giovedì 2 giugno 2016

OBAMA E HELLARY: L'ALTERNANZA INFERNALE - JOBS ACT, LA MELA AVVELENATA - IL PEGGIOR ERRORE DELLA POLITICA ESTERA



Barack Obama durante la commemorazione della mattanza nucleare di Hiroshima e Nagasaki "La morte è scesa dal cielo...Ed il mondo è cambiato"  con il tono messianico di un folle ha quasi voluto sottolineare la vera e propria volontà divina del castigo inflitto ai giapponesi, o per lo meno quello che per lui e per molti come lui è il vero e proprio mandato di arbitri del Mondo, loro, gli esponenti, il frutto distillato di secoli di utopia alla ricerca della società perfetta, da Platone ad Huxley, gli argonauti del Nuovo Mondo, veri e propri "unti dal Signore".

Parte della sua missione di presidente, mi ha spiegato Obama, è incoraggiare gli altri paesi ad agire autonomamente, invece di aspettare che siano gli Stati Uniti a prendere il comando.

L'ordine sociale in Libia era a pezzi.

Il tribalismo, che si manifesta attraverso la regressione alla setta, al credo, al clan e al villaggio da parte dei cittadini disperati di Stati falliti, è la fonte di gran parte dei problemi del Medio Oriente musulmano.



Manlio Dinucci probabilmente - insieme a Marinella Correggia - l'unica penna intelligente de "Il Manifesto" ammette in un articolo su Pandora ciò che io e alcuni altri "eretici" andiamo sostenendo da tempo, ossia che il più grave errore della politica estera russa sia stata l'inerzia sul veto alla maledetta risoluzione ONU 1973, quella con cui la NATO condannò la Libia a diventare uno stato fallito, come piace agli americani esportatori della democrazia e del modello economico vincente.
Avevo parlato della questione a Roma con Giulietto Chiesa e avevo avuto il suo punto di vista, la necessità per Putin - all'epoca peraltro nemmeno presidente - di guardarsi anche da competitors "interni" ma la posizione di Dinucci che è anche collaboratore di Chiesa rilancia il tema dell'enorme miopia geopolitica.




Come avete potuto constatare non ho scritto da qualche tempo; l'ho fatto scientemente, pur avendo già preparato e predisposto una serie di bozze di articoli, ho voluto astrarmi da quel contesto da “botta e risposta” che fa tanto testata giornalistica – ed il sottoscritto non è un giornalista – per consentire a TRASVERSAL-MENTE di essere spulciato con calma, meglio dal comune navigatore della rete piuttosto che dai software di qualche “agenzia”, stuzzicati da qualcuna delle parole chiave che giocoforza capita di utilizzare, parolette come – ad esempio – Hellary, giocosa ma realistica rilettura del caso contemporaneo più autorevole di psicopatologia criminale.

Lei, la "candidata delle donne", ha alle spalle una scia di golpe sanguinosi: in Honduras, in Libia (con l'aggravante dell'assassinio del presidente libico) e in Ucraina. Quest'ultimo paese è ora un parco a tema della CIA, brulicante di nazisti e linea del fronte di una fattibile guerra con la Russia. È stato attraverso l'Ucraina – letteralmente, terra di confine – che i nazisti di Hitler invasero l'Unione Sovietica, che perse 27 milioni di persone. Questa catastrofe immane è tuttora molto sentita in Russia. La campagna presidenziale della Clinton ha ricevuto denaro da nove su dieci tra le più grandi aziende manufattrici di armi al mondo. Nessun altro candidato si avvicina a tale record, come ci ricorda John Pilger.

No, non ho dimenticato i temi della nostra contemporaneità, gli argomenti taciuti o trasformati a bella posta dalla vague mediatica di regime, non ho dimenticato la nostra realtà di colonia (curioso, in Aprile una sera ascoltavo in treno una conversazione tra nigeriani che discutevano in un inglese mischiato a yoruba del dramma della Libia – erano i giorni dell'intervento si intervento no - e uno di costoro riferendosi evidentemente a noi, alla nostra mentalità di italiani, affermava tra l'altro che “gli italiani hanno un'attitudine coloniale”) e di colonizzati che si atteggiano arrogantemente a colonizzatori, il TTIP, il MUOS, i “doni” di Obama a Renzi, sulla falsariga di un concreto e lugubre Harry Potter ed i doni della morte, il problema identitario di un Mediterraneo che sempre più vede frainteso il suo proprio ruolo di crocevia di culture, anche lui colonizzato dalle folli intuizioni dei signori della utopia, quei figli di un degradato sogno platonico della ricerca di equilibri e società ideali.



