...quando
fummo vittoriosi, all'alba del mondo nuovo, gli uomini vecchi
tornarono fuori e ci tolsero la vittoria, per ricrearla nella forma
del mondo vecchio che essi conoscevano. La gioventù sa vincere, ma
non sa conservare la vittoria, ed è pietosamente debole dinanzi
all'età matura.
T.E.
Lawrence
I sette pilastri della Saggezza
Era molto tempo che avevo predisposto la pagina del
blog. Il nome è sicuramente altisonante, “Trasversal-mente” può
voler significare molto, ciò che mi frenava sempre dal mettere
on-line il primo editoriale era però l'incertezza di poter dare un
senso compiuto alla cosa, poter rispondere – poter avere la
capacità ed il tempo per farlo – a chi mi avesse lasciato una
propria traccia, un proprio commento. Rispetto troppo le opinioni ed
il pensiero altrui – non necessariamente condividendolo – per
prendere la cosa alla leggera.
Il blog che avevo in mente è un blog un po' caotico
forse, che avrebbe la presunzione di spaziare a 360 gradi ed anche
oltre (senza avvitarsi su sé stesso, magari), perché è un po' in
questo modo che credo sia corretto sviluppare il pensiero, senza
troppe schematizzazioni, con molto dinamismo e con lo sguardo e la
mente (appunto) aperta non solo sui panorami che ci stanno accanto.
Perché talvolta spostandoci un po' si ha una prospettiva migliore, e
si percepisce – da lontano meglio che da vicino – un quadro
d'insieme più vasto.
Dico questo perché ho avuto modo e curiosità di
viaggiare e guardarmi intorno, relazionandomi con gente di diversa
lingua, fede, cultura, diversa forma degli occhi e colore della
pelle, e da questo mio viaggiare ho tratto insegnamenti che in molti
casi mi hanno aperto gli occhi su quella che sarebbe stata – a
distanza di tempo – una nostra quotidianità. Allora iniziai a
raccogliere queste mie sensazioni condensandole in racconti ma, da
sconosciuto autore, non avevo credenziali per proporre quelle
riflessioni che ne scaturivano, così e senza alcuna fatica le mie
esperienze ebbero la veste di storie di viaggio, potendo finalmente
venire apprezzate almeno in quella ancor ristretta cerchia di curiosi
e cultori del fai da te che non credono che solo le griffe
risapute debbano finire sui propri scaffali. Per me l'importante da
sempre è essere in alcuni luoghi che mi comunicano come una specie
di energia, luoghi che mi rinnovano e mi calamitano, dall'Africa
all'Oriente dell'Indocina. Da questo al voler partecipare ad altri
tutta una serie di immagini, sensazioni, riflessioni, il passo è
breve, ed ho scoperto di essere in numerosa ed autorevole compagnia
nel mondo dei cosidetti viaggiatori che dalla propria passione e
dalla propria opportunità di veder oltre hanno derivata una sorta di
“responsabilità” di testimoni.
Voglio esser concreto, talora i miei viaggi sono stati
vere e proprie evasioni da una dimensione “inquinata” qual'è
quella che viviamo quotidianamente. Un paese strangolato da
connivenze ed affarismi, da piccole-grandi meschinità, la patria
dell'eloquenza e del diritto trasformata nel regno della
soperchieria, delle prepotenze dei clan più disparati,
l'imprenditoria inesistente dei figli di papà, giovani fenomeni
delle frodi all'IVA, e come non giungere quasi a giustificarli a
fronte di sperperi incalcolabili della casta politico/amministrativa,
di fronte alla creazione dei plinti del debito perpetuo originato
dalle Grandi Opere Inutili, organi dello Stato in conflitto tra loro
e con la Costituzione, camuffata e reinterpretata dai giullari di
regime, con Benigni che ci ha fatto vergognare d'esser italiani al
sentirlo pontificare a pagamento sull'Italia che “ripudia la
guerra”, un paese in cui troppo spesso l'unica forma di dissenso e
l'unico veicolo di accusa è stata quella della satira, anch'essa
oggi tradita e messa al servizio del potere. Delle connivenze tra la
malavita organizzata e la politica e gli organi dello Stato parlano
perifrasticamente scrittori affermati, con l'unico risultato
tangibile di una ulteriore anestesia.
