martedì 20 ottobre 2015

20 OTTOBRE 2011 : IL GIORNO DELLA VERGOGNA - 20 OTTOBRE 2015 : IL RICORDO E LA LOTTA (ALLAH, MUHAMMAR WA LIBYA WA BAS!)


"Se colui che vuol conoscere la verità verrà a trovarmi io lo guiderò senza fatica su questa strada, non forzandolo a sposare le mie idee, ma facendogliele vedere con chiarezza così che egli non possa evitare di riconoscerle"

                                                              ‛Abd al-Qādir al-Jazāʾirī


SONO TRASCORSI QUATTRO ANNI  DALL'ASSASSINIO DEL LEADER DELLA JAMAHIRIYA ARABA DI LIBIA

Nella nebbia dell'informazione dobbiamo ricordarlo, come dobbiamo ricordare il popolo libico , il suo orgoglio e la sua dignità nel resistere all'aggressione della NATO e dei suoi cani del Qatar, i pazzi sauditi e tutti i servi sciocchi che hanno pensato di nascondersi all'ombra di un colonialismo di ultima generazione.

Muammar wa bas  - solo Muammar  Tripoli, Piazza Verde 1 Luglio 2011
La ragazza libica che in Piazza Verde in quell'eroica - e maledetta  - estate esponeva il suo augurio al leader è l'immagine di apertura che dedico a Muammar Al Gheddafi, ed alla sua memoria.

Un anno fa un altro blogger dedicava al leader della Jamahiriya il filmato che segue. La colonna sonora è quella che ricorda un altro eroe leggendario della resistenza al colonialismo imperiale della metà del '900 : Ernesto Che Guevara. Ebbene difficilmente si sarebbe potuto trovare un testo più pertinente, più aderente alla vicenda umana e storica dell'ispiratore della rivoluzione "bianca" del 1° settembre 1969,


ebbene non avete idea di quanti veri e propri imbecilli siano insorti per rivendicare quasi la proprietà di quel testo ad una fantomatica sinistra, per fare distinguo da ignoranti e creduloni schierati con quanti hanno preferito leggere  - con evidente pruderie voyeuristica mischiata ad una ingenuità devastante - le mirabolanti gesta "erotiche" delle sedicenti prede del "feroce tiranno". Decisamente il web è un ambiente in cui l'ignoranza trova il massimo rifugio. Ed i luoghi comuni pure.

Tripoli  manifestazione del venerdì  1 luglio 2011, alla faccia dei sicari della NATO






Il popolo libico durante tutta l'aggressione della NATO e dei tagliagole qaedisti stipendiati dalle petromonarchie del Golfo ha sostenuto il suo leader, queste immagini le televisioni europee mai le hanno mostrate, come mai hanno mostrato i linciaggi operati da quei ribelli che venivano addestrati da squadre di contractor e corpi speciali di quasi tutti gli eserciti europei, all'insaputa dei cittadini che a questi veri e propri corpi di killer mercenari pagano lo stipendio con le proprie tasse.



Come pure ci viene negata ogni informazione sulla RESISTENZA VERDE che fin da subito ha mantenuto una enorme pressione sulle milizie mercenarie e cosidette salafite armate per spogliare la Libia delle sue ricchezze ma più che altro per destabilizzare in primis il Nordafrica ed il Medioriente ed in seconda battuta sbranare l'Africa.



L'Africa che da sempre, con le sue illimitate ricchezze naturali e con la sua disponibilità di risorse umane sarebbe un competitor ineguagliabile. A questo proposito vanno rimarcate le analisi di quel vero e proprio sincero genio del male che è Zbigniew Brzezinski che nel suo La Grande Scacchiera pubblicato nel 1997  illustra le linee strategiche per mantenere e perdurare l'egemonia americana su scala mondiale. Più chiaro di così, altro che poliziotto del mondo, piuttosto drogato bullo di periferia!
La Bibbia di tutti i complottisti: "La grande scacchiera", di Z. Brzezinski, che molti citano
ma che in non molti si son presi la briga di leggere (in effetti è una sorta di delirio ma va
comunque conosciuto, altrimenti si parla a casaccio, i complottisti ci sono, e sono loro.