LA DEMOCRAZIA...ALTRA UTOPIA PERDUTA
come è possibile che in tutta l'UE l'opinione pubblica è contraria agli OGM, a sostanze chimiche tossiche come il Roundup o il glifosato e contro trattati commerciali criminali come il TTIP, ma i leader politici stanno facendo tutto il possibile affinché tutte queste cose si realizzino? E' questo il modo di ottemperare ad una carica pubblica? Di certo non in una democrazia.

I signori della Utopia (Il Nuovo Mondo, e quale dimensione sociale meglio delle colonie della Nuova Inghilterra e discendenti vari avrebbe meglio potuto definirsi corrispondente a questo percorso filosofico?) divenuti i satrapi della Distopia.

E volevo anche capire se queste nostre riflessioni in rete, sul web, hanno in realtà un qualche riscontro, se – cioè – fruttano qualche anche solo privata riflessione. Ed ho avuto questa conferma, non ci sono soltanto giovani e meno giovani che si bevono le infamie della stampa e dei portavoce ufficiali, si sta evolvendo una mentalità critica, l'unico pericolo vero è che il disgusto per la classe dirigente – la classe politica non è più per me un canone né un termine di riferimento, confuse come sono ormai le realtà – porti all'abbandono delle urne, anche se non ci sono ormai veramente più realtà politiche cui riferirsi.
In queste settimane di mio silenzio sulla rete ho avuto modo di constatare che vi è davvero un numero crescente di scettici nei confronti delle notizie-propaganda che quotidianamente, via etere, via stampa, via web, vengono propagate. Abbiamo parlato nei mesi scorsi di messaggi nemmen tanto subliminali inoculati all'ora di cena – ma scopro, in realtà, a getto continuo con serial che pare vadano avanti da decine d'anni o giù di lì – che suggeriscono la necessità di adottare sistemi magari un po' “spicci” per ottenere informazioni dalla gente (brutta gente, comunque) e comunque “salvare delle vite”. Gli stessi filoni ci parlano di problemi – tipicamente statunitensi, ricordiamo che gli USA nei loro duecentosessant'anni di storia (proprio così, mentre la Persia o Iran che dir si voglia affonda le proprie radici nei millenni, mentre quel mattatoio disordinato e corrotto che è l'Iraq una volta dava vita all'Impero Babilonese, si parte grossomodo dal 2500 avanti Cristo, e così via) ne hanno vissuti solamente 7 di pace... (per il dopo Vietnam si parla di qualcosa come 60.000 suicidi tra i veterani), non c'è da stupirsi del fatto che uno dei temi ricorrenti sia per l'appunto quello dello stress post-traumatico. E nemmeno c'è da stupirsi che i soggetti colpiti vengano interpretati spesso e volentieri come soggetti pericolosi ovvero travisati in millantatori, falsi invalidi e stupratori... Purtroppo che gli americani siano disturbati risulta chiaro dalla loro cinematografia spicciola, killer seriali, sadici demenziali, stupratori e pedofili sono i loro quotidiani incubi (o eroi, non mi è ancora ben chiaro), mischiati alla ricerca di un contatto con una spiritualità che hanno loro per primi disinnescata, con una forma di positivismo tecnologico di stampo neo-coloniale che cercano di imporre – purtroppo riuscendoci – a tutto il mondo.
Non è banale il guardare certi programmi televisivi, è di certo stomacante ma è una prospettiva da non trascurare, è comunque il progetto di un modello di società in cui tutti possono essere il Mostro e l'unico riferimento sicuro è quello in una Autorità sovrana... ed imparziale, severa ed efficiente, che può vedere tutto, che scopre i malviventi dalle carte di credito (indispensabili come ci ricorda una pubblicità recente, quella della “moneta moderna” quella “per tutti” non quella “per pochi”, paga con la carta, il contante è il nemico, come se le transazioni dei Mostri della finanza assassina si svolgessero con fasci di banconote...) li persegue e fa giustizia. Perché Legge e Giustizia non sempre vanno a braccetto...

