martedì 26 febbraio 2013

CONDANNATI AD … AVERE RAGIONE


Si, condannati ad aver ragione, la realtà civica quella vera come nasceva per un rigurgito di coscienza nel 1995 è la madre di questo grande episodio che è il Movimento 5 Stelle, io ho creduto nella realtà civica allora, ero un cane sciolto ma sapevo di aver ragione, sapevo – perché facevo sul mio – quali erano le motivazioni, schiette e leali, che mi portavano alla politica. E per questo non ho dubbi sulle motivazioni di questi nuovi ragazzi della politica. Gli altri pensano di poterli comprare, ingannare...ingannare per un po' forse anche si, comprare non credo, non sono figli del malaffare di una Repubblica incancrenita nei privilegi, nelle trame e nella disonestà intellettuale.
Chi mal fa, mal pensa.
Ma stavolta non si tratta di quattro gatti, di cani sciolti, come potevamo essere negli anni '90.
Cittadini di Grosseto

Ed è quindi andata come doveva andare, o quasi. Si, perché ancora un milione di italiani sono riusciti a dare una scheda scarabocchiata – ne conosco anch'io qualcuno – o comunque un voto non valido, ancora un 10 per cento o giù di lì ha ritenuto di farsi spellare ulteriormente dai sacerdoti dell'austerità sulla pelle degli altri come il Monti, di credere alla pace dei mercanti d'armi, no, per me è inspiegabile come certa gente possa davvero guardare in faccia i propri figli, non, non loro, non i boiardi di stato, loro hanno ragione, si difendono e difendono i propri privilegi, siete Voi, anzi i voi con la minuscola, quelli che non hanno il coraggio di cambiare, di dire basta, siete vergognosi, basta imprenditori sciacallo che non siete capaci di altro che lucrare su rendite finanziarie, che dovevate realizzare infrastrutture e invece abdicate, correte a pietìre la restituzione dei denari pagati, se le Pubbliche Amministrazioni avessero il senso del ruolo che loro compete – per Costituzione, infingardi – avrebbero anche l'autorevolezza di imporre il rispetto degli impegni. Perché un imprenditore che rinuncia ad un progetto, ad una infrastruttura, causa un danno, sottrae indotto, sottrae chances alla collettività, manca al proprio ruolo, l'imprenditore rinunciatario delinque!

E ancora dobbiamo sottostare ai ricatti, le minacce della finanza internazionale, lo spread, i giochetti, basta , difendiamoci da questi parassiti, qui di seguito un articolo del Prof. Gustavo Piga, che la dice lunga sulle dinamiche dello spread e sulla competenza di certi economisti, non è complicato, è istruttivo:
"Paul De Grauwe, bravissimo economista e la sua coautrice, correttamente argomentano come il debito pubblico e lo stato delle finanze pubbliche poco hanno a che fare col livello dello spread. Prova ne è, aggiungo io, che l’Italia ha visto il suo spread crollare proprio quando di recente schizzava verso l’alto il suo debito su PIL. E dunque, con buona pace per tutti gli appassionati venditori degli immobili pubblici, ne consegue che ridurre il debito vendendoli non avrebbe effetti significativi sullo spread.
De Grauwe crede tuttavia che lo spread sia calato per l’intervento BCE di fine luglio 2012.E che fosse salito prima per un panico che ha colto i mercati. Addirittura secondo lui tale panico ha contagiato i governi obbligandoli successivamente all’austerità. Maggiori gli spread maggiore l’austerità successiva.


