Sarà mica una questione di KARMA???
Un momento particolarmente microscopico della tradizionale grandeur francese???
Vabbè, d’accordo, a furia di produrre film di mirabolanti rapine, di “bande del buco”, di agili Diabolik, di equilibristici Tom Cruise appesi per gli zebedei a una qualche carrucola, prima o poi è quasi matematico e consequenziale che qualche malandrino un po' più ambizioso ed intraprendente di quelli che scippano le ottuagenarie davanti all’ufficio postale rompa gli indugi e si infili nel primo grande museo che gli capita…
Ma proprio il Louvre...la France… non può non venirmi in mentre l’esclamazione del “grande socialista” Mitterrand (ai tempi dell’Algeria francese, nel 1954 quel “L'Algérie, c'est la France et la France ne reconnaîtra pas chez elle d'autre autorité que la sienne”) che darà la stura alla repressione più dura da parte dei parà francesi), Mitterrand, si, quello che nel 1936 aveva utilizzato lo slogan elettorale de “la forza tranquilla”.
Che beffa. Che vergogna. Una dopo l’altra.
Sarkozy condannato a 5 anni di galera per finanziamento illecito...che ipocrisia (come un Al Capone condannato per evasione fiscale) non per le centinaia di migliaia di libici morti ammazzati ( ma c’era l’urgence de protéger, era uno degli slogan da farabutti di cui si ammantavano i macellai) dai contractor delle petromonarchie nate sulle ceneri dell’impero ottomano o per il continuo stillicidio di vite di giovani africani indotti a spostarsi verso l’Europa, siamo alla bella copia delle infamie commesse in Iraq (https://pasqualepugliese.wordpress.com/2016/07/11/guerra-alliraq-le-accuse-a-blair-del-rapporto-chilcot-e-gli-inganni-del-complesso-militare-industriale/) dalle varie “coalizioni” di tagliagole occidentali (prescindo dal fatto che, oltretutto, si possa aver molti dubbi sull'effettiva permanenza in carcere per il tempo comminato).
Che vergogna, il vero e proprio NAUFRAGIO ( https://www.amazon.com/NAUFRAGIO-DELLEUROPA-Italian-Emilio-Borelli-ebook/dp/B007XVF2YS ) morale, istituzionale, umano, culturale, dell’Europa e dei minuscoli governanti degli oramai ex stati nazionali, ridotti nelle mani di soggetti politici che non sono altro che miserabili scritturali a servizio di padroni altri.
Oggi è di nuovo il 20 ottobre, vera e propria ierofania con il sacrificio dello statista simbolo dell’Africa (di un mondo) ribelle al colonialismo...l’unico statista realmente e coerentemente ribelle, lucido e in fondo ingenuo, amato e odiato, oggetto da sempre della calunnia, quel venticello che precorre la demonizzazione.
Oggi veniva assassinato Muammar Al Gheddafi, ma ricordando il suo impegno ininterrotto, fedele – lui soltanto fedele – alla causa palestinese oggi modifico la definizione, a tal proposito ricorrendo alla terminologia di questi tempi legata al genocidio dei Palestinesi affermerò che oggi, 14 anni addietro, veniva martirizzato quello che era il Fratello Leader per milioni di Africani. Per la Palestina aveva immaginato una realtà, quella dell’unico Stato per due popoli, https://www.osmed.it/tag/isratine/ una realtà da molti diplomatici in buona fede ritenuta l’unica sensata e dai mediocri politicanti di oggi completamente ignorata...più semplice appoggiare un genocidio, si fa prima, e rende anche di più....
Muammar Al Gheddafi è stato assassinato per molte ragioni.