Sulla Piazza Verde a Tripoli, estate 2011
Ed il 20 ottobre 2011 finalmente i killer di Obama, Sarkozy, degli Al Thani, dei Saud, di Berlusconi e di tutta la congerie di criminali della NATO, supportati dai giornalisti in parte embedded e in parte veri e propri mentecatti, riescono a portare a compimento la prima parte del progetto: far fuori Gheddafi, anzi , più Gheddafi possibile, insieme a Muammar viene assassinato anche Mutassim, lo ricordiamo stoico mentre fuma l'ultima sigaretta prima d'esser finito da dei criminali senza Dio e senza onore.

Già, un'altra amenità è quella che vuole Gheddafi un laico, pensare che la Shari'a era alla base dell'ordinamento della Jamahiriya e che Gheddafi stesso si era proposto come promotore ed interprete di un Islam Rivoluzionario.

Sirte, 20 ottobre 2011, la canaglia atlantista ha avuto la meglio sulla
orgogliosa ostinazione della Guida della Jamahiriya, finalmente
sarebbero riusciti a scoprire il Vaso di Pandora della tragedia Nordafricana



9 ottobre 1067, La Higuera, un'altra salma "illustre" della lotta antimperialista


Il Mantegna rappresentava così le spoglie di un altro illustre "rivoluzionario"
forse non casuali le coincidenze e le analogie  iconografiche, i martiri e i
grandi rivoluzionari si somigliano tutti
Il Libro Verde, semplice quanto devastante riflessione in merito alla idiozia della democrazia rappresentativa, manifesto della democrazia diretta, manifesto - questo si, nei fatti - di un vero socialismo. Snobbato dagli storici e dai radical-chic che nemmeno si son degnati di leggere gli scritti di "un beduino della Sirte", più comodo pontificare sul tiranno e sulle sue pretese devianze. L'enciclopedia Treccani nelle parole di una tale Dottoressa  Saura Rabuiti   lo definisce così  : "...un uomo arcigno, che dà udienza in una tenda regale, vestito con abiti stravaganti e sgargianti, spesso avvolto nell'ampio mantello ricamato dei Berberi.." la messa a giorno dell'articolo, guardacaso è del maggio 2011...


Nel 1996, Gheddafi aveva emesso un ordine di cattura internazionale per un mestatore internazionale di provenienza saudita, tale Osama Ben Ladin, le sue indicazioni furono ignorate, come ricordava un certo senatore Andreotti, che di misteri ne conosceva parecchi. In questo filmato le interviste.




Concedo solo un modesto beneficio del dubbio a V.V. Putin, in merito alla questione libica, in mancanza di uno scambio di opinioni diretto e personale sull'argomento (le opinioni dei media non hanno sostanza, oppure sono illazioni o propaganda). Perché se la questione si dovesse risolvere in una meschina mossa strategica, se cioè il leader russo fosse di fatto restato a guardare in attesa - alla meglio - di un indebolimento di Gheddafi e quindi per ciò avrebbe evitato di porre il veto alla vergognosa risoluzione ONU n° 1973 del maledetto 17 marzo 2011, se così fosse una gran parte di responsabilità della tragedia mediorientale e nordafricana (ma il perimetro del caos è assai più vasto) andrebbe a ricadere su di lui.


In compenso in questo articolo non appariranno immagini dei veri e dichiarati criminali, dei ruffiani piccoli e grandi, dei lacchè dell'impianto coloniale che hanno circondato la Libia, assediandola con la più poderosa coalizione militare della Storia, la vergogna della Storia. I loro volti qua non trovano spazio, per loro è degna forse solo la latrina della Storia.