“Osservatori attenti hanno già notato come la cancelliera Merkel abbia avuto un cambiamento di opinione due settimane orsono (settembre 2012). La Merkel, figlia di un pastore della Germania orientale, ha d’un tratto ritrovato una profonda simpatia per la sofferenza della gente della Grecia. La Merkel ha preso la sua decisione. Dopo lunghe esitazioni, si è schierata con il Presidente francese Hollande e la Commissione europea. La nuova determinazione tedesca di salvare la Grecia rappresenta un incredibile cambio di rotta per la cancelliera. Fino a poco tempo fa la Merkel era pronta ad abbandonare la Grecia al suo destino se non avesse ottemperato ai suoi impegni. Ma ora vede una uscita della Grecia come foriera di troppi rischi. L’incredibile pressione politica in tale direzione è esemplificata dalla controversa decisione della BCE di giovedì (6 settembre, NdR) di ricomprare, se necessario, quantità illimitate di titoli sovrani di paesi euro in difficoltà.
Insomma, la BCE avrebbe agito dopo una forte spinta politica della Germania che avrebbe riconosciuto l’inutilità della prosecuzione dell’austerità.
A seguito di ciò gli spread calarono. Notate bene: i mercati scommettono sulla fine della crisi perché la politica ha finalmente scommesso sulla fine dell’austerità. Detta in altro modo, gli spread alti non hanno causato l’austerità, ma piuttosto quest’ultima ha causato gli spread alti.
Ha senso? Certo che sì: i creditori sono sempre felici quando il loro debitore riprende a crescere.
Siamo dunque in disaccordo quando De Grauwe ed il suo coautore Yuemei Ji affermano che è stato il panico dei mercati finanziari a generare panico ed eccessiva austerità nelle politiche economiche. Piuttosto, è il panico dei nostri politici europei inesperti – panico che li ha portati a scegliere le politiche sbagliate dell’austerità di fronte alla prima crisi di inusitate proporzioni che ha colpito la nuova giovane unione monetaria – che ha seminato il panico nei mercati, facendo innalzare gli spread caricati ai debitori. Perché di fronte al potenziale crollo del PIL generato dall’austerità, non c’è dubbio che il terrore si debba essere impossessato dei creditori, così come avviene ad una banca quando l’impresa che essa ha finanziato passa brutti momenti.
E così, se volete sapere come scenderanno ancora di più gli spread, la risposta è una sola: con un’azione forte, convinta e coordinata contro la recessione da parte dei governi europei, che comprenda una analoga spinta espansiva da parte della BCE che ovviamente non avrebbe difficoltà ad adeguarsi ad ordini tanto chiari quanto segreti dei Governi europei.”

"Ho appena terminato di ascoltare un bel discorso di Malcom Gladwell alla University of Pennsylvania, giornalista del New Yorker, su tutt’altro argomento. Sul perché, quando tutte le prove sono a disposizione per dimostrare che qualcosa è sbagliato e va modificato, anche di fronte a tanta sofferenza, ci si rifiuta di prendere atto dell’errore e si persevera. Lui ne parla pensando alle tante evidenze che esistevano nel XIX secolo per i minatori minorenni a riguardo dei danni delle polveri nei loro giovani polmoni, o per il XXI secolo per i giocatori di football americano il cui danno cerebrale è oggi noto a tutti. Eppure si continuò ad inviare i giovani nelle miniere e si continua a far sbattere l’uno contro l’altro gli elmetti di giovani atleti la cui aspettativa di vita si riduce dopo ogni incontro sportivo che disputano.
Chi si oppone a far cessare queste idiotiche e dannosissime pratiche chiede la dimostrazione certa del loro errore. La prova finale. Perché non gli basta tutta l’evidenza a disposizione per smuoverli. Coì per la stupida austerità, di cui ormai sappiamo tutto. Tutto.
E’ allora che Gladwell esclama, schifato: “e se ti chiedono le prove, digli che non ce n’è bisogno. A volte le prove sono solo una parola per far soffrire la gente”. E ancora: “c’è questa strana catena di indifferenza che si osserva verso la sofferenza altrui …”, che impedisce di agire, anche di fronte alla più smaccata evidenza.
Ecco, è questa catena che dobbiamo spezzare. Se vogliamo ancora che l’Europa si tenga in piedi, ascoltiamo il giullare. Che parla di conseguenze sociali, sapendo bene che presto la Grecia ed il Portogallo prenderanno le tronchesi da soli e spezzeranno loro la catena. Ma non quella della nostra indifferenza, l’altra catena. Quella che li legava  ad un progetto europeo di coesione e che si è rivelata, se non agiamo subito, un cappio soffocante di stupida ottusità." tratto da un articolo del prof. Gustavo Piga.

Monti: l’uomo che si ispirava ai falliti.

Quella di politici europei inesperti è una definizione tanto agghiacciante nella sua genericità quanto semplificativa dei ruoli sciagurati di soggetti come il Mario Monti vassallo delle filiere della finanza-avvoltoio  ispirantisi al celebre motto  "Give me control of a nation's money and I care not who makes the laws."  o grotteschi  paradossi umani come il giullare Oscar Giannino, esponenti e catalizzatori di una nuova generazione di juppies di provincia divisi tra l'affarismo politico, le ruberie ed intrallazzi di cabotaggio locale (è sufficiente scorrere i nomi sulle liste, soggetti della società incivile degli affari) e il vero e proprio orphelinage di una qualsiasi etica, cultura che non sia triste referenziazione di griffe attribuite da altri.