Ancora in treno ma in maggio mi sono appropriato di una copia dell'Internazionale (Internazionale 6/12 maggio 2016 n° 1152) di una cortese dirimpettaia ed ho potuto apprezzare alcune vere e proprie perle dall'intervista ad Obama in The Atlantic, le riporto perché decisamente drammatiche nel contenuto,

...Parte della sua missione di presidente, mi ha spiegato Obama, è incoraggiare gli altri paesi ad agire autonomamente, invece di aspettare che siano gli Stati Uniti a prendere il comando.

L'ordine sociale in Libia era a pezzi.

Il tribalismo, che si manifesta attraverso la regressione alla setta, al credo, al clan e al villaggio da parte dei cittadini disperati di Stati falliti, è la fonte di gran parte dei problemi del Medio Oriente musulmano...”
piuttosto che non ridicole nei contenuti espressi. Ed è da qua che voglio ripartire, mentre la canea mediatica insiste nella regìa di disinformazione sulle realtà nordafricane, mentre un mondo di idioti persevera nell'aggressione agli Stati Nazionali (sono state rinnovate le sanzioni alla Nazione Siriana) mentre i nostri ministri sbaciucchiano i reduci dall'India nemmeno fossero – riporto un commento di un lettore dal sito di Fulvio Grimaldi – dei novelli Durand de La Penne.

Obama il presidente di colore e quindi per antonomasia – a torto, per un automatismo di demenziale ignoranza ed atavici e malintesi sensi di colpa - accomunato ai veri Negri della Storia come Luther King e come Robert Kennedy ed autorizzato a propalare qualsiasi stupidaggine criminale come fosse il Verbo. “Il tribalismo” che è la base storica delle società umane in aggregazione “la regressione al credo” , “al clan e al villaggio” che rappresentano l'eternità e la continuità per le culture tradizionali.
Nel 2009, Obama promise di aiutare "a liberare il mondo dalle armi nucleari" ed è stato insignito del premio Nobel per la pace. Nessun presidente americano ha costruito più testate nucleari di Obama. Sta "modernizzando" l'arsenale da giorno del giudizio degli Stati Uniti, tra cui una nuova "mini" arma nucleare, le cui dimensioni e la cui tecnologia "intelligente", dice un importante generale, garantisce che il suo uso "non è più impensabile", ha modernizzato l'arsenale coloniale che ci troviamo sotto i piedi, ricevendo i ringraziamenti da servo di Renzi.
La menzogna dilaga, le storie strappalacrime vengono costruite con scoop a tavolino, alla maniera di Robert Capa e la famosa immagine del miliziano spagnolo colpito/non colpito, col bimbo annegato riposizionato ad arte,
Preparazione dell' Image-choc del bimbo annegato, notare le scarpette dalla suola rossa.

Ed ecco il "prodotto" finito.

mentre i bimbi di Gaza sono difficili da riposizionare, dopo che i caccia israeliani li hanno fatti a pezzi mentre giocano a calcio sulle spiagge.
Raed Mohammed Sari ammazzato mentre giocava a pallone, immagine non molto pubblicizzata  delle spiagge di Gaza

