domenica 6 novembre 2016

ELEZIONI AMERICANE ED ALTRE AMENITA' ITALIANE - DEMOCRAZIA O OLIGARCHIA?


Dopo aver collaudato la Democrazia aerotrasportata in Iraq e Afghanistan, l'Impero ha compreso che doveva creare delle rivoluzioni interne. Si tratta di un'altra tattica che consiste nel minare il Mondo arabo dal suo interno. Secondo uno studio del 2005 della Rand Corporation apprendiamo che l'America prova a spezzettare la Comunità musulmana in fazioni diverse.
Una rivoluzione è destinata al fallimento se non è condivisa dal popolo che reagirà come un sol uomo di fronte alle avversità. Le Primavere arabe preparate nei laboratori occidentali non avevano alcuna speranza di riuscire poiché disgiunte dalle società prese di mira. Non sono sceneggiature sul modello di piazza Tahrir o simili che faranno sì che la cosa attecchisca! Noi abbiamo portato avanti la nostra rivoluzione da soli, ed è stato tutto un popolo, i partigiani ma anche ogni cittadino che ha dato il suo contributo alla riuscita di questa rivoluzione, e in particolare anche molti europei nati in Algeria che a buon titolo la considerano la loro Patria, che hanno capito il senso della lotta, si sono impegnati e molti di loro sono caduti; segnatamente anche gli intellettuali francesi, che all’epoca salvarono l'onore della Nazione, convinti com'erano che la decolonizzazione fosse inscindibile dai diritti dell'uomo.

Prof. Chems Eddine Chitour




...non è sufficiente distinguere l'eredità sociale del patrimonio ereditario, il sottrarre gli stili di vita a ogni predestinazione genetica, il combattere la biologizzazione delle differenze – ancora l'opporsi alla loro gerarchizzazione. Le molteplici forme che l'umanità assume nel tempo e nello spazio non possono essere inquadrate per ordine di perfezione crescente: esse non sono i gradini di una marcia trionfale, “gli stadi o le tappe di un unico modello di sviluppo che, partendo dal medesimo punto, debba farle convergere verso lo stesso risultato”. La tentazione di collocare le comunità umane su una scala di valori della quale ci si ritenga al vertice è scientificamente tanto falso scientificamente e tanto moralmente pernicioso quanto la divisione del genere umano in entità anatomico-fisiologiche rigide.
I pensatori dell'età dei Lumi hanno, secondo Lévi-Strauss, ceduto a questa tentazione. Nell'ebbrezza dell'insieme di sviluppo delle conoscenze, del progresso tecnologico e del raffinarsi dei costumi che conobbe l'Europa del XVIII° secolo, essi per spiegare tutto ciò crearono il concetto di civiltà. Si trattò di fare della propria attuale condizione un modello, delle loro abitudini personali delle attitudini universali, dei loro valori dei criteri di valutazione assoluti, e dell'Europeo maestro e padrone della natura, il frutto più significativo della creazione...
Alle nazioni evolute spettava una missione da assolvere: affrettare il cammino dei non-Europei verso l'istruzione ed il benessere... É così che, forti di questa consapevolezza, gli Europei alla fine del XIX° secolo hanno compiuto la loro opera di colonizzazione

Alain Finkielkraut “La défaite de la pensée”


E così stiamo per arrivare a quella che ci vien fatta passare per la “resa dei conti” tra i due candidati alla Casa Bianca, una specie di “sfida all’ok corral” senza esclusione di colpi, senza esclusione di malizie e veleni, giocata tra due esponenti di quell’America imperiale che – ingenua e criminale – è convinta d’essere, come “Nuovo Mondo”, l’espressione della società perfetta, apice di quella ricerca dell’Utopia che da Platone in poi ha prodotto le peggiori mostruosità.

