lunedì 1 aprile 2013

PESCE D'APRILE

Sono rimasto un attimo in silenzio e per due motivi: il primo che francamente mi pareva superfluo il commentare la débacle della politica "professionistica" alla prova dei fatti, al vedere il bluff di cinquant'anni (non fermiamoci agli ultimi venti, la crisi, anzi l'incapacità dell'AMMINISTRARE la cosa pubblica è ben pregressa!) di disinvolti sconsiderati equilibrismi; e poi dovevo cercar di completare la correzione dei miei nuovi racconti, che l'editore spero avrà la pazienza anche questa volta di accettare fuori tempo massimo per la pubblicazione...
Ma di fatto Napolitano lo aveva anticipato nel suo discorso della vigilia di Pasqua: non aveva la colomba in dono per gli italiani, no, in effetti una birichina coincidenza lo predisponeva al Pesce d'Aprile più grottesco e velenoso che un capo di Stato abbia riservato ai propri sudditi e vassalli. Re Giorgio (qualche ruffiano agiografo iniziò ad usare questa cortigiana “investitura” un paio d'anni orsono, poi il dedicargli tale nobilitazione è divenuta prassi anche se sempre più sarcastica e desolata, in effetti lo svilimento dei blasoni l'ha dimostrato recentemente il suo ex ministro degli esteri, quel  gran signore di antico lignaggio giuliomariaterzidisantagataecc.contediecc.cavalieredisangiorgioecc.ecc. fuggiasco e contumace – lui – dal pantano della storia dei Marò), nel cassetto della cricca che da anni elemosina stipendi principeschi per il dolce farniente delle segreterie romane aveva raccattato una sfilarata di nomi di amici e parenti che a suo modo di vedere avrebbero risolto due problemi aritmetici irrisolubili: 1) far convergere in una alleanza almeno due dei tre schieramenti politici usciti pressoché a pari punti dalle ultime elezioni, 2) sostituire una classe amministrativa dirigente che non ha saputo amministrare e che non ha saputo dirigere altro all'infuori dei denari pubblici nelle proprie tasche.
Si è inventato così le due commissioni di dieci tizi che ha definito saggi, in virtù di non si sa quale caratteristica, se la probità, se la senilità, se la conoscenza delle cose del mondo e della vita...se per personale sua propria saggezza, che gli viene ad ogni piè sospinto attribuita dai soliti leccapiedi e yes-men di palazzo. Pone ai vertici dello stato una assemblea tribale, poprio così, quella della propria tribù, fregandosene delle elezioni. E' questa la democrazia?  I saggi? Saggi? chi, Quagliariello o Quagliarella che va in campo e segna? 
No, di fatto il pesce d'aprile 2013 porta al comando una oligarchia di anziani, già veduti nelle cariche più svariate, di fatto proprio la creme di quel modo di far politica che ha portato il paese alla rovina, sociale ed economica, avallando scelte scellerate di politica comunitaria, di un'Europa che politicamente non è mai nata, un'Europa economica strumento paradossale dello scardinamento dello stesso concetto di unità politica continentale. L'Europa Unita non serve alla politica internazionale, lo ha capito anche lui, Re Giorgio, uomo attento ai fatti della storia, uomo prudente che vide la Liberazione del 1945 dal giogo nazifascista dall'isola di Capri, l'uomo che Henry Kissinger definiva come “my favourite communist”.
Nella sua nuova regalità, incerto – come un nobile della valigia – del proprio fiabesco ruolo Napolitano non vuol rischiare, ispirandosi appunto al mondo delle fiabe al Pesce d'Aprile abbina anche la Mela avvelenata, solo che stavolta, col governo Monti e con Terzi di Santagata si è giocata anche l'aristocrazia, schiaffeggiata in parlamento: non c'è un Principe Azzurro che viene a baciare la Bella addormentata, hai voglia a dormire!
E' con simili escamotage da avanspettacolo, riproponendo cadaveri ambulanti di incapaci come Monti e la Fornero, incapaci anche sotto l'elementare profilo dell'umanità, che si prevede di invertire il declino?

Goldman Sachs ha messo all'indice i 5stelle, ce ne rallegriamo perché il primo commento propostoci dalla stampa, di positiva novità, ci aveva impensieriti. Ovvero, impensierito oggi dovrebbe esser Grillo perchè se è la madrina della finanza liberista mondiale – l'icona del cinismo e dell'irresponsabilità – a decidere che egli è un pericolo addirittura per l'Europa (ed è vero, l'ondata di pulizia potrebbe contagiare altre coscienze, per ora dormienti, convinte di cavarsela nel disastro altrui, non solo gli italiani sanno esser pusillanimi, a questi giorni in molti non fanno che citare – davvero a proposito, aggiungerei - l'esempio fulgido di De Gaulle, nemmeno sapendo che razza di soggetto sia stato il grand'uomo di Francia!), se è vero che questi soggetti sono gli artefici delle maggiori carneficine deli ultimi decenni (Afghanistan,Iraq, Libia) il buon comico avrà da far ben altro che prestare la giacca a vento all'amico bagnino! Forza Beppe, non mollare, se hanno paura i mostri abbiamo ancora una speranza.