L'ultimo commento di un lettore – anonimo – che ho pubblicato mi pare che utilizzando le parole del Divino Poeta suggerisse di elevarsi con lo sguardo e col pensiero, ma è abbastanza difficile, nel quotidiano, poterlo fare, anche se da sempre il sottoscritto – penso salvandosi abbastanza la ragione e quindi anche lo spirito e la vita – cerca di farlo, senza necessità di suggerimenti, anzi proponendo ad altri il proprio approccio.
E' proprio perché rivolgiamo lo sguardo a cose elevate che possiamo veder la differenza dalla suburra che ci viene quotidianamente proposta, è proprio perché diffidiamo, noi che ci siamo guardati attorno, che abbiamo viaggiato e toccato con mano, che abbiamo affrontato il nostro percorso umano senza pregiudizi, sbagliando spesso ma alla fin fine mai, perché ogni scelta fatta – ben diversamente dalle banderuole opportuniste – guardacaso sempre in controtendenza, di bolina e quindi controvento, ci ha portati più avanti, magari con fatica (la bolina è l'andatura più dura e lenta nella navigazione a vela) ma ci ha dato una disciplina.
E la disciplina non è una settimana di vacanza, il Cammino di Santiago non lo si compie a tappe inframmezzate da altri impegni, secondo il principio che “tutti possono fare tutto” (il principio della coca-cola e dello smartphone), il Cammino è un qualcosa che ti porta ad astrarti da un quotidiano, è un qualcosa che ricerchi in te, ed ha i suoi tempi, non i tuoi, tu hai i tuoi tempi di adattamento ma il Cammino ha i suoi per penetrarti e liberarti da quella gabbia di quotidianità che ti imprigiona i neuroni. Ho citato l'esempio del Cammino perché lo trovo perfetto come esempio di “evasione” (passatemi il termine anche se all'apparenza – ma non lo è – frivolo).
E purtroppo la realtà italica è di una miseria disarmante, abbiamo sindaci arroganti e incapaci,


 attorniati da funzionari spesso altrettanto incapaci ed irresponsabili (pensate a Firenze con un intero tratto di Lungarno che sprofonda in orizzontale, come un montacarichi e nessuno che si pone la domanda di cosa ci sia sotto, subito ad accusare un tubo dell'acqua mentre al piano di sotto da dugent'anni almeno corre una galleria di cloaca con una bocca sul fiume di non meno di quattro metri


di apertura, proprio di fronte agli Uffizi e nessuno sembra saper fare 2 + 2) , e - su su – tutta la scala gerarchica che si è fatta le ossa preparando pizze nelle feste delle cellule di paese di questo o quel partito “storico” o di quell'altra associazione “filantropica”, il jobs-act partorito all'apparenza dalla fertile mente di un ex amministratore locale autoproclamato Primo Ministro ma in realtà concepito dalle menti luciferine della finanza internazionale mostra dopo tre anni il suo evidente significato (evidente fin dall'inizio per i non mentecatti) : la disoccupazione normata ed obbligatoria, con l'impedimento alla riassunzione che condanna i giovani a – letteralmente – prostituirsi. I sindacati non esistono più in Italia o forse servon soltanto a dare stipendi ad altri servi del mondialismo selvaggio. Delle sommosse in Francia non parla nemmeno un telegiornale, il mondo della dignità esiste anche in Europa, non in questa Italia ridicola che festeggia il 2 giugno con criminale ipocrisia fingendo di aprire le sale del potere ad un popolo di giovani che ne è escluso.
No, cito ancora Grimaldi e rispondo a chi anche a quattr'occhi mi ha chiesto perché mi accanisca sulla politica internazionale e mi interessi a Paesi falliti (come li definisce il seriale color cioccolata), c'è davvero per me maggior stimolo a guardare verso Paesi dove la gente ha ancora una dignità, dove esistono ancora radici, dove c'è davvero una Resistenza, vera, contro il mostro.
E' la vecchia storia del Bene contro il Male, e quest'ultimo oggi ha l'arroganza di nemmeno più travestirsi, sghignazza, in barba ai cretini.  

2 commenti:

  1. lucidissimo...condivido tutto!

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  2. ...salve
    ben felice di rileggerti (ti è arrivata la mia e-mail ?)Emilio e sopratutto ben contento di ri-leggerti più battagliero e, si, ottimista o comunque speranzoso in un futuro migliore.
    Per quanto mi riguarda, non demordo, continuo a leggere, a tenermi informato e a trasmettere ad altri, ciò che leggo dalle fonti, come la tua, libere e portatrici di verità e non di lugubri Boschi, squallide (s)Boldrine o pornografe veline.
    E noto che alcuni cominciano, lentamente, ad aprire gli occhi e, incredibile, a isolarmi molto meno come facevano un tempo, dove erano ben trincerati nelle loro convinzioni, renziane, arcoriane e bergogliane...
    Ma la bestia è ben viva e non si nasconde più...leggi qua
    https://t.co/WRvUjszMQl
    forse perchè sente vicina la fine ?
    ti saluto e ti auguro una buona serata
    saluti
    Piero e famiglia

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