L’ovunque impresentabile Donald Trump ci viene proditoriamente proposto - anzi, esposto -  in una luce tra il boccaccesco e il becero, ne viene taciuta e stravolta la proposta sociale ed industriale – conservatrice e autarchica ma utile alla nazione – di penalizzare le produzioni industriali degli sciacalli globalizzanti che sfruttano paesi poveri (come il confinante Messico, oggetto per l’appunto di un progetto della General Motors) per ridurre i propri costi, minaccia tassazione del 35% per queste produzioni-avvoltoio, che di fatto impoveriranno gli operai statunitensi.


La sua antagonista, che in realtà è una antagonista di tutto il mondo pensante, è la psicopatica dell’Illinois, già moglie del distruttore della Yugoslavia, Bill Clinton, bel soggettino anche lui, ai 


...se gli occhi sono lo specchio dell'anima...Dio ci scampi e liberi!
tempi del suo governatorato in Arkansas inaugura una norma per evitare l’autopsia ai morti per suicidio. Ça va sans dire che in quegli anni vengono suicidati o cadono con l’aereo un numero impressionante di soggetti, delle istituzioni e privati cittadini che in qualche modo hanno avuto la sfortuna di incrociare la strada sua o di qualcuno della sua lobby.
Lei, da brava donnina di casa, ha al suo attivo – tra l’altro – la distruzione di una nazione, la Libia, al primo posto per l’affrancamento dell’Africa dal dominio coloniale sotto forma militare e finanziaria. É presa ad esempio dalle più stupide suffragette di tutto il mondo per il semplice fatto di avere una gonna, in realtà è semplicemente una delle odierne configurazioni che il male ha deciso di assumere, nel corso del proprio – eterno – inganno all’uomo.
Interessante la motivazione che ci illustrava nel TG2 di oggi, domenica 6 novembre (oppure sul TG della 7, tanto sono comunque veicoli della stessa propaganda), uno sconosciuto anchor man in merito alle opinioni di una ottuagenaria americana in vista del voto: questa 103enne in una sorta di candido delirio senile rivelava quella che è la più semplice delle verità contemporanee “ ho votato un presidente nero ed ora voterò un presidente donna...” non c’è molto da aggiungere, è per il colore della pelle e per il sesso che si elegge un presidente negli USA. Ma il candore della vecchietta conferma ciò che chiunque abbia un minimo di senso critico già sapeva: Barak (fortuna, benedizione in arabo) Obama è stato venduto al mondo perché negro, il problema è che non era un negro orgoglioso di esserlo, un Marin Luther King, un Malcom X (no, loro non si sentivano sminuiti dal definirsi negri, anziché più “delicatamente” neri, infatti loro li hanno ammazzati), era quello che serviva ai padroni di Wall Street: lo Zio Tom; oggi vogliono venderci questa vipera inumana semplicemente perché donna, e quindi una miriade di dementi sicuramente trascurerà il fatto di chi sia a muovere questa ulteriore pedina del terrore.
E a poco serviranno inchieste sulle a dir poco paradossali interferenze tra il pubblico ed il privato delle famigerate mail della Clinton, tutt'al più l'ultima indagine la scagionerà all'ultimo momento così da farla apparire addirittura una perseguitata, come disse profeticamente Malcom X il 21 febbraio 1965 SE NON STATE ATTENTI, I MEDIA VI FARANNO ODIARE LE PERSONE OPPRESSE E AMARE QUELLE CHE OPPRIMONO“.
E badate bene, le mail della Clinton e suo entourage non riguardano pettegolezzi o ruberie generiche, si potrebbe trattare di vero e proprio alto tradimento, se è vero quel che ci riporta Voltairenet in merito ai rapporti strutturali tra la Casa Bianca, la Clinton e i Fratelli Musulmani, a parole nemici dell'Impero ma nei fatti - dalla nascita dei loro fondamentali, ai tempi macché di Al Banna, ai tempi di Mohamed Abdul Wahhab, nel settecento prima, nell'ottocento poi e nel 1925 con l'appoggio diretto ai Saud da parte della Corona Britannica che poi avrebbe ceduto lo scettro agli USA.


