di far parte di un consesso di irresponsabili che ha contribuito in capo a tre anni a fare del Nordafrica un inferno in Terra?) e un Del Boca col buon Zanotelli – politicamente corretti precisando che comunque Gheddafi era un tiranno sanguinario – ricordando i trascorsi di potenza coloniale (potenza? Coloniale?) dell'Italia si appellano al buonsenso ad evitare un'altra guerra sul suolo libico. Ancora nessuno che abbia gli attributi per il necessario mea-culpa sulla fine della Jamahiriya, la Soria è scritta dai vincitori...e questa sarebbe una vittoria? Si, è la vittoria del Kaos, è questo che era l'obiettivo, la necessità di sicurezza interna, l'incertezza delle risorse energetiche, il neo-colonialismo sentito come una necessità, anzi un dovere.
Avevamo già capito che si trattava della lotta del Bene contro il Male. Solo che questi criminali stanno cercando di ribaltare le posizioni, nel loro proprio delirio hanno dato fiato ad una creatura che in automatico ha creato dei propri magnetismi, in parte, in parte ubbidisce ancora - ed efficacemente - ad un disegno dissennatamente destabilizzante, partito almeno dal 1973, guerra del Kippur, crisi petrolifera, Kissinger e l'eterno Brzezinski.
La "gagliarda" sfrontatezza di alcuni dei soggetti protagonisti per davvero della politica internazionale viene a rivelarsi nel più commerciale degli esercizi della vanità: l'autobiografia. Erik Prince, uno dei fondatori di Blackwater (ricordate il defunto psicopatico cecchino Chris Kyle diventato in USA poco

 meno che un eroe grazie al film di propaganda dell'ottuagenario Clint Eastwood? Prince è un soggettino di quella genìa, che qualcuno dice abbia venduto alla MONSANTO la sua creaturina, chissà che se ne faranno i grandi "agroalimentari", già impegnati alla conquista delle terre coltivabili dell'Africa con il progetto AGRA...) racconta la sua parte di storia di quella che mentecatti, psicopatici, millantatori, corrispondenti e specialisti fasulli hanno definito "guerra al Terrore", un terrore di cui, tutti insieme, dai manager ai servi sciocchi, sono stati e sono complici.  Ai nostri stremati e disinformati intellettuali da talk-show sarebbe sufficiente leggere, guardarsi attorno, ma no, dopo dovrebbero chiudersi in garage con il motore dell'auto accesa...
 MALEDETTI.
In Svizzera scoprono dalla autobiografia di un giornalista, tale Roger Auque, che questi in realtà sarebbe stato durante la propria carriera nient'altro che una spia, al soldo di uno dei servizi più blasonati e chiacchierati del Medio Oriente e che in sostanza tutto ciò che usciva dalla sua bocca (storta) era stato per anni e anni solo propaganda e disinformazione.


Francamente vien da citare ancora una volta il buon Cesare Lombroso: a guardar la foto di questo individuo viene da pensare a tutto fuorché ad una brava persona. Il perfetto corrispondente dei nostri tempi, qualcuno in una nostra ambasciata oggi a ferro e fuoco mi raccontò di un altro corrispondente che qualche anno fa piuttosto che affaticarsi e rischiare ad andare a cercar notizie in giro per le strade di una cittadina in quei giorni piuttosto travagliata preferiva passare via mail direttamente le veline “ufficiali” tanto le notizie che sarebbero state pubblicate in ogni caso erano quelle...
E poi c'è anche chi ha delle trovate strategicamente intelligenti e suggestive. Un certo Lino Caputo si è trovato a concepire l'idea nientepopodimeno che di una “Legione straniera” anti ISIS (sic), da costituirsi con giovani entusiasti di portare la civiltà (o difendere i correligionari cristiani, cambia poco) in quelle terre disgraziate dove i seguaci del Califfo seminano il terrore. E ne ha ben donde, questi fanatici hanno importato anche in Danimarca, quel paese di gente tuttosommato sarcastica ma innocua, che si diletta di vignette satiriche che hanno fatto da detonatore in mezzo mondo per proteste religiose. Un popolo di idioti? molto probabilmente no, come al solito, ma all'ovino servizio di un disegno geopolitico criminale.



