sabato 6 luglio 2013

“VACANZA” DELLE ISTITUZIONI E DELLO STATO DI DIRITTO ( E DI BUONSENSO )



Allorchè il boss entra in carcere e in qualche modo appare una qualche possibilità di “comunicazione” - beninteso collaborativa ed istituzionalmente etica – con gli organi dello Stato, immagini agghiaccianti ce ne esibiscono (davvero un efficace “monito” al pentitismo...) il vero e proprio repentino “rimbambimento”, ce ne mostrano il declino fisico anche perchè l'uomo, il vecchio, appare segnato di tumefazioni, quantomeno “sospette”.
Nel frattempo, com'è ovvio che sia, qualsivoglia sua indicazione sulla “trattativa” immonda e disarmante tra lo Stato e la Mafia diviene farneticazione di un malato.
Un malato, per di più infortunato, di anni 80, nemmen tanto vecchio per gli standard europei...
Nel frattempo il solerte novantenne Giorgio Napolitano (fortunatamente per lui gli anni passano leggiadri), che si era ritenuto leso nella dignità regale di primus inter pares dalle illazioni sorte in merito alle intercettazioni degli arcani colloqui con l'ex ministro Mancino, insiste nella dinamica che ai fessi idealisti appare "semplicemente" servile verso la lobby delle armi, verso la lobby delle guerre imperiali, povero re di un popolo straccione, che assiste ai baccanali dei suoi peggiori rappresentanti, che si trincera dietro il rispetto delle ritualità per rispondere alle sollecitazioni di Grillo, esponente del più vistoso e travolgente episodio politico repubblicano. 
Gli italiani si arrabattano nel declino delle proprie illusioni e c'è chi se ne va a spasso con 20 milioni d'Euro nella valigia.  "0 milioni sono 40.000 banconote da 500 euro, di certo non si risolvono i problemi dell'Italia ma di chi sono? e chi li maneggia? C'è sempre di mezzo lo IOR, quello di Calvi impiccato "suicida" sotto il ponte dei "frati neri" (bella immaginazione...). Monsignor Scarano si dichiara stupito, ignorava di commettere qualcosa di illegale portando avanti e indietro sui confini questi denari...
Noi invece compriamo aerei e missili strategici, invece di pane le brioches degli ammiragli. Come all'entrata in guerra nel 1940 avevamo i Caproni, aerei con le ali di tela e legno mentre l'alleato tedesco progettava il primo aereo a reazione, così oggi investiamo i denari delle pensioni in una ciofeca che si chiama F-35, vero troiaio tecnologico che nessuno vuole più, con escamotage ripugnanti, indegni di bambini delle elementari il monarca più che ottuagenario scippa il potere di decisione (da lui in persona sottoscritto nemmeno un anno addietro) al Parlamento. L'Italia governata da nessuno.
Ma un altro anziano si affaccia di nuovo alle cronache, un altro “responsabile” di tutto e di più del male delle stragi, il Totò Riina fino ad ieri attendibile “testimone” di una stragione (si, proprio st-r-agione) assolutamente poco logica anche nelle dinamiche e strategie, comunque sposata da tutti i beneinformati (cronisti, politici, politologi, opinionisti), il Riina – dicevo – improvvisamente da lucido assassino diviene improvvisamente un mezzo demente (per l'età.... anni 82, nemmen tanti...), il suo è un palese “DETERIORAMENTO COGNITIVO” tuonerà l'informazione televisiva di regime, solo perchè ha dichiarato in tutto candore che lui i politici mai li aveva cercati, semmai erano stati i politici, i loro “uomini della scure” e i loro scagnozzi a cercar lui...
E allora anche lui rincoglionisce. E quindi le sue parole non valgon più. Tutto risolto, vaneggiamenti senili.
Vaneggiamenti senili sugli F-35? Non se ne parla, ma l'avete vista la foto degli esperti della suprema commissione difesa? E quei soggetti sono coloro che decidono degli armamenti di un esercito moderno? Insieme a Enrico Letta? Ma Letta ha mai dormito in una camerata di caserma? Peccato essercelo perso, sarebbe stato uno spasso, altro che gioco della saponetta nelle docce...altro che cucù sugli armadietti...Quanto ai generali ed ammiragli consulenti...boh, i gradi fanno gerarchia non c'è dubbio, funziona così, e l'anzianità fa grado, si diceva da militari, Badoglio forse aveva un maggiore phisique du role, Badoglio il Von Clausevitz de noantri, il “principe” della strategia del Ca...rso...e del cambio di giubba, gli eroi italici...