Obama nella Stanza Ovale col fratellastro

D'altra parte che il fratellastro di Obama sia un Confratello è cosa nota...sennò perché lo avrebbero fatto Presidente, e Nobel per la Pace?
"Il rilanciodell’inchiesta dell’FBI sulle e-mail private di Hillary Clinton non verte tanto su questioni di sicurezza, quanto su intrighi che potrebbero andare fino all’alto tradimento.
Tecnicamente, anziché utilizzare un server sicuro del governo federale, il Segretario di Stato aveva installato nel suo domicilio un server privato, in modo da poter utilizzare Internet senza lasciare tracce su una macchina dello Stato federale. Il tecnico privato della signora Clinton aveva ripulito il suo server prima dell’arrivo del FBI, così che non era possibile sapere il motivo per cui lei avesse messo in opera questo dispositivo.
Inizialmente, l’FBI ha osservato che il server privato non aveva subito la procedura di sicurezza del server del Dipartimento di Stato. La Clinton aveva quindi commesso solo un errore di sicurezza. In un secondo tempo, l’FBI ha sequestrato il computer dell’ex parlamentare Anthony Weiner. Costui è l’ex marito di Huma Abedin, capo dello staff di Hillary. Lì sono stati trovati messaggi di posta elettronica provenienti dalla Segretaria di Stato.
Anthony Weiner è un politico ebreo, molto vicino ai Clinton, che aspirava a diventare sindaco di New York. Fu costretto a dimettersi dopo uno scandalo assai puritano: aveva inviato SMS erotici a una giovane donna diversa da sua moglie. Huma Abedin si separò ufficialmente da lui nel corso di questa bufera, ma in realtà non lo lasciò.
Huma Abedin è una statunitense allevata in Arabia Saudita. Suo padre gestisce una rivista accademica – di cui è stata per anni la segretaria editoriale - che riproduce regolarmente il parere dei Fratelli Musulmani. Sua madre presiede l’associazione saudita delle donne che fanno parte della Fratellanza e ha lavorato con la moglie dell’ex presidente egiziano Mohamed Morsi. Suo fratello Hassan lavora per conto dello sceicco Yusuf al-Qaradawi, predicatore dei Fratelli Musulmani e consigliere spirituale di Al-Jazeera.
Huma Abedin è oggi una figura centrale nella campagna elettorale clintoniana, accanto al responsabile della campagna, John Podesta, ex segretario generale della Casa Bianca sotto la presidenza di Bill Clinton. Podesta è inoltre il lobbista ufficiale del Regno dell’Arabia Saudita al Congresso, per la modica cifra di 200 mila dollari mensili. Il 12 giugno 2016, Petra, l’agenzia di stampa ufficiale della Giordania, ha pubblicato un’intervista con il principe ereditario saudita, Mohamed bin Salman, nella quale affermava la modernità della sua famiglia che aveva illegalmente finanziato circa il 20% della campagna presidenziale di Hillary Clinton, anche se si tratta di una donna. Il giorno dopo questa pubblicazione, l’agenzia ha annullato questo servizio e ha assicurato che il suo sito web era stato violato.

… Il fratellastro del presidente, Abon’go Malik Obama, è il tesoriere dell’Opera missionaria dei Fratelli in Sudan e presidente della Fondazione Barack H. Obama. Lavora direttamente sotto il comando del presidente sudanese Omar al-Bashir. Un Fratello musulmano è membro del Consiglio di Sicurezza Nazionale, la più elevata istanza esecutiva negli Stati Uniti. Dal 2009 al 2012, è stato il caso di Mehdi K. Alhassani. Non si sa chi gli sia succeduto, ma la Casa Bianca aveva negato che un Fratello fosse membro del Consiglio fino a quando non emerse una prova. È inoltre un Fratello l’ambasciatore degli Stati Uniti alla Conferenza islamica, Rashad Hussain."

