Di
pazzi in giro ce ne sono davvero tanti.
Di
bugiardi ed ignoranti un'infinità.
Di confusione pure, in tutti i campi e su tutti i temi, spuntano come i funghi gli "specialisti" (in genere salottieri o accademici).
Giornalisti
disinformati, manipolati, disonesti, spie, davvero risulta difficile,
se non stomacante, il tentare di leggere articoli sulla quotidianità, ascoltare reportage che non siano in rete su canali alternativi di informazione, sia che si tratti di Ucraina, di Nordafrica o Medio Oriente (lasciamo da parte Argentina e Venezuela, sennò ci danno di complottisti). Al Festival
di Sanremo, nota punta di diamante della cultura ed istruzione di base dell'Italiano, un "geniale" e disinvolto Carlo Conti ospita la
tristissima gag “embedded” riguardante un goffo “giornalista
nordcoreano” in divisa da soldato costretto a rientrare nel proprio
paese per aver espresso un giudizio non allineato ai gusti del
proprio capo di Stato su qualche cantante...
Il
neoministro Gentiloni non risparmia luoghi comuni che in cuor suo forse vorrebbero
rimandare ai fasti dell'Impero Romano, quando invece Roma è
governata dalle coop di grassatori di “mafiacapitale” in combine
con amministratori e politici vari e insieme ad un baldanzoso Renzi
proclama di esser pronto a prendersi le proprie responsabilità (non
si capisce quali, forse quelle di far parte di un consesso di
irresponsabili che ha contribuito in capo a tre anni a fare del
Nordafrica un inferno in Terra?) e un Del Boca col buon Zanotelli –
politicamente corretti precisando che comunque Gheddafi era un
tiranno sanguinario – ricordando i trascorsi di potenza coloniale
(potenza? Coloniale?) dell'Italia si appellano al buonsenso ad
evitare un'altra guerra sul suolo libico. Ancora nessuno che abbia gli attributi per il necessario mea-culpa sulla fine della Jamahiriya, la Soria è scritta dai vincitori...e questa sarebbe una vittoria? Si, è la vittoria del Kaos, è questo che era l'obiettivo, la necessità di sicurezza interna, l'incertezza delle risorse energetiche, il neo-colonialismo sentito come una necessità, anzi un dovere.
Avevamo già capito che si trattava della lotta del Bene contro il Male. Solo che questi criminali stanno cercando di ribaltare le posizioni, nel loro proprio delirio hanno dato fiato ad una creatura che in automatico ha creato dei propri magnetismi, in parte, in parte ubbidisce ancora - ed efficacemente - ad un disegno dissennatamente destabilizzante, partito almeno dal 1973, guerra del Kippur, crisi petrolifera, Kissinger e l'eterno Brzezinski.
La "gagliarda" sfrontatezza di alcuni dei soggetti protagonisti per davvero della politica internazionale viene a rivelarsi nel più commerciale degli esercizi della vanità: l'autobiografia. Erik Prince, uno dei fondatori di Blackwater (ricordate il defunto psicopatico cecchino Chris Kyle diventato in USA poco
meno che un eroe grazie al film di propaganda dell'ottuagenario Clint Eastwood? Prince è un soggettino di quella genìa, che qualcuno dice abbia venduto alla MONSANTO la sua creaturina, chissà che se ne faranno i grandi "agroalimentari", già impegnati alla conquista delle terre coltivabili dell'Africa con il progetto AGRA...) racconta la sua parte di storia di quella che mentecatti, psicopatici, millantatori, corrispondenti e specialisti fasulli hanno definito "guerra al Terrore", un terrore di cui, tutti insieme, dai manager ai servi sciocchi, sono stati e sono complici. Ai nostri stremati e disinformati intellettuali da talk-show sarebbe sufficiente leggere, guardarsi attorno, ma no, dopo dovrebbero chiudersi in garage con il motore dell'auto accesa...
MALEDETTI.
