mercoledì 11 dicembre 2013

ORECCHIE DELICATE - GLI SNOB CHE MANTENIAMO

"...lontano  dal  frastuono delle polemiche politiche ..." lontano dal frastuono?!

LONTANO  DAL  FRASTUONO!?!

Ma di che sta parlando Giorgio Napolitano?  Ma davvero nella sua/loro torre d'avorio non riesce a percepire la disfatta di un modello di sviluppo, di un modello politico, di una classe dirigente - tutta -  che non hanno saputo far altro che indirizzare verso una "modernità" che era soltanto benefici per alcune caste, per una oligarchia di inutili e fondamentalmente incapaci.
Nepotismi, pura e semplice vigliaccheria, ignavia, queste le sole doti di questi soggetti.

LONTANO DAL FRASTUONO????     Ma non capiscono che dietro i "Forconi" c'è l'Italia?
Almeno quell'Italia che ancora pensa in modo indipendente?

Si, lo sappiamo, Lui c'è abituato ad astrarsi dalle bassezze dei comuni mortali, la sua "aristocratica" natura lo portò, diciannovenne, a travagliare la propria coscienza (si può pesare la coscienza? con quale strumento? sarei curioso)  sulle scalinate di "Casa come Me" - modesto appellativo dato dal proprietario a Villa Malaparte -  mentre i comuni mortali, a Napoli, dall'altra parte del mare
si arrabattavano a combattere i tedeschi strada per strada.

Due modi  di  intendere  le cose, la vita, uno passando da un esclusivo salotto a un termario, poi al bar del Quisisana, un altro col moschetto in mano a contare gli amici caduti per difendere la libertà.

Il Frastuono a Giorgio ha sempre dato fastidio, cosa volgare e plebea, come orrore gli ha sempre fatto il sangue (il suo) e le preoccupazioni (degli altri ) per il lavoro.  Lui non ha mai lavorato ed ha vissuto più che bene, rendendosi  utile a noi come è utile l'edera ad un cipresso.

Il Frastuono dell'entrata in gioco dei movimenti della "società civile" non l'hanno scosso - dice - non ha nemmeno sentito il BOTTO di M5S alle elezioni, e lo credo, vivono oramai in un limbo dorato nel quale non hanno più contatti - se non i nostri denari, che comunque arrivano alle loro tasche - con il MONDO REALE.  Con la SOCIETA' delle PERSONE.


A Capri  Giorgio Napolitano era di certo lontano dal frastuono della Guerra, quella vera, quella che ai soggetti come lui era risparmiata.

Negli anni '80 la rivista "Il Moderno" (fondata proprio dalla corrente "migliorista" del PCI) cantava le lodi del tai-cun  Silvio Berlusconi.  Leggete questo passo, del febbraio '86, è istruttivo, parla di quello che sono i problemi di oggidì "  la rivoluzione Berlusconi  di gran lunga la più importante, cui ancora qualcuno si ostina a non portare il rispetto che merita per essere stato il principale agente di modernizzazione, nelle aziende, nelle agenzie, nei media concorrenti. Una rivoluzione che ha trasformato Milano in capitale televisiva e che ha fatto nascere, oltre a una cultura pubblicitaria nuova, mille strutture e capacità pro­duttive "

Credete ancora all'obiettività di questi soggetti?
Vi sentite rappresentati da questi soggetti?
Io no.

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