La gente è stupidamente egoista, ognuno crede di
potersi salvare da solo. Ma non è così.
Le mie fughe mi apportavano comunque aria fresca e buone
energie.
Il Blog è in qualche modo un supporto dell'informazione
tradizionale a mezzo stampa e televisione, ovvero un loro sostituto,
quando si arriva a comprendere che non ce la stanno raccontando
giusta, che i media tradizionali perseguono finalità di consenso e
di opinione a senso unico che con l'informazione, l'informazione
corretta niente hanno a che spartire. E spesso è una informazione
autorevole, referenziata, griffata, uso dire. Corrispondenti
di guerra blasonati da corpose esperienze vengono ridimensionati sul
campo da chi li ha visti prendere pizzini dagli addetti di
ambasciata, altro che prima linea! L'opinione pubblica manipolata da
notizie prodotte ad hoc.
Ilaria Guidantoni, amica scrittrice, raffinata ed
attenta osservatrice dei moti tunisini del 2011 vissuti in presa
diretta, nel corso di una lunga conversazione durante la quale ci
raccontammo l'un l'altra, attraverso le esperienze personali, come
usa dire ci mostrammo le cicatrici, al mio ricorrente
tormentone del “non siamo delle griffe, le strade sono in
salita”, ribattè con un “A me non interessa chi lo ha
scritto, mi interessa chi lo ha vissuto” che credo esprima in
pieno l'essenza dell'esperienza diretta, sul campo, nel rapporto con
le persone, con la società reale.
Ma rimandavo sempre, il momento attuale poi non è di
quelli che ti danno stimoli positivi particolari, la gente è cupa,
tremebonda, serpeggiano forze negative a tutti i livelli, mancano
impulsi, slanci, quindi il blog restava nel cassetto, anch'io in
qualche modo un po' anestetizzato a veder scorrere la vita, senza
realmente poter interagire, e poi “chi te lo fa fare?” sei
mica un giornalista, hai altro cui pensare, occupati del tuo lavoro.
Un pò come il “ma che ci vai a fare?” che alcuni mi
pongono a proposito delle mie frequentazioni di paesi talora un pò “complicati”, come se per forza dietro ogni azione di un uomo vi
dovesse essere un tornaconto tangibile, un business.
Poi, nei giorni scorsi, la frase “...recuperare il
senso più alto della politica...” la immaginiamo pronunciata
con l'affabile, caldo e paterno accento di Ratzinger, il fatto
eclatante, il Vaticano appoggerà Mario Monti - il professore che fu
International Advisor di Goldman Sachs, uno degli uomini della
finanza di carta straccia di Wall Street, l'esattore – nella sua
nuova avventura politica alle prossime elezioni.
Bene, allora il mio blog deve esser messo in pista. Per
poco possa influire, almeno la mia coscienza sarà tranquilla,
davvero si è passato il segno.
Questo è un blog in cui cercherò di affrontare molti
argomenti. Senza voler apparire tuttologi come al giorno
d'oggi pare esser in voga.
Datemi una mano, di certo non salveremo l'Italia e il
mondo ma testimonieremo almeno di essere soggetti pensanti e non
zombie decerebrati.
E, si, un tornaconto c'è di sicuro, per tutti noi,
nell'impegnarsi, nel guardarsi intorno: il tornaconto è il futuro.
Principalmente quello dei nostri figli, noi siamo già un passo
indietro.
Emilio Borelli.
Questa si che è una bella iniziativa.
RispondiEliminaBasta con le chiacchiere da bar, bisogna agire, correttamente, ma agire....e questo, mi sembra che sia un buon inizio.
Quindi auguri per questa tua nuova avventura racchiusa da un piccolo rettangolo di tasti, ma ben più ampia del deserto che tu ben conosci.