La "gagliarda" sfrontatezza di alcuni dei soggetti protagonisti per davvero della politica internazionale viene a rivelarsi nel più commerciale degli esercizi della vanità: l'autobiografia. Erik Prince, uno dei fondatori di Blackwater (ricordate il defunto psicopatico cecchino Chris Kyle diventato in USA poco
meno che un eroe grazie al film di propaganda dell'ottuagenario Clint Eastwood? Prince è un soggettino di quella genìa, che qualcuno dice abbia venduto alla MONSANTO la sua creaturina, chissà che se ne faranno i grandi "agroalimentari", già impegnati alla conquista delle terre coltivabili dell'Africa con il progetto AGRA...) racconta la sua parte di storia di quella che mentecatti, psicopatici, millantatori, corrispondenti e specialisti fasulli hanno definito "guerra al Terrore", un terrore di cui, tutti insieme, dai manager ai servi sciocchi, sono stati e sono complici. Ai nostri stremati e disinformati intellettuali da talk-show sarebbe sufficiente leggere, guardarsi attorno, ma no, dopo dovrebbero chiudersi in garage con il motore dell'auto accesa...
MALEDETTI.
In
Svizzera scoprono dalla autobiografia di un giornalista, tale Roger
Auque, che questi in realtà sarebbe stato durante la propria
carriera nient'altro che una spia, al soldo di uno dei servizi più
blasonati e chiacchierati del Medio Oriente e che in sostanza tutto
ciò che usciva dalla sua bocca (storta) era stato per anni e anni
solo propaganda e disinformazione.
Francamente
vien da citare ancora una volta il buon Cesare Lombroso: a guardar la
foto di questo individuo viene da pensare a tutto fuorché ad una
brava persona. Il perfetto corrispondente dei nostri tempi, qualcuno
in una nostra ambasciata oggi a ferro e fuoco mi raccontò di un
altro corrispondente che qualche anno fa piuttosto che affaticarsi e
rischiare ad andare a cercar notizie in giro per le strade di una
cittadina in quei giorni piuttosto travagliata preferiva passare via
mail direttamente le veline “ufficiali” tanto le notizie che
sarebbero state pubblicate in ogni caso erano quelle...
E
poi c'è anche chi ha delle trovate strategicamente intelligenti e
suggestive. Un certo Lino Caputo si è trovato a concepire l'idea
nientepopodimeno che di una “Legione straniera” anti ISIS (sic),
da costituirsi con giovani entusiasti di portare la civiltà (o
difendere i correligionari cristiani, cambia poco) in quelle terre
disgraziate dove i seguaci del Califfo seminano il terrore. E ne ha ben donde, questi fanatici hanno importato anche in Danimarca, quel paese di gente tuttosommato sarcastica ma innocua, che si diletta di vignette satiriche che hanno fatto da detonatore in mezzo mondo per proteste religiose. Un popolo di idioti? molto probabilmente no, come al solito, ma all'ovino servizio di un disegno geopolitico criminale.
E
questo signore, il Caputo, che definisce il proprio suggerimento un tantinostravagante ma non da scartare, è stato anche sottosegretario agli
Esteri. E' sicuramente un soggetto che ha le idee chiare in merito al Medio Oriente e su chi è che sicuramente è il buono e chi il cattivo ...non per nulla lavorando per il Corriere della Sera ha ottenuto nel 1992 un premio Hemingway per la gestione delle notizie sulla Guerra del golfo...
Leggendo qua e là capiamo molte cose, e quando le capiamo non basta essere indignati, i voltafaccia di Frattini, Terzi di Sant'Agata e la Libia liberata, ai giorni delle "primavere arabe" i Servizi italiani dichiararono - a ragion veduta - che la situazione libica era del tutto differente, qualche giornalista sarcasticamente li tacciò di incompetenza .... stavolta dicevano il vero, la situazione libica niente aveva a che vedere con la situazione di Tunisia, Yemen, Egitto, Bahrein, il fatto è che il disegno strategico era ancora più perverso, la politica estera è stata nelle mani di manovalanze sgangherate e di ignoranti “della forza di
cento cavalli”, la stampa è stata manipolata e strumentalizzata,
le notizie vengono distorte fino a trasformare le vittime in
carnefici ed i carnefici in vittime, non è cosa nuova, come la
storia dell'esportazione della democrazia e delle guerre umanitarie.
Interessante
è uno spezzone di uno spettacolo messo a suo tempo in scena da Dario
Fo su questi argomenti, ve lo riporto qua di seguito, buona lettura:
BAMBINA:
(rivolta al padre) Papa', tutti a scuola ogni giorno, a cominciare
dalla
maestra,
parliamo della guerra, e'una guerra umanitaria, e'vero, papa'?
PADRE:
Si', gli americani contro gli arabi.
BAMBINA:
Noi siamo con gli americani, vero?
PADRE:
Si', é naturale, siamo coi più forti.
