venerdì 1 marzo 2013

LA RIVOLUZIONE


Un interessante articolo sul Fatto Quotidiano di tale Lorenzo Fazio (anche lui non è uno sconosciuto, redazione di Chiare Lettere, non per niente editore alternativo di griffe come Gianantonio Stella, da sempre, anzi tra i primi anti-casta) che espone una serie di ovvietà tanto ovvie che per l'appunto era bene ribadire: i politici “professionisti” non hanno capito niente, vivono in una dimensione separata dalla gente e dal mondo reale, una dimensione regolata da norme e da regole comportamentali che pensano di poter esportare ed applicare come un salvacondotto in qualsiasi circostanza, anche un evento “rivoluzionario” quale quello che stiamo vivendo e che loro, novelle “Marie Antoniette” non sanno cogliere.
Di pari passo la logica allarmista dei Servizi che non sanno fare altro che allertare su possibili-probabili attentati (che la Storia patria ha rivelati – quando accaduti – compiuti proprio dai loro uomini della scure) attraverso i canali mediatici dei telegiornali, la vera e propria gola profonda di un sistema politico trisomico e tanto cieco da non rendersi conto della propria obsolescenza.
Ma se il Corriere può vantare un Sergio Romano che – come ci ricorda uno spietatamente lucido Marco Travaglio – in merito al fenomeno Grillo si è dimostrato quantomeno preveggente anche il Fatto Quotidiano ostenta orgoglioso un tirannosauro della diplomazia ancien règime come Furio Colombo. Il buon Furio, poco avvezzo a rispondere ai suoi lettori (come da perfetto bon ton dei radical chic), dopo una canna di roba buona (glielo auguro quale attenuante) si esibiva il 23 febbraio scorso in una apologia del Presidente Obama, si sa l'America è un suo vecchio amore ma questo non giustifica – per un uomo intelligente – l'adesione, anzi il plauso per l'utilizzo dei DRONI che , stavolta, dovranno sottostare all'input presidenziale anziché semplicemente a quello della burocrazia militare. Spiegatemi voi per una famiglia afghana che differenza ci sia tra l'esser bombardati in casa propria da un aereo senza pilota la cui missione è autorizzata dal Presidente anziché da un Generale o da un Caporale.
“Abbiamo ucciso 4.700 persone”, ha affermato pubblicamente il senatore repubblicano Lindsey Graham, convinto difensore di questo tipo di interventi, nel corso di una conferenza pubblica nel suo stato, la Carolina del sud, secondo quanto riportato dal sito locale Easley Patch. “Talvolta gli attacchi colpiscono persone innocenti, ma noi siamo in guerra e abbiamo ucciso numerosi leader di Al-Qaida”, ha aggiunto il senatore. Come se Al Qaida non fosse – oltretutto – una loro utilissima creatura, quella che consente di mandare avanti i progetti di AFRICOM (che non è un film di avventure...)  dopo avere contaminato il Sahara ed il Sahel per i loro sporchi maneggi neocolonialisti. Il buon Furio Colombo ritiene questa “innovazione” un punto capitale per limitare l'uso arbitrario di questa letale tecnologia. Vien da chiedersi che razza di film abbia veduto, anche l'illuminato giornalista. Furio, stai parlando la stessa lingua dei D'Alema, dei Giuliano Amato, dei mille falsi imprenditori che giostrando i propri interessi nei salotti della politica marcia hanno rovinato la nostra economia.
Non Vi paia pubblicità fuori luogo ma il mio libro LIBIA IL NAUFRAGIODELL'EUROPA parla di questi fatti, di questi soggetti, della genesi del Montismo, dei parassiti imprenditori, non Vi fermate alle griffe note e arcinote, è troppo semplice indicare un Picasso come un'opera d'arte... e magari nemmeno comprenderne simbolismi sottesi.