Credevo di aver avuto una idea originale nel ribattezzare la Clinton col nomignolo di Hellary (HELL) ma un incontro estivo e la conversazione con un anziano signore americano assiduo frequentatore dell'Europa mi ha rivelato che in realtà tra gli americani - e si badi bene non tra survivalist con arco in spalla - il nomignolo ricorrente era proprio quel Killary che tanto le si addice, a lei e al suo nero padrone dei droni-killer, gli stessi droni dell'utilità dei quali la stessa candidata si dice fiduciosa allorché ne auspica l'uso per - appunto, con un simpatico neologismo - dronare quel ficcanaso di Assange...
Un buon esempio, un altro, per chi ammira questi veri e propri mostri criminali. Il problema è che IL PROBLEMA non resta soltanto americano, riguarda anche noi  e la nostra classe dirigente, zerbino di questi soggetti.

Ma il disegno è ancora più articolato, abbiamo trascorso l’estate delle Olimpiadi indignati per l’offesa al nostro buonsenso allorché il mondo occidentale aderiva al sanzionamento senza motivo degli atleti 


russi, sia “normali” che “handicappati”, una sorta di Colin Powell dello sport ha denunciato l’uso massivo del doping da parte delle compagini dell’est, tutti hanno dimenticato lo scandalo istituzionale del Lance Armstrong, atleta creato in laboratorio e dotato di una squadra praticamente nazionale – nel senso dei Servizi USA – quella del Servizio delle Poste americano, squadra che se la vedeva, poverina, con squadre di mobilieri brianzoli e piastrellisti del veneto… La società svizzera che mette a disposizione i flaconi per i campioni dei test anti-doping ha rivelato l’accertata manomissione di almeno nove fiale...ne avete mai letta notizia sui giornali?



Il Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite (istituito peraltro col voto contrario di stati Uniti ed Israele, sempre coesi per le questioni umanitarie) finalmente è tornato nei ranghi, mentre la Russia – fatto senza precedenti – ne viene esclusa, la presidenza va a un principe Saudita, infatti l’Arabia Saudita, con le sue esecuzioni in piazza con crocefissione del giustiziato oppure la sua esposizione appeso ad un elicottero, è veramente un esempio di RISPETTO UMANO.
L’Arabia Saudita insieme ad Israele, l’ultimo suo alleato ufficiale (alla faccia della solidarietà del mondo arabo con i Palestinesi…), con l’aiuto di britannici ed americani sta tuttora massacrando il popolo Yemenita, ribellatosi ad un tiranno odioso.

Trascuriamo gli aiuti ai “loro” miliziani qaedisti e di Daech, l’ultima versione degli harkis di algerina memoria, utilizzati per disintegrare il Nordafrica ed il Medio Oriente, oggi la Siria, entrata nel girone dantesco degli obiettivi dell’Impero per non essersi allineata a modificare – nel 2004 – una risoluzione contro Israele, in merito ai territori sottratti al popolo palestinese. In nome della solidarietà tra paesi arabi, senza implicazioni religiose.


Ci raccontano di Trump che vorrebbe costruire un muro sul confine col Messico, guardatevi il muro costruito in calcestruzzo dagli israeliani in casa d'altri  in questo splendido e allucinante documentario
doppiato dal cantante Roger Waters, da anni impegnato nel boicottaggio della politica di evidente apartheid praticata dal governo israeliano.
Nientemeno che il Centro Simon Wiesenthal ha cercato - da parte sua - di boicottare un recente concerto dell'artista, a New York, proponendo addirittura il rimborso dei biglietti...quando si dice la finanza mondiale... ma nessuno ha chiesto il rimborso, ci fanno ancora sperare, alcuni Americani.