BAMBINA:
Molto forti, papa'?
PADRE:
Si', strapotenti!
BAMBINA:
Allora vinceremo, papa'!
PADRE:
Ah, non c'é dubbio.
BAMBINA:
Sono contenta che vincano i buoni, perché 'noi e gli americani siamo
i
buoni,
vero papa'?
PADRE:
Certo, i buoni contro i cattivi!
BAMBINA:
Che sono gli arabi, vero papa'?
PADRE:
Si'... no, non tutti gli arabi sono cattivi... quelli del Kuwait e
dell'Arabia
Saudita,
per esempio sono buoni.
BAMBINA:
La maestra dice che i buoni americani stanno lanciando un sacco di
bombe,
una
al minuto, sugli arabi cattivi... e'vero papa'?
PADRE:
Si', esattamente 3000 bombe in 48 ore.
BAMBINA:
Mamma mia... e bim-bom-bom... chissà che rumore! Allora ci saranno
molti
morti...
PADRE:
Credo che si', e'inevitabile.
BAMBINA:
Anche bambini?
PADRE:
Si', ma sono stranieri, altra gente. Noi non li conosciamo.
BAMBINA:
Non li conosco neanch'io! Beh, meno male. Sono contenta di non
conoscerli.
Sono bambini cattivi papa'?
PADRE:
No, ma che c'entra... i bambini non hanno nessuna colpa... poverini,
sono
innocenti.
BAMBINA:
Innocenti come quelli della strage di Erode?
PADRE:
Ma cosa c'entra? Erode era cattivo e non amava i bambini, anzi li
odiava.
BAMBINA:
Allora anche gli americani...PADRE: Ma no, non far confusione! E'per
via che 'sti bambini arabi per caso si trovano li'...
BAMBINA:
In un posto dove non dovrebbero essere...
PADRE:
Si', fuori posto... nel posto sbagliato, proprio dove cadono le
bombe... e'un
incidente
involontario... vittime collaterali.
BAMBINA:
E allora perche'gli americani non gridano con l'altoparlante
"Bambiniiii
collaterali
spostatevi tutti di la'! Tutti i bambini vadano nei prati... lontano
dalle
case
e dai palazzi... che noi dobbiamo buttare bombe sulla citta'!"
PADRE:
Ma figurati... gli americani mica possono avvertire dove vanno a
buttare le
bombe,
senno'tutti scappano dalla citta'e allora il loro programma dove va
a finire?
BAMBINA:
Che programma, papa'?
PADRE:
Quello che chiamano "colpisci e terrorizza" . Chi
terrorizzano se scappano tutti!
BAMBINA:
Oh, che stupida che sono! E poi se dicono ai bambini "Fuori,
andate nei
prati!"
ci vanno anche le mamme e i papa'travestiti da bambini.
PADRE:
Ecco, si', mettiamola cosi'. Adesso pero'mettiti tranquilla e mangia,
che si
raffredda
tutto.
BAMBINA:
Si', si'... mangio... pero'intanto spiegami papa'... non e'mica
contro tutti gli
arabi
che l'America fa la guerra?
PADRE:
Ma scherziamo, di certo che no. I musulmani sono piu'di un
miliardo...
staremmo
freschi!! La guerra si fa solo contro gli iracheni che sono sei
milioni in
un
territorio piu'grande del nostro.
BAMBINA:
Ah, ecco... allora sono solo loro i cattivi.
PADRE:
Beh, per adesso...
BAMBINA:
Come per adesso?
PADRE:
Beh, diciamo che adesso, in 'sto momento gli iracheni sono i cattivi
piu'
pericolosi.
BAMBINA:
Ah, eh gia'... allora diciamo che gli altri sono piuttosto buoni,
buonini,
buonaccioni...
sono poveri ma buonissimi.
PADRE:
No, non sono tutti poveri, ce ne sono anche di molto ricchi...
BAMBINA:
Ma come mai... se hanno solo della gran sabbia e cammelli?
PADRE:
E no, hanno anche il petrolio... hanno i giacimenti di petrolio
piu'ricchi del
mondo!
BAMBINA:
Ah, ho capito, quelli che hanno tanto petrolio sono i piu'buoni, e
quelli
senza,
sono i cattivi.
PADRE:
Beh, non esageriamo...
BAMBINA:
Si', non esageriamo. Adesso che mi viene in mente... la maestra dice
che icapi americani sono tutti petrolieri...