Si comincia a risentir parlare di Joseph Stiglitz già "Nobel per l'economia", uno dei più critici in merito a draconiane austerità (sulla pelle altrui...) e al fiscal compact, la cambiale che i genii dello stampo di Monti hanno sottoscritto per le generazioni future.
Sarà un caso che Monti ha raccattato senatori nella farsa delle votazioni degli italiani all'estero?
Le tattiche, i codici della politica li ho conosciuti anch'io con la mia microscopica lista civica che per ben due legislature ebbe l'appoggio ed i voti “trasversalissimi” della collettività. Il nostro programma era un programma vero, c'era di che rimettere in piedi davvero non un paesino dell'hinterland fiorentino , ma una nazione intera. Alla terza legislatura ormai era chiaro che il mio programma era carta straccia, anzi peggio: le proposte, le ipotesi che appena provavo ad accennare venivano automaticamente “bruciate” era questa la politica del fare di questi cialtroni autoreferenziali che intanto pompavano stipendi “a ufo” agli altri colleghi consiglieri inseriti in premio nelle varie società partecipate. Il nostro programma era tanto buono che non poteva essere attuato, nemmeno adottato in parte, meglio stendere un velo di silenzio. Così alla terza legislatura provai a “venderlo” alla maggioranza secondo il consolidato principio di “baciar la mano che non puoi mordere” solo che in pochi non ti difendi, ti fregano le idee, fingono di applicarle, in realtà nella migliore delle ipotesi le storpiano perchè non le capiscono continuano per la loro strada e in più ti disinnescano come movimento trasversale.
Ma non vi par curioso che giornali di apparato come Corriere e Repubblica che sono restii anche solo a pubblicare un commento (anche se sei sponsorizzato da un redattore, a me è capitato in tema di Guerra alla Libia, di Rivoluzione Islandese, il "grande" Romano – ex diplomatico per di più, quindi onnisciente – non si degnò di darmi il minimo spazio consentito nel famigerato autunno 2011 : questo il testo "
sromano
Egregio Direttore, nel febbraio scorso l'Islanda si è dotata, dopo un referendum consultivo di iniziativa popolare - attraverso il quale sostanzialmente la nazione ha rifiutato di accollarsi il debito derivante da "errori" amministrativi - di un nuovo governo, con nuovi ed originali rappresentanti, sulla stampa nessun risalto - contrariamente alle millantate rivoluzioni maghrebine - perché non parlate di questa rivoluzione senza morti?)
 si sian presi la briga di creare un soggetto politico nella aspirante  "gelataia"  Viola Tesi, eleggendola a suffragetta pasionaria 5stelle nella crociata pro Bersani? Rieccola l'Italia dei furbi e furbetti, sorridenti falsi-ingenui al guinzaglio dei soliti marpioni!
No, signori miei, fa bene Grillo a blindarsi, questi non hanno capito niente, Monti con la sua lobby di banchieri e paraninfi di Bruxelles (di una Europa che non esiste sotto il piano politico e che si vuole funzioni sotto quello economico, ma con gli artigli della finanza privata ficcati nei conti nazionali e nella gestione dei denari), Bersani col suo apparato “monolitico” che per definizione è – da sempre – forza e debolezza dei partiti tradizionali, entità in cui l'anzianità e l'osservanza fanno grado, non l'intraprendenza, non l'intelligenza e l'acume, no, la furbizia e la ruffiana piaggeria, scodinzolanti a tutti i colpi di fischietto di questo o quel padrone, pronti a schierarsi come deficienti contro chi non si allinea ai dettami della Madre di Tutte le Democrazie.
Quella dei DRONI, per l'appunto.