Quella Storia dai più fraintesa per ciò che sui libri i vincitori hanno - da sempre - celebrato, quella Storia che per noi è un quotidiano come lo è stato - il nostro contemporaneo - il momento drammatico di quei mesi del 2011, allorché ci sentimmo impotenti dinanzi alla fabbrica delle menzogne e all'esibizione dell'ignoranza e della credulità più stupida e politicamente corretta.
Quella Storia sverginata da veri e propri CRIMINALI, della politica e dell'informazione, i servi, i veri e propri cani da guardia del mostro coloniale.

E quanti sono i giornalisti, gli storici che hanno perduto l'occasione della vita: essere partecipi della Storia contemporanea, non supini esecutori di un ordine dattiloscritto! Mi viene a mente lo Zucconi con la sua "Carovana dei tiranni" ne i Quaderni del Liceo Orazio, allorché perde un'ottima occasione per scendere - lui - dal carrozzone dei Quisling e dei lustrascarpe del potere.

Nella tarda primavera del maledetto 2011 una commissione internazionale si recò in Libia per verificare le informazioni che - da Londra, Tunisi e da Parigi - venivano veicolate da sedicenti organizzazioni democratiche di sana dissidenza contro il "regime del tiranno" Gheddafi. I risultati di di queste missioni di Fact Finding non sono mai stati portati a conoscenza di una opinione pubblica rintronata dalla propaganda sui fantasiosi bombardamenti sulla folla, sugli inesistenti campi di fosse comuni. I politicanti di tre quarti della sinistra libertaria (quelli che non hanno saputo riconoscere un Che Guevara contemporaneo, troppo storditi dai videogames e dagli I-Phone, dai piagnucolii dei Bersani ) credono ancora alle novelle su Lockerbie e di Abu Salim , per la cronaca le ossa fotografate nella "fossa comune" descritta ai media dai mercenari qaedisti erano ossa di animali, non di uomini, una delle bufale subito smentite dal semplice buonsenso. Paradossalmente infatti - se mi è concesso, pur col rispetto dovuto alle decine di migliaia di libici e di lavoranti neri ammazzati dai ribelli qaedisti e dai fiancheggiatori mercenari - una delle vittime è stata proprio l'intelligenza dei cosidetti "occidentali" che si sono bevuti le panzane più inverosimili messe in giro da questi veri e propri delinquenti.
Qua di seguito il filmato della Fact Finding Commission.



Nella sua ultima estate il Colonnello Gheddafi volle ancora sfidare la cieca violenza del terrorismo internazionale americano, lo vediamo girare per Tripoli affacciato al tetto del suo Land Cruiser, unico statista a permettersi l'auto non blindata.



Intanto, oggi l'Impero premia i suoi servi, l'ultimo Nobel per la Pace (e in fin dei conti come ho già scritto altrove un premio nato sulla dinamite non può che andare a chi è strutturale all'uso della medesima) è andato ai soci tunisini della disinformazione, i soggetti che garantirono l'esistenza proprio in tripoli di una morgue con circa 450 oppositori, dando il via alla canea della stampa mercenaria.

Ma a noi piace ricordare l'immagine di quella mano di donna in Piazza Verde, con le parole scritte con l'Hennè  :  Muammar wa bas 


E non dimentichiamo nemmeno chi - ancora oggi - senza copertura mediatica porta avanti la propria Resistenza, che vergogna che i tanti "resistenti" italiani non abbian preso posizione con questa gente. Forse perché alla fin fine gli italiani come i francesi, i tedeschi, gli inglesi, sono fondamentalmente presuntuosi e così razzisti da non riconoscere a dei beduini, a dei musulmani, il diritto di esser fieri, orgogliosi di una identità, di una patria?