Di certo sconfitto, Muammar, ma non vinto, combattivo fino all’ultimo momento, nonostante – ancora – la calunnia (prima si demonizza l’obbiettivo, poi lo si ridicolizza, ricordate con quale dignità Saddam Hussein affrontò il cappio? Eppure lo avevan costretto recitare il ruolo del pusillanime, nascosto in un loculo con una borsa piena di banconote...cinema, Hollywood, per l’appunto), quei demoni hanno sulla loro sporca coscienza (che ingenuità, non ne posseggono una) anche la maledizione che a lungo ebbe ad incombere anche su di me...ricordo un episodio, un aneddoto di viaggio che ho riportato in uno dei miei libri di racconti, ad un posto di controllo nell'Algeria profonda - correva l'anno 1991 - l'ufficiale di stazione aveva sulla sua scrivania tutta una pila di passaporti (accompagnavo verso il Tenerè una comitiva di viaggiatori su tre auto), sotto il vetro del piano della scrivania faceva bella mostra un grande calendario con l'effigie di Saddam, pochi dubbi nel merito della posizione verso la questione iraqena... l'ufficiale doveva vistare quei passaporti e rilanciare verso il Sud la nostra piccola carovana ma un pò per gioco, un pò forse anche per dileggio mi pose la questione: "Tu da che parte stai?" Ci squadrammo per qualche momento - gli esami non finiscono mai - e poi gli risposi che "il mio paese è parte della coalizione, quindi io condivido questa posizione", della serie right or wrong but my country, la visione patriottica insomma. L'ufficiale ricambiò la mia risposta con un mezzo sorriso e con una pila di passaporti timbrati. Gente corretta che incontrava gente in errore ma corretta. Purtroppo in errore c'ero io, grazie alla MALEDIZIONE della propaganda.
https://www.youtube.com/watch?v=sTKsZsgFTuc
https://www.youtube.com/watch?v=Ky9A9WUDoV8
Combattivo, orgoglioso e dignitoso, come suo figlio Mutassim, stoico anche negli ultimi momenti della sua vita, nelle mani dei suoi boia...
https://www.youtube.com/watch?v=eNseMjOxcLM
I mediocri debbon però tener presente il fatto che è il ricordo a mantener vive le idee e chi le ha ingenerate.
Le idee e il ricordo sono più longevi della carne.
L’esempio, che è ingenerato dal ricordo.
L’Africa ha buona memoria, come si dice l’abbiano i suoi elefanti.
La Francia oltre a subir l’onta, la profanazione di un luogo simbolo come il Louvre ( e commenterei - anche se può apparir brutto - che l'immagine di ladri travestiti da operai, al lavoro tra le scintille e il fragore dei dischi del flessibile, ha un sapore quasi d'antan, quasi - mi si passi - romantico, materico e poco tecnologico, quasi all'Arsenio Lupin) sta subendo rovesci drammatici alle certezze di un grande impero coloniale, il Niger, il Mali, il Burkina Faso, si è aggiunto anche il Madagascar, chi non è cieco avrà pur capito che la memoria del Fratello Leader ha dato anima a nuovi giovani leader che prendono in pugno il destino dei loro popoli, alla faccia degli avvoltoi di un colonialismo dal colletto bianco.
20 Ottobre 2011 giorno dell’infamia, ben evidenziate le fisionomie antropologiche dei servi/complici nello splendido - seppur drammatico – docufilm di Fulvio Grimaldi “Maledetta Primavera” https://www.youtube.com/watch?v=V7YM_mviQNY
Allahu Akhbar, Khwan!!!
20 Ottobre 2025 quattordici anni dopo, sempre vive l’idea socialista della Jamahiriya e del Fratello Leader Muammar Al Gheddafi, lui che ebbe la dignità ed il coraggio nella oramai storica sessione del 2009 all’O.N.U. di mettere a nudo l’ipocrisia di quella medesima istituzione.
Giù il cappello caro Emilio
RispondiEliminaSaluti Piero
Grazie per questa lucida analisi e per mantenere vivo il ricordo di un grande leader che cercava di affrancare la sua terra dalle mani degli interessi stranieri
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