E questo signore, il Caputo, che definisce il proprio suggerimento un tantinostravagante ma non da scartare, è stato anche sottosegretario agli Esteri. E' sicuramente un soggetto che ha le idee chiare in merito al Medio Oriente e su chi è che sicuramente è il buono e chi il cattivo ...non per nulla lavorando per il Corriere della Sera ha ottenuto nel 1992 un premio Hemingway per la gestione delle notizie sulla Guerra del golfo... 
Leggendo qua e là capiamo molte cose, e quando le capiamo non basta essere indignati, i voltafaccia di Frattini, Terzi di Sant'Agata e la Libia liberata, ai giorni delle "primavere arabe" i Servizi italiani dichiararono - a ragion veduta - che la situazione libica era del tutto differente, qualche giornalista sarcasticamente li tacciò di incompetenza .... stavolta dicevano il vero, la situazione libica niente aveva a che vedere con la situazione di Tunisia, Yemen, Egitto, Bahrein, il fatto è che il disegno strategico era ancora più perverso, la politica estera è stata nelle mani di manovalanze sgangherate e di ignoranti “della forza di cento cavalli”, la stampa è stata manipolata e strumentalizzata, le notizie vengono distorte fino a trasformare le vittime in carnefici ed i carnefici in vittime, non è cosa nuova, come la storia dell'esportazione della democrazia e delle guerre umanitarie.
Interessante è uno spezzone di uno spettacolo messo a suo tempo in scena da Dario Fo su questi argomenti, ve lo riporto qua di seguito, buona lettura:
BAMBINA: (rivolta al padre) Papa', tutti a scuola ogni giorno, a cominciare dalla
maestra, parliamo della guerra, e'una guerra umanitaria, e'vero, papa'?
PADRE: Si', gli americani contro gli arabi.
BAMBINA: Noi siamo con gli americani, vero?
PADRE: Si', é naturale, siamo coi più forti.
BAMBINA: Molto forti, papa'?
PADRE: Si', strapotenti!
BAMBINA: Allora vinceremo, papa'!
PADRE: Ah, non c'é dubbio.
BAMBINA: Sono contenta che vincano i buoni, perché 'noi e gli americani siamo i
buoni, vero papa'?
PADRE: Certo, i buoni contro i cattivi!
BAMBINA: Che sono gli arabi, vero papa'?
PADRE: Si'... no, non tutti gli arabi sono cattivi... quelli del Kuwait e dell'Arabia
Saudita, per esempio sono buoni.
BAMBINA: La maestra dice che i buoni americani stanno lanciando un sacco di bombe,
una al minuto, sugli arabi cattivi... e'vero papa'?
PADRE: Si', esattamente 3000 bombe in 48 ore.
BAMBINA: Mamma mia... e bim-bom-bom... chissà che rumore! Allora ci saranno molti
morti...
PADRE: Credo che si', e'inevitabile.
BAMBINA: Anche bambini?
PADRE: Si', ma sono stranieri, altra gente. Noi non li conosciamo.
BAMBINA: Non li conosco neanch'io! Beh, meno male. Sono contenta di non
conoscerli. Sono bambini cattivi papa'?
PADRE: No, ma che c'entra... i bambini non hanno nessuna colpa... poverini, sono
innocenti.
BAMBINA: Innocenti come quelli della strage di Erode?
PADRE: Ma cosa c'entra? Erode era cattivo e non amava i bambini, anzi li odiava.
BAMBINA: Allora anche gli americani...PADRE: Ma no, non far confusione! E'per via che 'sti bambini arabi per caso si trovano li'...
BAMBINA: In un posto dove non dovrebbero essere...
PADRE: Si', fuori posto... nel posto sbagliato, proprio dove cadono le bombe... e'un
incidente involontario... vittime collaterali.
BAMBINA: E allora perche'gli americani non gridano con l'altoparlante "Bambiniiii
collaterali spostatevi tutti di la'! Tutti i bambini vadano nei prati... lontano dalle
case e dai palazzi... che noi dobbiamo buttare bombe sulla citta'!"
PADRE: Ma figurati... gli americani mica possono avvertire dove vanno a buttare le
bombe, senno'tutti scappano dalla citta'e allora il loro programma dove va a finire?
BAMBINA: Che programma, papa'?
PADRE: Quello che chiamano "colpisci e terrorizza" . Chi terrorizzano se scappano tutti!
BAMBINA: Oh, che stupida che sono! E poi se dicono ai bambini "Fuori, andate nei
prati!" ci vanno anche le mamme e i papa'travestiti da bambini.
PADRE: Ecco, si', mettiamola cosi'. Adesso pero'mettiti tranquilla e mangia, che si
raffredda tutto.
BAMBINA: Si', si'... mangio... pero'intanto spiegami papa'... non e'mica contro tutti gli
arabi che l'America fa la guerra?
PADRE: Ma scherziamo, di certo che no. I musulmani sono piu'di un miliardo...
staremmo freschi!! La guerra si fa solo contro gli iracheni che sono sei milioni in
un territorio piu'grande del nostro.
BAMBINA: Ah, ecco... allora sono solo loro i cattivi.