Nel frattempo rincoglioniscono i “giornalisti” del Fatto Quotidiano, schierati come un sol uomo o - nello specifico di tal Caterina Soffici - come una sola donna a fianco dei tagliagole qaedisti che, armati fin dal primo giorno da noi italiani, dalla Francia, dagli USA, dai mammaliTurchi, dagli Al Thani (padroni della Costa Smeralda e veri “principi” rinascimentali del nuovo millennio, divisi tra lussi, trame ed affari), hanno assalito uno dei malvagi stabiliti dallo psicopatico Bush e dal naïve (garbata definizione da parte di un intellettuale targui che nello specifico suonerebbe un po' come “L'innocente de l'Arlesiana” di Bizet) Obama come appartenenti al famigerato asse del male.
Le menzogne di questi giornalisti embedded (schierati) non sono meno dannose di quelle dei loro colleghi che danno voce e visibilità solamente alle versioni “medicate” sui rapporti Stato/Mafia, politica/malaffare, rincoglioniscono in realtà non loro ma i lettori di quel peraltro intelligente quotidiano che però difetta – o non difetta affatto, scusate il pasticcio – forse a causa della presenza “pesante” dell'amico amerikano Furio Colombo di acume nell'ambito della politica estera.
Già preso all'amo ai tempi della guerra a Gheddafi, ultimo unico statista dell'Africa contemporanea, nonostante le periodiche riflessioni “acuminate” di Massimo Fini (che anche lui all'inizio – va detto ben chiaramente – additò il “tiranno” all'esecrazione, bevendosi le panzane bibliche di bombardamenti inesistenti sulla folla e fosse comuni farlocche...) il Fatto aderiva alla novella della Primavera araba spontanea e popolare, un qualcosa che oggi fa sorridere con amarezza nella sua vanità, con il massacro della Siria , massacro portato avanti non da Assad, presidente legittimo, ma dall'indifferenza demente e disinformata dell'Europa e del Mondo. Qualche benpensante credulone si ispira alle virtù ed alle lealtà di Putin...purtroppo gli interessi della Russia e la sua strategia, insieme a Sudafrica, India, Brasile e Cina apparvero chiare allorché nessuno di questi grandi paesi “emergenti” appose il veto alla famigerata e criminale risoluzione 1973 per l'istituzione della no-fly-zone, in realtà dichiarazione di guerra ad uno stato sovrano. No, non credo più di tanto ai veti di novella Santa Madre Russia per salvare i paesi non allineati. Fino a che farà comodo ad una banalmente cinica real-politik, ma un minuto dopo homo homini lupus, mors tua vita mea...
Ma, al Fatto, il buon Marco Travaglio, invece di “limitarsi” a pensar solo a fustigare – giustamente – i soliti malfattori, perché non getta un'occhiata alla pagina degli esteri? Lo capisce, no che il Mediterraneo ci riguarda, che l'Egitto è vicino, come Tunisia, Algeria, Libia, Tunisia, Marocco, anche Libano e Siria, e Turchia e non può lasciarne parlare e scrivere a gente che non sa cosa dice?
Ero due giorni fa a Pordenone, ad un interessante convegno sulla realtà della diaspora Tuareg, non un folkloristico ritrovo di pittoreschi paludamenti e di bancarelle di esotiche scemenze da souk di periferia o villaggio-vacanze, ho avuto modo di confrontarmi e scontrarmi dialetticamente con soggetti che di quei paesi hanno ben più che opinioni, hanno informazioni, pratica, familiarità e conoscenza, cose ben diverse delle zoppicanti verità dei vari Robert Fisk, delle suffragette da Vanity Fair come la Soffici e le tante griffe dell'informazione ufficiale. Evitiamo la drammatizzazione, il monito di Napolitano alla stampa. E' giusto e pieno di buonsenso il suo appello, perchè siamo già nella tragedia, è superfluo lusso il drammatizzare.   
Ma dove vivono questi soggetti?

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