4 commenti:

  1. salve
    articolo da incorniciare; tanta verità, la verità.
    Leggo altri giornalisti, eliminati dai media perchè veritieri nei loro articoli, su questa e altre situazioni attuali o storiche...Maurizio Blondet, Massimo Fini, Raffaele Giovannelli...ma sono relegati in rete e, a volte, oscurati come "democrazia" insegna.
    Ritengo corretto, per giustizia, scrivere che non mi è piaciuto l'accostamento di Che Guevara (un feroce assassino di stampo giacobino e anch'esso un radical chic) a Gesù Cristo.
    Non critico la rivoluzione castrista, conoscendomi, sarei stato con loro anche se di estrazione politica opposta (destra sociale, l'unica e per tanti versi molto simile alla Libia di Gheddafi, alla Siria di Assad, all'Iran attuale, all'Ungheria di Orban) ma Che Guevara era solo un assassino e torturatore...
    saluti e grazie di questi articoli, con gli altri citati, lei è una delle poche fonti alle quali mi disseto.
    saluti
    Piero e famiglia

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  2. Trascorso un po' di tempo dalla stesura, mi imbatto in questo articolo e rendo omaggio all' onestà e alla semplicità che fanno, della verità, il suo significato, oggi come mai tanto distante da essa.
    Io sono un Cristiano figlio di Dio: ripudio questo mondo, che non appartiene ai miei fratelli e sorelle d' ogni provenienza sempre eguale alla mia, bensì alle bestie che erano figlie dello stesso mio Padre e che hanno preferito essere adottate dal Mentitore in cambio del suo sterco.
    Grazie Sig. Emilio, questa pillola di Giustizia mi ha giovato più di ogni veleno che si trova nelle farmacie e nelle periferie: esso mi dato la grinta necessaria della quale vi sarebbe urgente bisogno in abbondanza.

    Non me la sento di condannare nemmeno l' accostamento di Gesù Cristo alle altre due figure, solamente perché comunque, checché se ne dica, sono stati uccisi tutti dal medesimo mandante.

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  3. Trascorso un po' di tempo dalla stesura, mi imbatto in questo articolo e rendo omaggio all' onestà e alla semplicità che fanno, della verità, il suo significato, oggi come mai tanto distante da essa. Io sono un Cristiano figlio di Dio: ripudio questo mondo, che non appartiene ai miei fratelli e sorelle d' ogni provenienza sempre eguale alla mia, bensì alle bestie che erano figlie dello stesso mio Padre e che hanno preferito essere adottate dal Mentitore in cambio del suo sterco.
    Grazie Sig. Emilio, questa pillola di Giustizia mi ha giovato più di ogni veleno che si trova nelle farmacie e nelle periferie: esso mi dato la grinta necessaria della quale vi sarebbe urgente bisogno in abbondanza.

    Non me la sento di condannare nemmeno l' accostamento di Gesù Cristo alle altre due figure, solamente perché comunque, checché se ne dica, sono stati uccisi tutti dal medesimo mandante.

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  4. Trascorso un po' di tempo dalla stesura, mi imbatto in questo articolo e rendo omaggio all' onestà e alla semplicità che fanno, della verità, il suo significato, oggi come mai tanto distante da essa. Io sono un Cristiano figlio di Dio: ripudio questo mondo, che non appartiene ai miei fratelli e sorelle d' ogni provenienza sempre eguale alla mia, bensì alle bestie che erano figlie dello stesso mio Padre e che hanno preferito essere adottate dal Mentitore in cambio del suo sterco.
    Grazie Sig. Emilio, questa pillola di Giustizia mi ha giovato più di ogni veleno che si trova nelle farmacie e nelle periferie: esso mi dato la grinta necessaria della quale vi sarebbe urgente bisogno in abbondanza.

    Non me la sento di condannare nemmeno l' accostamento di Gesù Cristo alle altre due figure, solamente perché comunque, checché se ne dica, sono stati uccisi tutti dal medesimo mandante.

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