La storia dei Marò è un giochetto che ha fatto imbestialire molti, anche giustamente talvolta, anche se da punti di vista molto diversi; ci porta a scoprire o meglio a render note cose ed avvenimenti finora coperti dall'alone della bontà : le missioni umanitarie ed i contingenti ONU. Spesso bersaglio delle maldicenze di “faziosi” osservatori indipendenti si rivelano per essere “anche” qualcosa d'altro (qualcosa d'altro anche rispetto all'essere un bel business per tanti ex-militari di carriera e mercanti d'armi). Scopriamo che i soldati ONU forniti dall'India sono dei birbaccioni, stuprano le negrette congolesi. Cattivi! Ma come mai solo gli indiani? Anzi per esser precisi i Sikh! Già, gli indiani alla Kabir Bedi (Sandokan in versione RAI-TV) sono cattivi, finiti i tempi del Mahatma e degli ashram sorgente di disciplina e conoscenza (non ci andavano solo gli hippies, in un ashram aveva vissuto per un tre anni anche Richard Francis Burton, il leggendario ricercatore delle sorgenti del Nilo), gli indiani delle missioni umanitarie sono “cattivi”. E gli altri? O dovremmo preoccuparci di inviare solo eunuchi in tali missioni? No, ha ragione Monti, anzi è stato troppo morbido, i viaggi non vanno semplicemente inseriti nel redditometro, vanno permessi solo a giornalisti di regime (ce ne son tanti, corrispondenti di guerra da salotto...), la gente comune non deve andare liberamente in giro per il mondo, potrebbe veder cose che la turberebbero, che è meglio non divulgare...
Emilio

2 commenti:

  1. non è un pesce di aprile caro emilio...quello lo ha fatto il sig. Berlusconi quando ha promesso di togliere l IMU, e inventarsi la TOMBALE, o meglio cancellare tutti i debiti con equitalia, sapendo di non vincere ugualmente ma almeno di non far vincere nessuno......lui è avanti e infatti non aspetta il 1 aprile per prendere in giro gli italiani...lo fa prima...lo fa tutti i giorni...Il presidente che tuttavia è stato appoggiato proprio da lui, cerca di tirare un coperta già troppo corta...e naturalmente ci mette personaggi che secondo la mia modesta interpretazione, non lo sà nemmeno lui se sono all altezza...Insomma, che deve fare?...Gli hanno passato una palla che francamente avrebbe fatto a meno....in fondo sta per andare a vivere con la sua bella pensione da ex presidente che si è pure aumentato pochi mesi fà, che il mostro grillo vorrebbe invece ridimensionare...Quello che mi fa impazzire è che ora dicono tutti le stesse cose..ma io mi domando..Ma comeee? avete avuto piu di venti anni per farlo, e ora ci voleva un comico per ricordarvi che le parole servono solo per prendere qualche voto in piu.?.ci vogliono i fatti...e soprattutto pulizia, molta pulizia...saluti
    Patrizio.

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  2. Caro Patrizio, hai centrato la questione principale: com'è che solo adesso tutti quanti ostentano una gran disposizione a cambiar le cose? Ma in realtà non vogliono cambiar nulla, guarda il giovin signore Renzi, forse convinto da un paio di maratone fiorentine di poter ben competere con gli addominali del ballerino Glady se ne va dalla De Filippi - ospite del Berlusca in pratica - a "conquistare" i giovani. E hanno il coraggio di ironizzare su Grillo! Lo inseguono in televisione, almeno lui è stato uomo di spettacolo, questi no, si dedicano all'avanspettacolo, tra nani e ballerine!
    E non hanno in realtà un programma, perché il Renzi va a cercarsi un consenso di simpatie, non una condivisione di programmi. Non parla di cosa farà o farebbe, parla di come arrivare ad un suo obiettivo di carica.
    Ma la curiosità maggiore, la mia, oggi, riguarda la base del PD. Mi spiego: come faranno stavolta a spiegare il proprio cambio di prospettiva allorché - archiviata la lunga parentesi di Bersani - il giovane sindaco da Piazza della Signoria diverrà il signore del PD? Si, perchè cambiar opinione è legittimo, cambiar giacchetta è volgare.
    Emilio

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