Paolo Morganti
Tu accenni al Sahara ed io prendo lo spunto per un chiarimento preliminare: il grande deserto, come pure altre regioni che io amo frequentare ed in cui ho amici e legami, nello specifico di questo blog altro non è da considerare che (e scusa se è poco) un vero e proprio “portale” che mi ha consentito prima di tutto di toccar con mano concretamente l'altra faccia della luna, permettendo, subito dopo, a me – indiscutibilmente figlio, pregi e difetti, del nostro modo di vivere – di fare i conti ed i confronti con quello che siamo noialtri e tutta l'infrastruttura che ci sta intorno. E sopra.
EliminaAncora una nuova sfida! Non smetti mai di stupirci! L'impegno dovrà essere costante se vorrai tenere vivo (e non abbiamo alcun dubbio che lo farai) il blog, parola quest'ultima inquitante in quanto troppo usata e per questo usurata dal comico genovese. Siamo però certi che il suo contenuto sarà di ben altro spessore e per questo non mancheremo di seguirti.
RispondiEliminaUn grosso in bocca al lupo per questa nuova avventura.
Andrea e Cristiana
Complimenti Emilio, bella iniziativa! come tanti altri (spero e ti auguro) non mancherò di seguirti.
RispondiEliminaLuca Rau
Grazie Luca, sono lieto che "le piste si incrociano di nuovo" anche se solo in senso figurato ma chissà, IBM
EliminaInch'Allah-bukra-mumkin (se Iddio vorrà-domani-forse)
Emilio
Grazie delle tante esternazioni... magari avessimo l'adsl in quel luogo perduto dietro monte morello, dove vivo, così potrei leggerti con calma.
RispondiEliminaPurtroppo lo faccio nelle ore di lavoro, e quindi con molta fretta.
Cosa farete te e quelli che ti leggono o ti seguono domenica o lunedì? Io, se avrò sentore che la sinistra vincerà, alla Camera voterò Grillo (al Senato no: voterò sempre la sinistra), sperando che arrivino un centinaio di scatenati rompicoglioni che sono convinto faranno di tutto perchè si rispettino gli impegni populisti presi da tutti, ossia ridurre il numero degli eletti sia in parlamento che in tutte le assemblee locali e sotto-circoscrizioni (...nonchè i loro compensi eliminando tutti gli altri benefici, compreso il finanziamento pubblico ai partiti, che dovrà essere traformato in un vero rimborso da passare al vaglio della corte dei conti), riformare il porcellum, eliminare le province, ecc. ecc.
Facci sapere.
Paolo Rossi
Te lo ho detto, caro Amico, e Tu mi conosci bene, sai che son figlio di questa società del cavolo, ne ho le stimmate, ma il troppo è troppo, il vedere non soltanto dei semplici incompetenti premiati - no, quello lo potrei anche tollerare,fa purtroppo parte di questo modello di sviluppo che ha assunto le dinamiche delle aziende fallimentari che lo stato italiano ha saputo proporci per convincerci della necessità del privato, se avessero il pudore di rubare in silenzio, con "sobrietà" come dice Monti - ma questi hanno anche la prosopopea di fingersi statisti. No, basta, a casa, a casa tutti, il buon Aldo Busi lo disse mesi fa, in TV, ...veder le teste rotolare sui sampietrini per vedere un cambiamento.
EliminaNon vogliamo madame guillotine? allora andiamo a votare, io voterò Grillo, eccoTi la mia risposta, l'alternativa - unica per il sottoscritto - al non andare al seggio.
salve
RispondiEliminaho appena acquistato tre dei suoi diari, dopo una recensione letta su di un forum "non allineato" al pensiero unico dominante mondialista anti sovranità;
Ho 54 anni e leggo da praticamente sempre e, sempre, ho letto di tutto e di tutti, anche quelli che sono ai miei antipodi (le varie sinistre se vogliamo usare termini forse desueti).
Alla lettura ho unito il "lavoro" che mi sono scelto, Sottufficiale MM, che mi ha portato a girare tre/quarti di mondo. A differenza di tanti altri, ogni volta che arrivavo in una nazione nuova, mi immergevo, per quanto possibile, in essa: andavo nei posti dove NON dovevamo andare, mangiavo i loro cibi tradizonali in bettole da "cinque stalle" o per strada come accaduto a Izmir, a El Alamein o in altri luoghi.