Intanto altri due "scienziati" della filosofia contemporanea, Matteo Renzi e  Eugenio Scalfari, discettano di democrazie e di come la democrazia non esista o si debba comunque trasformare in oligarchia...due geni veri, sono arrivati a dire quello che un "beduino della Sirte" mise per iscritto in

Moammar al Ghaddafi in occasione della storica riunione all'ONU del settembre 2009 allorché denunciò il perdurante disegno imperialista delle grandi potenze e l'assoggettamento ad esse dell'Organizzazione stessa


un certo "Libro Verde" più o meno nel 1976, certo Scalfari passa - in mezzo ad ignoranti - per un erudito, gli sarebbe stato sufficiente leggersi quel libretto presuntuoso, che sintetizzava realtà contemporanee senza nostalgie di passati gloriosi e mitologici, per capire che la sua vita era stata spesa al servizio di dittature.


L'assemblea parlamentare è una rappresentanza ingannatrice del popolo, ed i sistemi parlamentari costituiscono una soluzione falsa alla questione della democrazia; il parlamento è costituito fondamentalmente come rappresentante del popolo ma questo principio è in sé stesso non democratico, perché democrazia significa potere del popolo e non un potere in rappresentanza di esso... i parlamenti, escludendo le masse dall'esercizio del potere, e riservandosi a proprio vantaggio la sovranità popolare, sono diventati una barriera legale tra il popolo ed il potere...
Moammar al Gheddafi "Il potere del popolo" 



Ci raccontano che andremo (si andremo, e già ci siamo, con corpi speciali là anche ai tempi del massacro scientifico della Libia del Tiranno Sanguinario) a "liberare " la Libia dall'ISIL (alleato degli USA e della Francia), non ci dicono che - in realtà - quelli a cui con le tasse paghiamo stipendi in missioni all'estero per allenarsi e ammazzare altra gente che se ne sta a casa sua vanno laggiù per "debellare" la minaccia più grossa che l'Impero ha oggi in Libia, ovvero la Resistenza Verde.  Altro



che combattere l'ISIL, andiamo laggiù a combattere i libici che non si sono sottomessi, quelli del sud in particolar modo, quel sud da cui non vengono notizie, assediato dalle nuove basi americane in Niger.
Vengono in mente le parole di un economista liberale francese dell'800, a proposito della colonizzazione dell'Algeria di quell'epoca: “Alger était entourée jadis de jardins et d’habitations de plaisance. Ses environs offraient le même spectacle que ceux de Marseille. Tous cela a disparu. Les jardins ont été dévastés et les conduites hydrauliques qui portaient les eaux d’irrigation, si necessaires sous ce ciel brûlant ont été bouleverssées et détruites...Toutes les orangeries sont rasées, toutes les autres périssent faute d’arrosage. Les vergers deviennent broussailles. Les musulmans nous disent, nous avions fait de ces lieux un paradis, vous en avez fait un enfer...”
(François-Xavier-David Marchese De Sade)

E intanto continua la resistenza strenua della Siria, del suo popolo e del suo Presidente legittimo, quel Bachar al Assad la cui testa gli avvoltoi di Washington si son veduti sfilare dagli artigli dall'intervento della Russia, castigata da giornalisti della levatura di Mentana, a proposito, professore, che ci può dire di questo volto?  Che ci dice di questo pensatore che fustiga i "predicatori" del web, che auspica - di fatto - una censura per le fonti di informazione non soggiogate alla morale unica, al pensiero unico?

...possiamo attenerci con fiducia alle sue elucubrazioni, alle sue opinioni geopolitiche? Perché son questi i comunicatori che ci riportano la contemporaneità, professore ci venga in aiuto con la sua esperienza


Prof. Cesare Lombroso


sono questi giganti gli uomini su cui molta gente, che non ha tempo di informarsi direttamente si crea un'opinione:


Nessun commento:

Posta un commento