Saint Just!  Saint Just! torna tra noi!

La storia personale e professionale di Mario Monti è agghiacciante, la sua sviscerata passione – all'epoca – per un mentecatto come Carlos Menem, il responsabile del disastro dell'Argentina che addirittura il Bocconiano suggeriva come esempio da seguire al Berlusconi dei primi tempi non lascia ombra di dubbio in merito alle sue capacità  (Che statista. Ma questo è il meno: fedele alle teorie economiche che i professori della levatura di Monti propugnano ancora oggi, Menem si affrettò a imporre il tasso di cambio fisso col dollaro, un po’ come qui da noi con l’euro, per “dare stabilità”, e a svendere tutte le ricchezze argentine. A Monti piaceva così tanto! Peccato che, appena pochi anni dopo, gli azzardati provvedimenti economici di Menem si tradussero nel più grande crac degli ultimi decenni, ovvero quello dell’Argentina 2001) . Ancora abbiamo i brividi a pensarci...  La grande sorpresa è scoprire oggi che almeno il 10 per cento di italiani è completamente idiota al punto da votarlo ancora, ancora dopo lo sfascio causato da questi quattro sprovveduti, sfascio che – checché si voglia sostenerlo per propaganda e demagogia – nemmeno un imprenditore fasullo come Berlusconi era riuscito ad indurre con la propria corte di ballerine (alla lettera), yes-men, magnaccia e paraninfi vari. Questo 10 per cento è per lo più composto da italiani all'estero, realtà che sfuggono - per definizione - ad un vaglio (in tutti i sensi) da parte della collettività, per esser chiari all'estero non ci sono solo grandi cervelli in fuga, c'è anche altra roba... il Manzoni dè noattri pratese, della scuderia  Veronesi Cultura Sas sponsorizzando il proprio ultimo libro sulla crisi spagnola appoggiava il genio della finanza professorale...meno male che l'ultima parola è sempre di Nostro Signore.
E ADESSO SI APRONO LE DANZE DEGLI AVVOLTOI, IL RICATTO DEI COMPAGNI DI MERENDE DEI MONTI E DEGLI ALTRI SERVITORI DELLA FINANZA PARASSITA, BUONA VISIONE A TUTTI.  RICORDATEVI CHE LORO POSSONO VINCERE SOLO CON LE NOSTRE PAURE, PERCHE' IN REALTA' SONO LORO AD ESSERE NEL PANICO, CREDEVANO DI AVER SOGGIOGATE LE COSCIENZE, COMPRATI I RUFFIANI, SOFFOCATE LE IDEOLOGIE, MA L'UOMO ESCE SEMPRE DA PROTAGONISTA E CON L'UOMO I DRONI NON POSSONO FARCELA.


2 commenti:

  1. non credo che i ragazzi del 5stelle si lascino abbindolare, gia' Grillo ne sta cantando delle belle a Gargamella! E' un inizio.
    Oltre Monti trovo sconcertante il risultato del Pdl!
    Marco

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  2. grande emilio, sulle tracce di Travaglio...scherzi a parte io da compagno di dragone ti faccio prima i complimenti del filmato sulla traversata da olbia a ostia.in polinesiana.....splendido, emozionante, bellissimo....per quanto riguarda il commento sull art.CONDANNATI AD AVERE RAGIONE..premesso che gli articoli sono molto belli ma un po lunghi, almeno per me che sono un semplice uomo comune..insomma, il tuo commento esprime l umore giustamente un po diciamo solo arrabbiato di una buona parte del popolo, grillo a parte..lui ha avuto l opportunità grande per dire , anche in parlamento, a questi ladroni, ora basta, si cambia,o almeno si modifica..e questo potere lo ha avuto dalla gente comune , semplice , che vorrebbe solamente che questi signori cominciassero a dare veramente un esempio
    iniziando proprio loro a decurtarsi buona parte di vantaggi che si sono costruiti tutTi, dico tutti, uniti per le proprie tasche...Se poi Grillo è in buona fede lo vedremo presto...per quanto riguarda coloro che hanno votato il solito...bè, posso solo dire loro una cosa...ALLE PROSSIME VOTAZIONI FORSE SARA' PIU CALDO, MA FATEVI UNA BELLA PASSEGGIATA AL MARE VAIII.....SALUTI
    PATRIZIO

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