PADRE:
Beh, in un certo modo e'vero.
BAMBINA:
E ai petrolieri ci piace il petrolio. E com'e'che tutti quelli che
hanno il
petrolio
vanno d'accordo fra di loro e si vogliono bene?
PADRE:
No, non e'cosi'semplice... tanto per cominciare, per esempio, questo
capo degli
arabi
iracheno, che si chiama Saddam, ha tanto petrolio eppure e'cattivo.
BAMBINA:
Ma va? Un petroliere cattivo?! Com'e'possibile! Pero'se questo arabo
cattivo
da'tutto il suo petrolio agli americani... allora diventa buono!
PADRE:
No, non e'cosi'semplice...
BAMBINA:
Non e'semplice, non e'cosi'semplice... pero'e'cosi'!! Di'di no!?
PADRE:
Ma che ne sai tu, una bambina, di certe cose da grandi.
BAMBINA:
La mia maestra ha detto che si', gli americani vogliono il petrolio
dell'arabo
cattivo,
perche'a loro gli piace e vogliono il petrolio anche degli altri...
PADRE:
Quali altri?
BAMBINA:
Aspetta che ce l'ho qui scritto sul mio diario... eccoli qua: quello
del Sudan,
quello
della Libia, quello dei Siriani... Emirati del Golfo, i
Colombiani...
PADRE:
Basta cosi'! Quella tua maestra e'una chiacchierona sovversiva...
domani vado
dal
preside, la faccio cacciare e a te ti cambio di scuola!
BAMBINA:
E allora se tu vai dal preside a fare 'sta porcata, io non vado piu'a
scuola...
(scoppia
a piangere) in nessun'altra scuola!
PADRE:
Cosa? Come ti permetti di rispondere cosi'a tuo padre? Vieni qua che
ti do uno
schiaffo!
BAMBINA:
(sempre piangendo) Va bene, fai pure, dammi tutti gli schiaffi che
vuoi... e
io
telefono al Telefono Azzurro e dico che sei cattivo e che oltre a
picchiarmi vuoi
cacciar
via la mia maestra che ci insegna cosi'bene... e ci insegna
facendoci
giocare...
(continua a piangere).
PADRE:
Su, non piangere... Sentiamo... che gioco giocate per imparare?
BAMBINA:
La battaglia cielo-terra, che noi chiamiamo anche portaerei e
missili.
PADRE:
Ah, una specie di battaglia navale...
BAMBINA:
Si', con delle regole uguali a quelle di Risiko e Monopoli con tanto
di dadi e
carte
da pescare.
PADRE:
Che carte?
BAMBINA:
Quelle normali: c'e'il re di picche che e'la Russia, poi il re di
fiori la
Francia,
la regina di cuori l'Inghilterra, l'asse pigliatutto l'America.
PADRE:
Ah, simpatico.
BAMBINA:
Si', molto... ci divertiamo un sacco.
PADRE:
E il presidente degli italiani... che carta e'?
BAMBINA: Il due di
picche... cerca di leccare i piedi a tutti i re ma nessuno lo caga!
PADRE:
Ehi, dico... e'questo il modo di esprimersi?
BAMBINA:
Non lo dico io, e'il titolo del gioco "Mettiti col piu'forte
senno'nessuno ti
caga".
PADRE:
Basta! Basta. Mangia e taci!
BAMBINA:
Si'mangio... ma a lui non lo caga nessuno lo stesso!
"...fanno la guerra; la guerra è una cosa seria; buffoni e burattini no, non la faranno mai" (E. Bennato)
RispondiEliminaE ancora oggi, nel 2015 (!!!), l'opinione comune inneggia alla guerra
Le porcate dei governanti attuali fanno rimpiangere le porcate dei tempi della guerra fredda il che è tutto dire....
RispondiEliminahttp://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-02-15/truppe-italiane-libia-tutti-rischi-dell-opzione-militare-191959.shtml?uuid=ABbNKIvC
......una ventina di copti sgozzati, naturalmente in riva al mare, così sono più vicini, che fantasia questi sceneggiatori e tutti vestiti d'arancione, è un colore che rende in foto, naturalmente tutto sotto la regia della Katz con condimento made in Hollywood. E.....vai... abboccano..!!!!! che possiamo pretendere da Gentiloni, Pinotti, il bullo fiorentino con la ganza aretina e compagnia cantando.
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