venerdì 11 gennaio 2013

GOVERNO TECNICO....IMPRENDITORI ….MAH!?!?

Chi ha avuto occasione di dedicare la propria attenzione iersera, 10 gennaio, alla trasmissione Servizio Pubblico, al di là del format della stessa e della personale simpatia o meno per il conduttore e staff, e per l'ospite – Berlusconi – non ha potuto far altro che rendersi conto una volta di più (neanche ce ne fosse bisogno) che la politica in Italia è una “storia” diversa e dalla pubblica amministrazione e dal rapporto con la realtà ed i cittadini.
La novella della “nuova ICI” che ci avrebbe allineati all'Europa è dall'Unione Europea stessa oggi bollata come scellerata, il Monti che fino alla vigilia di Natale vaticinava di certificare l'infermità mentale a chi avesse proposto la soppressione dell'IMU e che oggi, gettato il loden alle ortiche, spara a zero su tale contribuzione. Quindi se pazzo era chi non voleva l'IMU ed oggi Monti non la vuole, ci risiamo coi sillogismi: dovremmo concludere che Monti è pazzo?
Leggi e strategie di cui tutti, a fasi alterne, si attribuiscono la paternità. Quando vi è un consenso – tra i boiardi, beninteso – "l'ho istituita io", quando non va più di moda sono gli altri ad averla messa, "io ho trovato il disastro".
E, si sa, una certa Italia ci ha marciato per decenni: nell'EMERGENZA siamo tutti EROI.
Berlusconi che farfuglia di impossibilità di contrattare leggi e decreti in quanto “SI GUASTANO I RAPPORTI”. Ma chi se ne frega, la politica è anche questo, mediazione, sennò a che serve? Solo a pagare stipendi principeschi?
L'intervento della imprenditrice del nord-est ha parlato con molta semplicità di “sovranità” nello specifico monetaria, che è cosa seria, non per niente Monti – uomo di Goldman Sachs, Trilaterale e chi più ne ha più ne metta – già dall'inizio del proprio mandato precisò che l'italia avrebbe dovuto rinunciare alla sovranità...in un discorso che è su youtube e che a molti è sfuggito, di cui molti si son fregati...
Quello che è stato chiaro – prima e dopo l'intervento della signora del nord est – è che questi imprenditori "di punta", questi economisti "di ateneo", né gli uni né gli altri sono in grado di gestire i giochetti della finaza internazionale, non perchè siano degli stupidi (quello poi dipende caso per caso) ma perché di regole, in quel mondo, non ve ne sono, e loro (né più né meno di tanti altri imprenditori "del niente" della nostra meschina provincia che hanno fatto terra bruciata del valore aggiunto delle proprie maestranze) giocando solo sulle oscillazioni e lucrando passivamente su titoli hanno ridotto il Paese allo sfascio economico e sociale.
Ma l'Italia viaggia sul binario delle “ tre i “ che sono : idealismo (che appare poco concreto, ma può costituire una spinta), ideologia (e si resta sulle posizioni), interesse (che può costituire una spinta ma anche un gretto limite), forse una giusta miscela delle tre facce della stessa vocale ci consentirebbero un balzo. Non ce lo consentono due versioni contrapposte, non ce lo consente il bipolarismo, non è detto che se è di moda vada bene.
Anche i subprime andavano di moda in America, fino al 2008, andate a chiedere i risultati a quelli – e sono decine di migliaia – che hanno perduto anche la casa.
“Povero” Berlusconi, povero Monti, Bersani, Casini, Fini, Prodi ecc. ecc. costretti a credere che un meccanismo funzioni perchè gli altri lo dicono...
Poveri noi, perché ci governa gente che di economia "reale" ne sa meno di un carpentiere...

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