PADRE: Beh, per adesso...
BAMBINA: Come per adesso?
PADRE: Beh, diciamo che adesso, in 'sto momento gli iracheni sono i cattivi piu'
pericolosi.
BAMBINA: Ah, eh gia'... allora diciamo che gli altri sono piuttosto buoni, buonini,
buonaccioni... sono poveri ma buonissimi.
PADRE: No, non sono tutti poveri, ce ne sono anche di molto ricchi...
BAMBINA: Ma come mai... se hanno solo della gran sabbia e cammelli?
PADRE: E no, hanno anche il petrolio... hanno i giacimenti di petrolio piu'ricchi del
mondo!
BAMBINA: Ah, ho capito, quelli che hanno tanto petrolio sono i piu'buoni, e quelli
senza, sono i cattivi.
PADRE: Beh, non esageriamo...
BAMBINA: Si', non esageriamo. Adesso che mi viene in mente... la maestra dice che icapi americani sono tutti petrolieri...
PADRE: Beh, in un certo modo e'vero.
BAMBINA: E ai petrolieri ci piace il petrolio. E com'e'che tutti quelli che hanno il
petrolio vanno d'accordo fra di loro e si vogliono bene?
PADRE: No, non e'cosi'semplice... tanto per cominciare, per esempio, questo capo degli
arabi iracheno, che si chiama Saddam, ha tanto petrolio eppure e'cattivo.
BAMBINA: Ma va? Un petroliere cattivo?! Com'e'possibile! Pero'se questo arabo
cattivo da'tutto il suo petrolio agli americani... allora diventa buono!
PADRE: No, non e'cosi'semplice...
BAMBINA: Non e'semplice, non e'cosi'semplice... pero'e'cosi'!! Di'di no!?
PADRE: Ma che ne sai tu, una bambina, di certe cose da grandi.
BAMBINA: La mia maestra ha detto che si', gli americani vogliono il petrolio dell'arabo
cattivo, perche'a loro gli piace e vogliono il petrolio anche degli altri...
PADRE: Quali altri?
BAMBINA: Aspetta che ce l'ho qui scritto sul mio diario... eccoli qua: quello del Sudan,
quello della Libia, quello dei Siriani... Emirati del Golfo, i Colombiani...
PADRE: Basta cosi'! Quella tua maestra e'una chiacchierona sovversiva... domani vado
dal preside, la faccio cacciare e a te ti cambio di scuola!
BAMBINA: E allora se tu vai dal preside a fare 'sta porcata, io non vado piu'a scuola...
(scoppia a piangere) in nessun'altra scuola!
PADRE: Cosa? Come ti permetti di rispondere cosi'a tuo padre? Vieni qua che ti do uno
schiaffo!
BAMBINA: (sempre piangendo) Va bene, fai pure, dammi tutti gli schiaffi che vuoi... e
io telefono al Telefono Azzurro e dico che sei cattivo e che oltre a picchiarmi vuoi
cacciar via la mia maestra che ci insegna cosi'bene... e ci insegna facendoci
giocare... (continua a piangere).
PADRE: Su, non piangere... Sentiamo... che gioco giocate per imparare?
BAMBINA: La battaglia cielo-terra, che noi chiamiamo anche portaerei e missili.
PADRE: Ah, una specie di battaglia navale...
BAMBINA: Si', con delle regole uguali a quelle di Risiko e Monopoli con tanto di dadi e
carte da pescare.
PADRE: Che carte?
BAMBINA: Quelle normali: c'e'il re di picche che e'la Russia, poi il re di fiori la
Francia, la regina di cuori l'Inghilterra, l'asse pigliatutto l'America.
PADRE: Ah, simpatico.
BAMBINA: Si', molto... ci divertiamo un sacco.
PADRE: E il presidente degli italiani... che carta e'?
BAMBINA: Il due di picche... cerca di leccare i piedi a tutti i re ma nessuno lo caga!
PADRE: Ehi, dico... e'questo il modo di esprimersi?
BAMBINA: Non lo dico io, e'il titolo del gioco "Mettiti col piu'forte senno'nessuno ti
caga".
PADRE: Basta! Basta. Mangia e taci!

BAMBINA: Si'mangio... ma a lui non lo caga nessuno lo stesso!

3 commenti:

  1. "...fanno la guerra; la guerra è una cosa seria; buffoni e burattini no, non la faranno mai" (E. Bennato)
    E ancora oggi, nel 2015 (!!!), l'opinione comune inneggia alla guerra

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  2. Le porcate dei governanti attuali fanno rimpiangere le porcate dei tempi della guerra fredda il che è tutto dire....

    http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-02-15/truppe-italiane-libia-tutti-rischi-dell-opzione-militare-191959.shtml?uuid=ABbNKIvC

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  3. ......una ventina di copti sgozzati, naturalmente in riva al mare, così sono più vicini, che fantasia questi sceneggiatori e tutti vestiti d'arancione, è un colore che rende in foto, naturalmente tutto sotto la regia della Katz con condimento made in Hollywood. E.....vai... abboccano..!!!!! che possiamo pretendere da Gentiloni, Pinotti, il bullo fiorentino con la ganza aretina e compagnia cantando.

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