"Wadi al Abu Jabara. Beit al Ahan. Jaar. Dhamar. Al-Saeed. Questi sono i nomi dei posti. Sono città, villaggi e strade. Sono i luoghi in cui le persone vivono e lavorano, dove risiedono famiglie e dove ci sono scuole. Sono località dello Yemen e dell'Afghanistan che hanno qualcosa in comune: sono tutte state oggetto di bombardamenti da parte dei droni negli ultimi mesi". Non esiste migliore introduzione al "progetto" Dronestagram di quella scritta dal suo ideatore James Bridle, che usa Instagram e i suoi filtri per "svelare" i luoghi del Medio Oriente bombardati dai droni USA.

Gli attacchi di questi velivoli pilotati a distanza, parte integrante della "guerra al terrorismo" lanciata dagli Stati Uniti, sono cresciuti sensibilmente durante il primo mandato di Barack Obama. Si calcola che dal 2004 le bombe dei droni abbiano ucciso, solo in Pakistan, tra le 1900 e le 3225 persone (http://counterterrorism.newamerica.net/drones), un numero cresciuto esponenzialmente a partire dal 2008, l'anno in cui l'attuale presidente USA si è insediato alla Casa Bianca. Di queste "solo" 2769 sarebbero "militanti" di organizzazioni terroristiche.
Il che vuol dire che i civili vittime degli attacchi corrisponderebbero a circa il 15% del totale. Un dato increscioso che Bridle, attraverso Dronestagram, vuole sottolineare e portare allo scoperto, allegando alle foto aeree "trattate" con Instagram - e ricavate da screenshot di Google Maps - delle informazioni chiave che riguardano i soggetti rimasti uccisi in seguito al bombardamento.
Spesso si legge di civili e bambini. Tutte informazioni "segrete" che Bridle ha ricavato attraverso la consultazione di "fonti" locali e grazie alla collaborazione del Bureau of Investigative Journalism. "Dronestagram è un modo per rendere tutto più visibile e immediato", afferma Bridle. "Noi non vediamo i luoghi in cui vivono o lavorano le vittime degli attacchi. E quindi è molto più facile ignorarli. Per questo ho deciso di sviluppare il progetto attraverso Instagram e Tumblr, due piattaforme che fanno ormai parte della vita quotidiana delle persone".

Basta con questa gente. Ma non hanno capito ancora che nessuna guerra ha mai messo fine alle guerre? No, lo sanno benissimo, è su questo che allignano questi parassiti, non vogliono la Pace. Non sanno comprendere altro linguaggio che quello della sopraffazione.
Basta con questa gente.






2 commenti:

  1. un pò lungo ,, ma emilio scrive così ;) cmq almeno fino a 1/3 ( quello ho letto x adesso ) hai ragione !!!

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  2. ...Emilio scrive così, Emilio non ha il dono della sintesi...Emilio sembra aver fretta di dire molte cose insieme...

    E' di certo vero, sento l'urgenza di comunicare quelle che sono ben più che sensazioni, è un pò la ragione per cui ho iniziato, anni addietro, a scrivere, di ritorno dalle mie permanenze in Sahara o comunque in paesi "del sud del mondo" com'è uso definire alcune regioni geografiche (anzi geo-politiche), scrivere per raccontare, per stimolare a guardare, per avvertire, non ho certo la pretesa di insegnare e neppure ne ho la capacità, credo però di potere - come molti altri viaggiatori - trasmettere un modus di approcciare le realtà diverse dalla nostra senza pregiudizi.
    L'urgenza? Si, lo riconosco, abbiamo poco tempo e dobbiamo impiegarlo al meglio. Tu Massimo il Tuo tempo lo stai da tempo impiegando in quelle iniziative che - a Tuo modo di vedere - sono il meglio. Io personalmente su tali iniziative (non specificamente le Tue beninteso) nutro non poche perplessità, in genere, avendo per l'appunto vedute varie "realtà" di organizzazioni non governative, dalla Cambogia al Sudafrica, ma questa è una mia opinione e rispetto completamente chi opera con onestà ed in buona fede.
    Non apprezzo la buona fede quando diventa da un lato dabbenaggine e dall'altro interesse ed intrallazzo.
    Il viaggiare ci fa aprire - come ben sai - tante porte, alcune anche di quelle che non vorremmo aprire, talvolta si torna anche "sporcati" come scrissero nella prefazione di un mio libro, fa parte dell'esserci, sul posto, quando le cose accadono. Chi non andrà mai a vedere, chi non rischierà mai un minimo di persona avrà solo da sentirsi raccontare... e gente che sa raccontar baggianate ce n'è tanta ed autorevole, in giro.
    Emilio

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