Non sono mai morto di spasmi gastrici e nessuno mi ha mai aggredito in vicoli bui...sono stato malissimo solo in Olanda ma mi avevano, coattivamente, portato in un mcdonalds...
Lei scrive il vero, il vissuto, forse esagero ma credo che lei sia il Jack London attuale o un Francisco Coloane, scrittori e, prima ancora che scrittori, protagonisti in prima persona di ciò che scrivevano.
la seguirò anche qui...
saluti
Piero e famiglia
Grazie, Piero, della Tua stima e per i paragoni che fai non posso che esser lusingato, la valutazione la lascio a chi vorrà leggere le mie cose, ma non per ipocrita falsa modestia, semplicemente perché ognuno vive le proprie esperienze in base ad un suo modo di essere e magari in base a circostanze (fortuite,fortunate,irripetibili,cercate....) che è difficile poter valutare. Se sei un uomo che ha viaggiato, e per di più nelle circostanze che hai indicato, hai una chiave, anzi molte chiavi di lettura in più per "sentire" quello che io ho vissuto e che tento di comunicare. Sono consapevole di quello che è forse un limite di chi ha vissuto intensamente e di persona certe dimensioni: con alcuni è sufficiente un accenno per creare una sintonia, per comunicare, con altri, e sono i più, devi dimostrarti ogni volta, e credimi, è faticoso, talora frustrante, troppi si basano solo sulle griffes e non sugli individui. Ma non fermarTi qui, Piero, commenta, anche se non saremo sulla stessa lunghezza d'onda, è così che - per il sottoscritto - funziona.
EliminaGrazie.
salve
Eliminagrazie della risposta, franca e sincera e, glielo dico da ligure fiero, ho sempre apprezzato da voi toscani la franchezza, il parlare sempre davanti e in prima persona; leggendoti (chiedo scusa per il "tu") ho maturato che per poter discutere serenamente (nel senso di poter stare davanti ad una tazza di te o altro, seduti per terra o su una pietra o sulla sabbia) dovremmo conoscerci di persona,
Solo così riuscirei a espimermi tranquillamente senza il pericolo di creare malintesi...leggendo i suoi diari, mi immergo nel mondo che descrive e mi vedo protagonista insieme ai suoi amici d'auto e africani, è come se ci fossi, forse perchè, avendo viaggiato anche da turista e non solo per lavoro, ho sempre preferito vivere realmente il posto in cui mi trovavo, non in ambienti ovattati e lontano dalla realtà; non appartengo al tipo che dice: sono stato in Egitto, quando dell'Egitto ha visto, forse, solo l'aeroporto da dove è andato, per 15 giorni, nel villaggio valtur...
Avrei tanto da imparare e d ascoltare da te ma avrei anche qualcosa da raccontare...
saluti
Piero e famiglia
salve
Eliminagrazie della risposta, franca e sincera e, glielo dico da ligure fiero, ho sempre apprezzato da voi toscani la franchezza, il parlare sempre davanti e in prima persona; leggendoti (chiedo scusa per il "tu") ho maturato che per poter discutere serenamente (nel senso di poter stare davanti ad una tazza di te o altro, seduti per terra o su una pietra o sulla sabbia) dovremmo conoscerci di persona,
Solo così riuscirei a espimermi tranquillamente senza il pericolo di creare malintesi...leggendo i suoi diari, mi immergo nel mondo che descrive e mi vedo protagonista insieme ai suoi amici d'auto e africani, è come se ci fossi, forse perchè, avendo viaggiato anche da turista e non solo per lavoro, ho sempre preferito vivere realmente il posto in cui mi trovavo, non in ambienti ovattati e lontano dalla realtà; non appartengo al tipo che dice: sono stato in Egitto, quando dell'Egitto ha visto, forse, solo l'aeroporto da dove è andato, per 15 giorni, nel villaggio valtur...
Avrei tanto da imparare e d ascoltare da te ma avrei anche qualcosa da raccontare...
saluti
Piero e famiglia